MaMì: una nuova libreria apre i battenti

Là dove esisteva uno storico negozio di fiori ha recentemente aperto i battenti una nuova libreria generalista che “sposa” la buona lettura con la buona birra. Un eccellente atto di coraggio. Abbiamo incontrato i librai e, se sono libri, fioriranno ()
mami vetrina
Da cosa nasce l’idea di aprire una libreria in questo quartiere in cui si propone anche una vasta scelta di birre?
L’idea nasce nell’estate 2020, quando ci ritroviamo davanti a una birra dopo il lockdown che ci ha costretti in casa per tre lunghissimi mesi. Il progetto era quello di aprire una libreria, indipendente o in franchising, ma quasi subito spunta fuori la proposta di abbinarci la birra e creare una sorta di “birrolibreria”, unendo le nostre due passioni e creando qualcosa che a Milano non esiste nel panorama delle cosiddette librerie-bistrot. Parte così la ricerca per il posto più adatto: in una città che ha la particolarità di saper coniugare la frenesia moderna con la placidità del passato, volevamo creare un posto che diventasse un punto di incontro e di ritrovo da viversi proprio in quei momenti di pace, quando l’affaccendarsi quotidiano lascia spazio a una passeggiata nel proprio quartiere e a godersi del tempo per sé. Qui, in questa zona franca tra Città Studi e l’Ortica, in via Calzecchi 2, in una parte di Milano che mantiene ancora la sua origine “popolare” un posto del genere mancava: ora non più.

A cosa è dovuta la scelta di chiamare la libreria MaMì?
La scelta del nome è stato uno dei momenti più complicati di tutta questa avventura. Come la chiami una libreria che fa anche birra? Come un libro? Con un gioco di parole? Come un tributo al quartiere? Trovare una quadra tra tante idee non è stato semplice. Una cosa sola ci accomunava tutti: vivere a Milano, la città che ci aveva riunito e che amavamo. Da questo dettaglio è arrivata l’illuminazione. Siamo in Città Studi, ma a due passi dall’Ortica, tra i più famosi quartieri popolari della città, soprattutto grazie alle canzoni di Enzo Jannacci e di altri protagonisti della cultura meneghina. Dopo aver spulciato senza successo tra i testi del noto cantautore, ci è venuto in mente uno dei brani storici della tradizione milanese, Ma mi, scritta da Giorgio Strehler e musicata da Fiorenzo Carpi. Abbiamo unito le sillabe, messo l’accento grave sulla ì, ed ecco il nome della libreria, un tributo alla Milano di un tempo, ormai praticamente scomparsa ma dal fascino immutato.

“Leggo per legittima difesa”, cosa rappresenta per voi questa affermazione?

Molte delle persone che passano di qui per la prima volta ci dicono “Bravi! Che coraggio!”. È vero, ci vuole coraggio in Italia ad aprire una attività in proprio, a maggior ragione una libreria. Non è una cosa che fai per arricchirti dal punto di vista economico, ma siamo stanchi di vivere in funzione di un puro riscontro economico: ci piacciono i libri, le librerie indipendenti, i piccoli bar di quartiere, perdere tempo e parlare con le persone di storie e di vita. È la nostra legittima difesa contro tutto quello che non ci piace del mondo. È il nostro angolino di serenità dove dare valore a quello che per noi è veramente importante.


Chi sono i frequentatori della vostra libreria e quali sono i rapporti con il quartiere?

Abbiamo una clientela molto varia. Sicuramente siamo diventati un punto di riferimento per il quartiere: i bambini vengono a fare una tappa dopo la scuola e a sfogliare qualcuno dei nostri libri della sezione per l’infanzia, vengono universitari a studiare e consultare i classici, liceali alla ricerca dell’ultimo volume della loro serie preferita, famiglie, coppie, amici di tutte le età. E anche un sacco di cagnolini, che per fortuna in questo quartiere abbondano. È un posto per tutti, per chi viene a passare la serata con una delle nostre presentazioni e per chi fa solo una tappa prima di migrare altrove: cerchiamo di rispondere alle esigenze di tutte le fasce d’età e di tutti i clienti, senza snaturare l’origine del nostro progetto, che è prima di tutto una libreria, e che ha la funzione di promuovere la lettura e le case editrici che amiamo di più, soprattutto le indipendenti.

Organizzate iniziative per promuovere la lettura e fidelizzare i vostri clienti?
Sì, organizziamo diverse presentazioni, scegliendo sia tra gli autori a cui teniamo di più, sia tra quelle che ci vengono proposte, che sono davvero moltissime. Diamo anche una certa rilevanza alla birra, a cui volgiamo comunque dare una posizione di rilievo: non mancheranno quindi gli eventi che la uniranno alla lettura, soprattutto adesso che si avvicina il Natale. Per i più piccoli sono previsti ogni mese gruppi di lettura e laboratori animati, alcuni tenuti da Davide, il fratello di uno dei librai, affetto dalla sindrome di Asperger e autore a sua volta di libri per bambini. Non mancano attività parallele legate sempre al mondo della cultura: da concertini a spettacoli di improvvisazione teatrale, e a breve inaugureremo il nostro gruppo di lettura per adulti, con l’obiettivo di avvicinare i partecipanti anche a generi letterari che magari non hanno mai affrontato, come la saggistica o la letteratura dell’Est Europa.

Tre libri e tre birre per affrontare l’autunno…
Arto Paasilinna, L’anno della lepre (Iperborea), un libro che celebra la bellezza del rincorrere la felicità e del perdersi nelle foreste del Nord, che in questo periodo devono essere magnifiche come lo è tutta la natura autunnale, da abbinare a una Panama, una indian pale lager a bassa fermentazione con aromi di frutta tropicale, lime e sentori floreali. Un colore dorato, amara al punto giusto, perfetta per godersi questo autunno
Mariko Tamaki e Rosemary Valerio O’Connel, Laura Dean continua a lasciarmi (Bao Publishing), dove la routine quotidiana che accompagna il ritorno nelle classi e la stagione autunnale è per la liceale Freddy l’inizio di un amore con un’altra ragazza, che però si rivelerà più complicato del previsto. Da abbinare alla Fanny, una scura doppio malto dal sapore caramellato e fruttato, con un piacevole e inaspettato retrogusto.
Vincenzo Levizzani, Piccolo manuale per cercatori di nuvole (Il Saggiatore), il volume più autunnale della serie dei “piccoli manuali” prodotti da Il Saggiatore: perfetto per scoprire tutto sulle nuvole in questi giorni che cominciano ad assieparsi in cielo, da abbinare a una Road Runner (perché le nuvole corrono!), una IPA amara come l’inizio delle piogge ma con un sorprendente finale agrumato.

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