Inizio d’estate ricco di mostre a Milano

Una panoramica delle esposizioni in corso, anche nel Municipio 3. ()
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Con il prossimo arrivo dell’estate è in corso un ricambio quasi totale delle mostre in programmazione a Milano. Eccovi una carrellata, necessariamente non esaustiva, delle numerose opportunità di visita. Si consiglia sempre, prima di recarsi agli spazi espositivi segnalati, di consultare sempre i relativi siti web per verificare i giorni di apertura settimanali, gli orari e le modalità di accesso.

Alla Fabbrica del Vapore, fino al 27 ottobre, Obey - The Art of Shepard FaireyOBEY: The Art of Shepard Fairey. Street artist divenuto famoso per il poster HOPE, ritratto di Barack Obama per la campagna presidenziale del 2008, l’artista americano si distingue per uno stile essenziale e audace guidato dalle culture dell’hip hop e del punk che hanno insegnato all’artista a mettere in discussione le convenzioni sociali. Fairey anima tutte le sue opere invitando il pubblico ad interrogarsi e ad assumere una posizione riguardo a tematiche attuali di grande rilevanza: propaganda, pace, giustizia, diritti umani, abuso di potere, ambiente. Il messaggio universale dell’artista trova espressione anche nella sezione dedicata alla musica, traendo fonte d’ispirazione da gruppi musicali come i Sex Pistols, i Black Flag, Bob Marley e i Public Enemy. www.fabbricadelvapore.org/

A Palazzo Reale volgono al termine alcune mostre in corso: fino al 30 giugno, Cézanne e Renoir. Dalle Collezioni del Musée D’orsay e dell’Orangerie mette a confronto due figure chiave dell’Impressionismo, con un viaggio tra i loro dipinti più iconici, dai ritratti ai paesaggi, dalle nature morte alle bagnanti; fino al 31 luglio, Dal Cuore Alle Mani. Dolce & Gabbana che presenta le creazioni uniche della casa di moda, l'archivio e le nuove collezioni, mettendo in risalto i vari aspetti della cultura italiana da sempre ispiratori del lavoro di Dolce&Gabbana: l’arte, l’architettura, l’artigianato, le città, la musica, il teatro e le tradizioni popolari.Sempre fino al 31 luglio, Palazzo Reale presenta una mostra, Tesori Riflessi, che sintetizza il gusto e la storia del savoir faire italiano mettendo in dialogo alcuni pezzi storici delle sue collezioni con le creazioni di alta gioielleria e design dei due stilisti. Poi, dal 15 giugno al 1° settembre, Philippe Halsman. Lampo di genio, mostra dedicata a uno tra i più grandi ritrattisti della storia della fotografia, che ha firmato 101 copertine di LIFE con ritratti straordinari per la loro forza e lo scavo psicologico: teste coronate, scienziati, capi di stato e divi dello schermo. www.palazzorealemilano.it/

Al Museo del Novecento, fino al 30 giugno, Masbedo – Ritratto di città, grande installazione audio-video multicanale di Masbedo (Iacopo Bedogni e Niccolò Massazza) dedicata alla rinascita culturale di Milano nella seconda metà del secolo scorso, toccando diverse discipline (musica, arte, architettura, cinema) e arrivando fino ad oggi. Sempre fino al 30 giugno, una mostra-focus dedicata all’artista olandese Magali Reus, vincitrice della VII edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura, che nella sua opera accumula immagini e oggetti della vita di tutti i giorni, reinventandoli attraverso la costruzione di puzzle scultorei. www.museodelnovecento.org

Al MUDEC/Museo Delle Culture, aperta fino al 30 giugno la mostra Picasso. La Metamorfosi Della Figura, che mette in dialogo le opere dell’artista spagnolo con le fonti artistiche che lo influenzarono agli inizi della sua carriera. Prorogata invece fino al 28 luglio Martin Parr. Short & Sweet, che offre oltre duecento scatti del grande fotografo inglese che ha scandagliato la società contemporanea e le sue contraddizioni. E chiude il 28 luglio anche Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo, mostra che racconta, fin dalle sue più remote origini e con un taglio antropologico, la storia del tatuaggio a partire dal Paleolitico. Sono esposti reperti originali, riproduzioni, fotografie e filmati: da Ötzi, il più antico uomo tatuato finora rinvenuto, fino ad oggi, con i tatuaggi, in Egitto, delle croci copte, o quelli delle donne curde nei campi profughi siriani. www.mudec.it/

Alla Triennale, fino al 12 gennaio 2025, Gae Aulenti (1927-2012), ampia retrospettiva dedicata a una delle figure più rappresentative dell’architettura e del design contemporanei. In oltre sessant’anni di carriera, la poliedrica progettista ha toccato numerosi ambiti: dal disegno a scala urbana all’exhibition design, dall’architettura del paesaggio alla progettazione degli interni, dal furniture design alla grafica, fino alla scenografia teatrale. https://triennale.org/

Alla Fondazione Prada, fino al 23 settembre, l’ampia retrospettiva dell’artista italiano Pino Pascali (1935-1968) approfondisce il carattere innovativo della sua produzione scultorea, che ha avuto un impatto fondamentale su diverse generazioni di artisti e continua ad attirare l’attenzione del pubblico internazionale. All'Osservatorio Prada, in Galleria Vittorio Emanuele, fino al 14 ottobre, Miranda July: New Society, prima esposizione dedicata alla carriera trentennale - dagli anni Novanta ad oggi - dell’artista, regista e scrittrice americana. Sono presentati suoi cortometraggi, installazioni, nonché documenti delle sue prime performance nei locali punk. www.fondazioneprada.org/

Alle Gallerie d’Italia, fino al 29 settembre, la mostra Felice Carena, dedicata a uno degli artisti più importanti e meno conosciuti del Novecento storico. Il grande pittore torinese, ma fiorentino e veneziano d’adozione, attraversa la prima metà del XX secolo con sperimentazioni sempre nuove, che spaziano dal simbolismo all’espressionismo, in una continua ricerca di dialogo con la tradizione classica e rinascimentale. https://gallerieditalia.com/it/milano/

Al Museo Poldi Pezzoli, fino al 24 giugno, Piero della Francesca. Il polittico agostiniano riunito: per la prima volta in mostra le otto tavole rimaste, provenienti da cinque musei internazionali, del magnifico polittico per l’altare maggiore della Chiesa degli Agostiniani a Borgo San Sepolcro (Arezzo) che l’artista finì di dipingere nel 1469, ma furono poi smembrate e disperse. Dal 13 giugno al 26 settembre, Science in Motion: Eadweard Muybridge, Harold Edgerton, Berenice Abbott - Fotografie dalla collezione di Bank of America. Questa mostra presenta gli studi scientifici condotti da tre fotografi rivoluzionari (Muybridge, Edgerton e Abbott), ciascuno dei quali ha inventato dispositivi per studiare e rappresentare aspetti della luce e del movimento. https://museopoldipezzoli.it/

All’Hangar Bicocca, fino al 21 luglio, Chiamare a raduno. Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse, personale di Chiara Camoni, una delle artiste italia­ne di maggior rilievo che nella sua produzione impiega ma­teriali organici, come erbe, bacche e fiori, ma anche diversi tipi di argilla e ceneri, richiamando la terra e la vegetazione. La mostra ospita un’ampia selezione di sculture in terracotta policroma o smaltata, pavimenti in ceramica, tende composte di stampe vegetali ed opere figurative in onice, pietra leccese e alluminio, ispirate ai bestiari medievali. Fino al 28 luglio, Nari Ward, mostra dell’artista giamaicano che vive e lavora a New York, noto per installazioni realizza­te con materiali quotidiani e di recu­pero, che affrontano temi socia­li e politici, come la questione razziale, la giustizia e il consu­mismo. https://pirellihangarbicocca.org/

Al PAC/Padiglione D’arte Contemporanea, dal 26 giugno al 15 settembre, Andante con moto, personale dell’artista milanese Liliana Moro. La mostra include lavori realizzati dalla fine degli anni Ottanta ad oggi. La sua produzione artistica esplora differenti mezzi espressivi, come i suoni, le parole, la scultura, la performance, il disegno, il collage e il video. Le sue opere si basano spesso su oggetti e situazioni quotidiane e invitano lo spettatore a guardare oltre ciò che è solo apparentemente ovvio. Nelle stesse date, nella Project Room: Je m'appelle Olympia, mostra di Alice Guareschi, fotografa che vive e lavora a Milano. Le immagini in mostra sono state scattate lo stesso giorno, il 12 aprile 2012 all'Olympia Music Hall di Parigi, dopo l'attivazione di una coreografia luminosa nello spazio vuoto del teatro. www.pacmilano.it/

Al Museo Diocesano, fino al 13 ottobre, Robert Capa. L’opera 1932-1954, retrospettiva che ripercorre le tappe principali della carriera di uno dei fotografi più influenti del XX Secolo, dagli esordi nel 1932 fino alla morte, nel 1954 in Indocina a causa dello scoppio di una mina. La mostra rivela il temperamento di una figura passionale, che non esitava a rischiare la vita per i suoi reportage di guerra. Accanto ai suoi scatti più iconici, viene delineato il metodo di lavoro di Capa, l’empatia che il fotografo riservava ai soggetti ritratti, soldati ma anche civili, le popolazioni vittime dei conflitti, i bambini, le donne. https://chiostrisanteustorgio.it/

Al Museo Bagatti Valsecchi, in Via Gesù 5, fino al 10 novembre, Lo sguardo del sentire. Il Seicento emiliano dalle collezioni d’arte Credem. Il percorso espositivo mette in relazione il Barocco emiliano, rappresentato dalle opere di Maestri come Reni, Lanfranco e Procaccini, con l’identità delle sale del Museo Bagatti Valsecchi. Al contempo è possibile ammirare le opere scultoree di Carlo Zauli, uno dei più importanti scultori italiani ed europei del XX secolo, riconosciuto in tutto il mondo per le innovazioni che ha introdotto nell’arte ceramica e nella produzione di maioliche e porcellane. https://museobagattivalsecchi.org/

E veniamo ad alcune importanti mostre negli spazi espositivi della Zona 3.

Alla Galleria Massimo De Carlo, in Viale Lombardia, fino al 20 giugno, Abbiamo per sempre, prima personale in Italia dell'artista americana Nicole Wittenberg che presenta la sua ultima serie di dipinti di fiori dai colori elettrici e di paesaggi spazzati dal vento ispirati alla regione costiera del Maine. Ritraendo la natura e i suoi fugaci cambiamenti, le opere catturano il fascino di un momento fugace sospeso nel tempo, pronto a cambiare in qualsiasi secondo: i paesaggi rispecchiano il suo stato emotivo e i suoi sentimenti in un momento preciso, trasformando gli scenari naturali in territori psicologici ed emotivi. Dal 26 giugno al 2 agosto, L'ora blu, personale dell’artista cinese Xiyao Wang, una delle voci giovani più importanti della pittura astratta, che oggi vive e lavora a Berlino. E’ famosa per i suoi dipinti potenti e coinvolgenti, l'uso distintivo di colore, volume e consistenza: combinando varie tecniche come olio e pittura acrilica, gesso, grafite e bastoncini di olio. Attraverso una profonda conoscenza delle tradizioni asiatiche e occidentali, Wang combina le influenze del taoismo e della danza con le arti marziali. Le sue grandi opere sono piene di energia e catturano il movimento sulla tela. https://massimodecarlo.com/

Alla Fondazione Mudima, in Via Tadino 26, dal 14 giugno al 12 luglio, Dove il grottesco regna sovrano: l’arte di Ksenia Pasyura, personale dell’acclamata artista ucraina che vive e lavora a Londra. La sua opera, caratterizzata da elementi surreali, esplora infatti i temi dell’identità, della trasformazione e dei confini della realtà. In mostra circa trenta dipinti, tutti inediti, che evocano profonde riflessioni sulla condizione umana. Sono tele di grandi dimensioni in cui le regole dell’anatomia e della fisica vengono meno: occhi sporgenti, gambe contorte, piedi allargati e parti del corpo fluttuanti. Tali figure, in apparenza umoristiche e vibranti, hanno un sottofondo di ambiguità e minaccia, sono insieme affascinanti e ripugnanti. Ispirata dall’analisi del filosofo russo Michail Bachtin sui carnevali popolari tradizionali, Pasyura cerca di catturare la connessione tra satira, immagini deprecatrici e loro potere moralizzante nella cultura. www.mudima.net/

Da Gió Marconi, in Via Tadino 15, fino al 20 luglio, World Leader Pretend, mostra di dipinti, sculture e installazioni e video dell’artista venezuelano-americano Alex Da Corte, che mescola consumismo, cultura pop, mitologia e letteratura. Ricordiamo che è recentemente scomparso Giorgio Marconi, padre di Giò e gallerista tra i più influenti in Italia, protagonista di vivaci stagioni della sperimentazione artistica contemporanea. www.giomarconi.com/

Al MEET/Digital Culture Center, in Viale Vittorio Veneto 2, fino all’8 settembre, Out of Order, personale di John Sanborn, pioniere nel mondo della media art, un artista ibrido, eclettico, che ha votato la sua carriera e la sua intera esistenza alla sperimentazione, mischiando linguaggi e forme di espressione diversi. Il percorso espositivo si snoda tra installazioni multimediali: esplorazione di suoni, musica, media interattivi, video e opere d’arte che affrontano questioni di identità, memoria e mitologie. In particolare, nella Sala Immersiva l’artista presenta V+M, opera site specific che fa riflettere sulle problematiche sociali legate alla queerness, alla fluidità di genere e agli equivoci che possono generare rabbia, repressione ed esclusione. L’artista americano il 18 giugno è presente al MEET come ospite della rassegna Meet the Media Guru. www.meetcenter.it/


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