I programmi di giugno dei teatri nel Municipio 3

Tanti spettacoli all’Elfo Puccini e al Teatro Menotti. Qualche appuntamento al Teatro No’hma. Al Martinitt dal 15 parte l’Arena Estiva. Campo Teatrale e MTM/Teatro Leonardo a riposo. ()
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Nonostante l’estate sia alle porte, è molto ricco il calendario del mese di maggio di alcuni teatri che si trovano nel Municipio 3. In altri casi si passa alla stagione estiva all’aperto e altri ancora sono ormai chiusi. Ecco una carrellata degli spettacoli in programma. Si consiglia comunque di consultare sempre i siti web dei singoli teatri per verificare giorni ed orari degli spettacoli nonché le modalità di accesso (prenotazioni, prezzi, riduzioni, ecc.).

Il Teatro Elfo Puccini, in Corso Buenos Aires, con le sue tre sale, propone numerosi spettacoli a breve tenitura. Dal 3 al 7 giugno Mi manca Van Gogh di e con Francesca Astrei, vincitore del festival FringeMi 2023. Lo spettacolo indaga il rapporto tra un individuo ferito e la società, intersecando la storia del pittore olandese con quella di Michelina, amica della protagonista, suicida come Van Gogh a causa di un video hard messo in piazza, puntando il dito contro il perbenismo, il voyeurismo e la diffamazione. Il 3 e 4 giugno Pagliacci all'uscita di e con Roberto Latini, da Leoncavallo e Pirandello. Il libretto dell’opera I pagliacci di Leoncavallo e All’uscita, l’atto unico di Pirandello, sono due testi molto diversi per stile e contenuto, ma accostabili: il primo è immerso nel Verismo di fine Ottocento, una trama spietata di delitto d’onore, il secondo è una parabola metafisica, quasi filosofica. Dal 3 al 7 giugno, La gloria. Progetto primavere – primo capitolo di Fabrizio Sinisi, regia Mario Scandale. Lo spettacolo indaga un periodo giovanile della biografia di Adolf Hitler quando, nel 1907, si trasferì a Vienna per entrare all’Accademia di Belle Arti e diventare pittore: un sogno di gloria che cadde nel vuoto lasciandolo in miseria e umiliato. Il 7 giugno Appunti G con Alessandra Faiella, Livia Grossi, Rita Pelusio, Lucia Vasini (anche autrice con Francesca Sangalli)Un ironico e dissacrante spettacolo sulla sessualità che si interroga su pregiudizi e luoghi comuni: comicità ma anche uno sguardo lucido sulla condizione femminile. Dal 10 al 14 giugno Monologo della buona madre, scritto, diretto e interpretato da Lea Barletti in collaborazione con Werner Waas. E’ un corpo a corpo di una donna con sé stessa, con la propria coscienza, con il ruolo di madre, con le aspettative, con il tempo, con la vita, con l’amore.

Sempre all’Elfo, negli stessi giorni, tre spettacoli di e con Lino Musella, attore tra i più apprezzati della sua generazione. Il 10 e 11 giugno Come un animale senza nome, opera-concerto su testi di Pier Paolo Pasolini. La straordinaria e misteriosa potenza del fantasma pasoliniano torna a interrogare il nostro presente a più di cento anni dalla nascita del poeta. Il 12 e 13 giugno, L’ammore nun’è ammore, diretto e interpretato da Lino Musella, protagonista di un percorso poetico attraverso trenta Sonetti di Shakespeare tradotti in napoletano da Dario Jacobelli. Ad affiancarlo sulla scena il musicista Marco Vidino ai cordofoni e alle percussioni. Il 14 e 15 giugno è ancora protagonista Lino Musella con Tavola tavola chiodo chiodo, progetto realizzato con Tommaso De Filippo che dà voce e corpo alle parole di Eduardo De Filippo: le sue lettere alle Istituzioni, il discorso al Senato, gli appunti, i carteggi relativi alla costruzione e al mantenimento del Teatro San Ferdinando. Marco Vidino accompagna alla chitarra. Dal 17 al 21 giugno, Inégalité olympe e la rivoluzione negata di Giulia Trivero, regia Andrea Piazza, con Giulia Amato e Gabriele Anzaldi, performance in equilibrio tra spettacolo teatrale e concerto elettropop, che ripercorrere la storia di Olympe de Gouges, libera pensatrice che osò sfidare la Rivoluzione francese mettendo a nudo l’ipocrisia di una narrazione scritta dai vincitori, maschi e ricchi. Una donna straordinaria per i suoi tempi, in costante lotta per i diritti e un'autentica libertà, fino all’esecuzione sulla pubblica piazza. Nelle stesse date, Orfeo ed Euridice, testo e regia di César Brie, con Giacomo Ferraù e Giulia Viana. Orfeo con il suo canto prova a strappare la sposa Euridice dal regno dei morti. La forza e la poesia del mito si intrecciano in questo lavoro con due temi controversi: l'accanimento terapeutico e l'eutanasia. Il 27 e 28 giugno, Dietro e oltre. Storie a due voci, testo e regia di Serena Andreani, con Carlo Bussetti e Alfonso Carlino. In scena due uomini segnati da un passato ingombrante, tra cadute e rinascite, un passato che porta con sé il peso di una detenzione, di rinunce in ambito affettivo, di anni di riflessioni, per giungere alle consapevolezze di un presente che per entrambi ha cambiato la prospettiva di vita: il teatro.

Al Teatro Menotti, in Via Ciro Menotti 11, è in scena fino al 9 giugno Crisi di nervi, tre atti unici di Anton Čechov, diretto da Peter Stein: L’orso con Maddalena Crippa, Alessandro Sampaoli e Sergio Basile; I danni del tabacco con Gianluigi Fogacci; La domanda di matrimonio con Emilia Scatignona, Alessandro Averone e Sergio Basile. Sono tre opere giovanili del grande autore russo, ispirate alla commedia francese e al vaudeville, testi pieni di sarcasmo e di comicità paradossale, diventati poi terreno fertile per le grandi opere della sua maturità. Il 2 e 3 giugno, nel foyer del teatro, Un’idea. Omaggio a Giorgio Gaber, con Milvia Marigliano e Andrea Mirò: un’attrice e una musicista si alternano tra canzoni e brani recitati tratti dagli spettacoli Far finta di essere sani e Libertà obbligatoria. Il teatro-canzone, genere che Gaber ha reso celebre, trova nuova vita nella loro reinterpretazione. Sempre nel foyer, l’8 e 9 giugno, Storia dell’uomo che piantava gli alberi, liberamente ispirato dall’opera L’homme qui plantait des arbres di Jean Giono, con Antonio Perretta e Raffaele Kohler. E’ una parabola sul rapporto uomo-natura, una storia esemplare che racconta come gli uomini potrebbero efficaci in altri campi oltre la distruzione.

Sempre al Menotti, dal 13 al 22 giugno, Nuova Balera Pizzigoni, spettacolo in prima nazionale scritto e diretto da Emilio Russo e coreografie di Monica Casadei, con Lucia Vasini e la compagnia Collettivo Menotti. Liberamente ispirato al film Ballando Ballando di Ettore Scola, racconta della vita dei ballerini, sospesa tra la pedana e i tavolini, di quei passi incerti che avanzano verso la pista e che poi come d’incanto diventano leggeri, come tutto il corpo che si scioglie al ritmo della musica. Il teatro viene trasformato in grande pista da ballo, provando a togliere filtri e barriere tra gli attori, i ballerini, i musicisti e il pubblico. A seguire, i due spettacoli vincitori del Premio Nazionale Scintille 2023: il 27 giugnoA little gossip never killed nobody, di Chiara Arrigoni, spettacolo vincitore del Premio Scintille 2023, con Giulia Gallone, Ottavia Orticello e Chiara Arrigoni. Regia di Francesca Caprioli. Le protagoniste sono tre operaie Il lavoro in fabbrica è logorante, soprattutto per le donne, persino sciogliere i capelli durante l’orario di lavoro è un atto trasgressivo sottoposto a rigido divieto e sembra impossibile sognare qualcosa di più. Il 28 giugno, La tecnica della mummia. Difensore d’ufficio di John Mortimer, adattamento e regia di Marcello Spinetta e Christian di Filippo. E’ la storia, fatta di dialoghi divertenti e allo stesso tempo amari, del detenuto Hebert Fowle e del suo avvocato d’ufficio Wilfred Morgenhall. Una storia di rigenerazione sociale, che avviene grazie a uno degli strumenti più potenti in possesso dell’essere umano: l’immaginazione. www.teatromenotti.org/

Il Teatro Martinitt, in via Pitteri, chiude la sua stagione al chiuso con lo spettacolo attualmente in scena (fin al 2 giugno): Quasi quasi ci ripenso, di Gianni Quinto, Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi, regia di Andrea Palotto. Riccardo e Greta vogliono sposarsi in chiesa per usufruire di un bonus in denaro stanziato dal Papa per combattere la crisi dei matrimoni religiosi. A guidarli nel percorso spirituale è Don Nino, un prete molto poco classico. Tra i dubbi sentimentali della coppia ed i segreti del prete, i tre arrivano ad una crisi che mette tutto in discussione. Dal 15 giugno, la programmazione continua all’aperto, nell’Arena Estiva Milano Est, con cinema ed altri eventi. https://teatromartinitt.it/

Al Teatro No’hma di Via Orcagna a Lambrate, il 5 e 6 giugno, A ultima ceia (l’ultima cena), una celebrazione che festeggia la vita e le storie dei personaggi protagonisti della pièce. Il 12 e 13 giugno, La canzone di Giasone e Medea, con testi di Euripide, Seneca, Apollonio Rodio, Franz Grillparzer e Jean Anouilh. Il racconto del mito della regina delle Colchide affiancato da movimenti tratti dalle danze balinesi. www.nohma.org/

Il Teatro MTM/Leonardo, a Città Studi in Via Ampere, è invece già in chiusura estiva ( www.mtmteatro.it/ ) e così pure Campo Teatrale, in Via Casoretto ( www.campoteatrale.it/ ). Entrambe le sale danno appuntamento alla prossima stagione.


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