Marzo a teatro: gli spettacoli di tutte le sale in Zona 3
Al Menotti Eugenio Barba con il suo Odin Teatret, all’Elfo Puccini Elena Russo Arman in Giorni Felici di Beckett e al Leonardo Paolo Hendel in Niente panico!
(Marco Piccardi )03/03/2024Ricco di interessanti proposte il calendario dei teatri che si trovano nel Municipio 3. Ecco una carrellata degli spettacoli in programma nel mese di marzo.
Cominciamo dal Teatro Menotti, in Via Ciro Menotti, che il 7 marzo propone, in serata unica, Shakespeare 2.0 - Lucrezia con Claudio Santamaria e Francesca Barra voci recitanti, mentre il violinista Davide Alogna esegue musiche di Ysaye, Bach, Paganini, Kreisler e Piazzolla. Il coordinamento artistico è a cura di Elena Marazzita. La pièce, tratta da un poemetto di Shakespeare, affronta il tema ancora attuale della violenza di genere e del femminicidio, raccontando della nobile Lucrezia violentata da Sesto Tarquinio, spregiudicato figlio dell’ultimo re di Roma. Dall’8 al 10 marzo, una produzione di ATIR: Supplici, con regia di Serena Sinigaglia. La tragedia di Euripide è qui riproposta in una nuova traduzione curata dalla Sinigaglia e da Gabriele Scotti con inserimento di brani di Cioran, Machiavelli e Platone. In scena sette attrici che interpretano i vari personaggi, inclusi il coro e le madri, tra cui Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa e Arianna Scommegna. Dal 22 al 27 marzo, uno spettacolo di e con Massimo Polidoro, scritto con Telmo Pievani e diretto da Emilio Russo: Il mistero di Darwin.Smontando falsi miti e leggende sulla teoria dell’evoluzione, viene messa in luce l’importanza di capire da dove veniamo, per rendersi conto che non siamo al centro di tutto. Una verità scomoda ma che è importante riconoscere se la specie umana vuole avere ancora un futuro.
L’evento
del mese al Teatro Menotti è comunque, dal 12 al 17 marzo, la celebrazione dei
60 anni di Odin Teatret, la compagnia fondata e diretta da Eugenio
Barba, uno dei pochi grandi vecchi ribelli viventi del teatro mondiale. Ne
vengono proposti due spettacoli: il 13 marzo Ave Maria che evoca l’incontro e l’amicizia
tra l’attrice
dell’Odin Teatret Julia Varley e
l’attrice cilena María Cánepa. La morte viene celebrata come simbolo della
fantasia creativa e della dedizione di María, che ha lasciato un’impronta
duratura dopo la sua scomparsa, nel 2006;
il 15, 16 e 17 marzo, La casa
del sordo di Else Marie Laukvik, che racconta l’ultima notte di vita del
pittore Francisco Goya, esplorando gli eventi politici e culturali che hanno
influenzato la vita del pittore, focalizzandosi sulla sordità che ha colpito
Goya all’età di 46 anni e sul suo esilio a Bordeaux.
La sei-giorni comprende anche proiezioni di film, conferenze e masterclass: il 12
marzo Telsa Kvamme, ex-attrice dell’Odin Teatret, presenta
la preiezione del filmsu Eugenio Barba L’arte dell’impossibile, da lei scritto e diretto; il mattino
del 13 marzo Masterclass Pratica con Tage
Larsen, attore e regista dell’Odin; il pomeriggio del 14 marzo Tage Larsen e
Julia Varley in Testo,
azione, relazioni, dimostrazione/spettacolo in cui i due attori improvvisano
partendo da una scena dall’Otello di Shakespeare; la sera del 14 marzo Davide Barletti e Jacopo Quadri presentano
il loro film Il paese dove gli alberi volanoche indaga il senso profondo e lo
spirito che animano chi fa teatro a Holstebro, cittadina della Danimarca dove
ha sede l’Odin Teatret; il pomeriggio del 15 marzo Exe Christoffersen presenta
il suo film La conquista della differenza che,
narrato da Barba, ripercorre la storia dell’Odin Teatret dal 1964 ad oggi,
attraverso immagini di spettacoli e del metodo di lavoro e di vita; il 16 marzo
alle 18 Eugenio Barba tiene la conferenza Odin
Teatret 60 anni di teatro. Infine, il 17 marzo ore 11.00
Stefano Di Buduo presenta
il suo film Zona Limite, in cui
vediamo Eugenio Barba realizzare a Holstebro, sua seconda patria, la Festuge,
uno spettacolare progetto teatrale: cento cavalli provenienti da tutta Europa
percorrono insieme la costa danese, irrompono in città, entrando persino nei
locali della biblioteca. www.teatromenotti.org/
Il Teatro Elfo Puccini, in Corso Buenos Aires, con le sue tre sale in piena programmazione, propone, dal 6 al 29 marzo, Edipo Re Una Favola Nera, ripresa dello spettacolo realizzato nel 2022 da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, che reinventa il mito con sguardo contemporaneo. L’uso delle maschere, di costumi che divengono presenze scenografiche ed il cast tutto maschile allontanano il racconto da ogni realismo, portandolo in una dimensione sciamanica e onirica, che parla all’inconscio ed emoziona. Dal 12 al 17 marzo, Viola Marietti in Chef di Sabrina Mahfouz, regia di Serena Sinigaglia. La protagonista, che gestisce la cucina di un carcere femminile dopo esser stata a capo di un ristorante di alto livello, racconta gli eventi della sua vita che l’han condotta lì. Dal 19 al 24 marzo, Pino Strabioli in Sempre fiori Mai un fioraio. Omaggio a Paolo Poli , serata dedicata alla libertà di pensiero, all’irriverenza e alla leggerezza di Paolo Poli, genio teatrale (e non solo) che ha attraversato il Novecento con coraggio e sfrontatezza. Dal 20 marzo al 21 aprile una nuova produzione dell’Elfo in prima nazionale: Elena Russo Arman con Roberto Dibitonto in Giorni Felici di Samuel Beckett, regia di Francesco Frongia. E’ “un'opera in cui non succede nulla, ma che tiene incollati gli spettatori ai loro posti”: la protagonista Winnie ha uno stupore nello sguardo che rende positiva anche la situazione peggiore e rende speciale anche la relazione con il suo Willie. Due esseri solitari in un mondo che si sta estinguendo. Infine, mercoledì 27 marzo Barley Arts presenta Comedy Special, serata in cui alcuni validi comici del panorama nazionale si alternano sul palco sfoggiando il meglio del loro repertorio. www.elfo.org/
Al Teatro MTM/Leonardo, a Città Studi in Via Ampere, dal 7 al 10 marzo, Paolo Hendel in Niente panico!scritto da Paolo Hendel e Marco Vicari, regia di Gioele Dix. E’ un viaggio comico tra paure pubbliche e private, in un presente in cui - tra pandemia, guerre e crisi ambientale - ridere è l’antidoto più efficace. Almeno si dorme un po’ meglio. Dal 14 al 24 marzo, Io, Vincent Van Gogh, spettacolo ideato, diretto e interpretato da Corrado d’Elia con un flusso emotivo in soggettiva che ricompone la vita dell’artista: gli anni di Parigi, il rapporto epistolare col fratello Theo, la vita ad Arles, l’amicizia travagliata con Gauguin, il manicomio e in ultimo il grande mistero che ancora avvolge la sua morte. La sua arte ancora oggi continua a emozionarci, così come la sua grande, incompresa umanità. www.mtmteatro.it/
Al Teatro Martinitt in via Pitteri, fino al 10 marzo, repliche della commedia Diamoci del tu di Norm Foster, regia di Enrico Maria Lamanna, con Gaia De Laurentis e Pietro Longhi. Un burbero e scontroso datore di lavoro e la sua ineffabile collaboratrice cominciano a confrontarsi per la prima volta senza la formalità dei ruoli, arrivando presto a rivelazioni sorprendenti, ma anche divertenti e commoventi. Dal 14 al 17 marzo, Il teorema della rana di N.L. White, regia di Luca Ferrini. I tempi sono difficili per un gestore di teatro che non riesce più a fare cassa, ma trova il modo, illecitamente, di ottenere molti più sussidi di quelli previsti. Però poi si pente e decide di fare retromarcia. Ne scaturisce un caos con ritmi forsennati. dal 21 al 31 marzo, Ti va di sposarmi?, scritto e diretto da Danila Stalteri: due amiche che non si sono mai sposate ma reduci da diverse relazioni, hanno deciso di vivere insieme. Valentina da qualche tempo frequenta un ragazzo più giovane di lei che lavora saltuariamente come cameriere. Quando lui sparisce all’improvviso, tra le due amiche la situazione precipita perché Valentina scopre che Sara è a conoscenza del motivo. https://teatromartinitt.it/
A Campo Teatrale, in Via Casoretto, dal 5 al 10 marzo, Surrealismo Capitalista, ricerca, drammaturgia e regia di Antonio Baladam: una pièce teatrale che mette in scena, con ritmo e comicità, le derive della società odierna, di un modello socioeconomico che tende a concepire ogni esistenza in termini monetari e a fare piazza pulita degli immaginari collettivi e delle alternative sociali. Ne deriva un senso di frustrazione diffuso e una condizione umana sempre più superficiale e rarefatta. Dal 19 al 24 marzo, Nel tempo che ci resta, coproduzione Campo Teatrale/Teatro dell'Elfo con testo e regia di César Brie. E’ un amaro viaggio attraverso quello che è successo prima e dopo la loro morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Vi si intrecciano la lotta alla mafia, le vittime, i tradimenti, i pensieri, le vicende personali e pubbliche, la trattativa, l’isolamento, le menzogne, il senso di dovere. www.campoteatrale.it/
Al Teatro No’hma di Via Orcagna, a Lambrate, il 6 e 7 marzo L’arte è una caramella, di e con Carlo Vanoni, regia di Gian Marco Montesano. Lo spettacolo propone un coinvolgente viaggio nella storia dell’arte che parte dalla Monna Lisa di Leonardo per arrivare ai giorni nostri, ricorrendo all’uso di strumenti musicali: una tastiera quando sullo schermo appare la pittura astratta di Kandinsky, una chitarra elettrica per un dipinto di Pollock, un carillon per Picasso e così via. A seguire il 10 marzo lo spettacolo Rubedo e il 13 e 14 marzo il concerto maNam. Per ulteriori info ed aggiornamenti: www.nohma.org/
Si consiglia di consultare sempre i siti web dei singoli teatri per verificare giorni ed orari degli spettacoli nonché le modalità di accesso (prenotazioni, prezzi, riduzioni, ecc.).