QuartaParete. Sette Bambine Ebree
Il 23, 24 e 25 febbraio, a QuartaParete, uno spettacolo per raccogliere fondi per Gaza.
(a cura della Redazione)21/02/2024
In scena a Quarta Parete, il 23-24 e 25 febbraio, il bellissimo testo che Caryl Churchill, grande drammaturga britannica contemporanea, scrisse nel 2009.
Caryl Churchil scrisse Sette Bambine Ebree e mise il testo a disposizione di chiunque lo volesse mettere in scena con l’unico vincolo di devolvere il ricavato a Medical Aid for Palestinians, un’associazione che si occupa di inviare aiuti umanitari alla popolazione palestinese.
Un testo potente che restituisce la complessità di una tragedia infinita. Un'opera, quella della Churchill, che secondo un commentatore del Times di allora “dovrebbe essere vista e discussa il più ampiamente possibile”.
Ma ora, ciò che s’impone con estrema urgenza è la necessità di cessare subito il fuoco e di offrire soccorso alle vittime. La sera di venerdì sarà presente in sala una portavoce di due organizzazioni di donne la WWP (Women Wage for Peace) organizzazione di donne ebree e WOS (Women Od Sun) l’organizzazione sorella di donne palestinesi e leggerà il loro appello per l’immediato cessate il fuoco.
Sono passati quindici anni, ma il testo è drammaticamente ancora più attuale. E ancora più urgente la necessità di aiuti ai palestinesi.
Caryl Churchil scrisse Sette Bambine Ebree e mise il testo a disposizione di chiunque lo volesse mettere in scena con l’unico vincolo di devolvere il ricavato a Medical Aid for Palestinians, un’associazione che si occupa di inviare aiuti umanitari alla popolazione palestinese.
Oggi un gruppo di giovani attori ha deciso di proporlo in queste tre repliche a QuartaParete perché, sopraffatti dall’ondata di violenza che ci travolge, non potevano più rimanere a guardare.
Lo spettacolo dunque è rivolto a tutti coloro che condividono questo stato d’animo, che non vogliono voltarsi dall’altra parte, non vogliono sentirsi complici con il loro silenzio.
Parlare o non parlare del male. Spiegare o non spiegare gli avvenimenti. Come rivolgersi alla propria bambina quando il male la circonda, quando gli avvenimenti drammatici travolgono le nostre vite?
L'opera prende la forma da due frasi ritmate, ricorrenti, ossessive: “Dille”. “No, non dirle”. “Dille che è un gioco” “Dille che è una cosa seria”.
L'opera prende la forma da due frasi ritmate, ricorrenti, ossessive: “Dille”. “No, non dirle”. “Dille che è un gioco” “Dille che è una cosa seria”.
Attraverso un sofferto e denso dialogo fra genitori che vogliono “proteggere” la propria figlia, si ripercorrono gli eventi di oltre settant’anni di storia del conflitto israelo-palestinese. Dall’olocausto fino all’operazione piombo fuso del 2009.
Ma la storia, lo sappiamo, ha continuato a mietere sempre più vittime. Sembra non esserci spazio per la pace.
Un testo potente che restituisce la complessità di una tragedia infinita. Un'opera, quella della Churchill, che secondo un commentatore del Times di allora “dovrebbe essere vista e discussa il più ampiamente possibile”.
Ma ora, ciò che s’impone con estrema urgenza è la necessità di cessare subito il fuoco e di offrire soccorso alle vittime. La sera di venerdì sarà presente in sala una portavoce di due organizzazioni di donne la WWP (Women Wage for Peace) organizzazione di donne ebree e WOS (Women Od Sun) l’organizzazione sorella di donne palestinesi e leggerà il loro appello per l’immediato cessate il fuoco.
La rappresentazione è a offerta libera e il ricavato sarà devoluto a Medical Aid for Palestinians.
Sette Bambine Ebree a QuartaParete
mezzanino della stazione di Porta Vittoria del Passante Ferroviario
Venerdì 23 e sabato 24 febbraio ore 19:30
Domenica 25 febbraio ore 17:30
Per info e prenotazioni: 4parete.atelierteatrale@gmail.com
Sette Bambine Ebree a QuartaParete
mezzanino della stazione di Porta Vittoria del Passante Ferroviario
Venerdì 23 e sabato 24 febbraio ore 19:30
Domenica 25 febbraio ore 17:30
Per info e prenotazioni: 4parete.atelierteatrale@gmail.com
