“ENZO JANNACCI - VENGO ANCH’IO” al cinema per soli tre giorni
Non c’è quindi tempo da perdere per assistere, a dieci anni dalla sua scomparsa, a questo omaggio ad un cantante, autore e cabarettista unico e geniale, tra i più significativi interpreti di un mondo sommerso, ai margini della vita sociale della metropoli Milano dal Dopoguerra al Duemila.
Con materiali di repertorio spesso inediti e testimonianze di amici e colleghi, il film dà modo di ripercorrere la straordinaria vicenda artistica ed umana di Enzo Jannacci: un ritratto che riporta alla luce la sua vena unica, stralunata e surreale. Si ascoltano quindi le sue canzoni più significative: quella che dà il titolo al film, El purtava i scarp del tennis, Messico e nuvole, Per un basin, Ci vuole orecchio, l’Armando, Faceva il palo, Vincenzina e la fabbrica, Quelli che… e molte altre. Poi si rivivono le collaborazioni con Giorgio Gaber, Dario Fo, Cochi & Renato, e anche la sua vocazione di medico. Il tutto raccontato da Enzo in prima persona, attraverso un’intervista finora inedita, rilasciata nel 2005 allo stesso Verdelli.
Numerosi i compagni di viaggio che intervengono nella narrazione con aneddoti non conosciuti: Diego Abatantuono, Cochi Ponzoni, Massimo Boldi, Francesco Guccini, Paolo Conte, Roberto Vecchioni, Paolo Rossi. E ci sono anche testimonianze di Vasco Rossi, Claudio Bisio, Dori Ghezzi, Gino & Michele, Fabio Treves e tanti altri.
Naturalmente, il racconto più intimo è quello del figlio Paolo, che ha collaborato attivamente al film mettendo a disposizione l’archivio personale e realizzando versioni strumentali di Vengo Anch’io. No tu no e di Lettera da lontano.
ENZO JANNACCI - VENGO ANCH’IO è prodotto da Sudovest Produzioni e da Indigo Film.
In vari cinema di Milano. In Municipio 3 al Cinema Arcobaleno.
La foto è di Guido Harari
