Le cefalee croniche con abuso di analgesici
L’Istituto neurologico Besta apre le porte alla cittadinanza per “fare cultura” sulla salute. Un incontro con gli esperti per parlare di una patologia estremamente invalidante e diffusa soprattutto fra le donne.
(Dr Licia Grazzi)20/05/2012
Si è tenuto ieri presso l’istituto Besta a Milano, in occasione della IX giornata nazionale del sollievo, un incontro aperto alla cittadinanza sul tema delle cefalee croniche con abuso di farmaci.
Erano presenti esperti del settore, che operano presso lo stesso istituto neurologico, che hanno illustrato le varie modalità terapeutiche utili per affrontare un problema così articolato e complesso e disabilitante per i pazienti.
La cittadinanza presente ha potuto ascoltare, dalla voce dei relatori, quanto stile di vita, abitudini malsane, vizi comportamentali siano influenti su una patologia che non ha radici organiche, ma che ha una patogenesi funzionale.
Sono stati illustrati i metodi terapeutici più tradizionale e anche quelli più innovativi, non escluse le tecniche di tipo chirurgico riservate alle situazioni più drammatiche e complesse.
È stato più volte ribadito come l’abuso di farmaci sia di per sé un fattore prognostico negativo e sfavorevole nell’alimentare e produrre la cronicizzazione delle forme emicraniche e come solo un intervento multidisciplinare che comprenda vari approcci terapeutici possa dare vantaggio in una situazione clinica così invalidante.
La discussione è stata vivace, il dibattito speriamo utile e proficuo e ci auguriamo che possa essere il primo di altri incontri su questo tema che riguarda una importante percentuale di pazienti che afferiscono al nostro centro cefalee e anche agli altri centri cefalee di Milano e di tutta la provincia.
Erano presenti esperti del settore, che operano presso lo stesso istituto neurologico, che hanno illustrato le varie modalità terapeutiche utili per affrontare un problema così articolato e complesso e disabilitante per i pazienti.
La cittadinanza presente ha potuto ascoltare, dalla voce dei relatori, quanto stile di vita, abitudini malsane, vizi comportamentali siano influenti su una patologia che non ha radici organiche, ma che ha una patogenesi funzionale.
Sono stati illustrati i metodi terapeutici più tradizionale e anche quelli più innovativi, non escluse le tecniche di tipo chirurgico riservate alle situazioni più drammatiche e complesse.
È stato più volte ribadito come l’abuso di farmaci sia di per sé un fattore prognostico negativo e sfavorevole nell’alimentare e produrre la cronicizzazione delle forme emicraniche e come solo un intervento multidisciplinare che comprenda vari approcci terapeutici possa dare vantaggio in una situazione clinica così invalidante.
La discussione è stata vivace, il dibattito speriamo utile e proficuo e ci auguriamo che possa essere il primo di altri incontri su questo tema che riguarda una importante percentuale di pazienti che afferiscono al nostro centro cefalee e anche agli altri centri cefalee di Milano e di tutta la provincia.