I 50 anni del Teatro dell’Elfo

Un ricco palinsesto di iniziative, dal titolo “Ricordare il futuro”, realizzato con le Scuole Civiche di Fondazione Milano. ()
elfo 50
La Compagnia del Teatro dell’Elfo compie cinquant’anni da quando, nel 1973, un gruppo di allora ventenni usciti dalla Scuola del Piccolo Teatro (che oggi è la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi) mise in scena "Zumbì, ballata di vita e di morte della gente di Palmares" con la regia di Gabriele Salvatores. Tra gli attori c’erano già, assieme ad altri, Ferdinando Bruni e Cristina Crippa. Ma presto sarebbero arrivati Ida Marinelli e Luca Toracca, e quindi Elio De Capitani e Corinna Agustoni a completare il nucleo dei soci storici della cooperativa teatrale, creata nel 1975. E sono ancora tutti presenti, con qualche preziosa aggiunta nel corso degli anni.

Poi, nel 1978, la compagnia trovò sede in Via Ciro Menotti, dove ad inizio anni Ottanta sono stati programmati spettacoli di grande successo, come il musical “Sogno di una notte d’estate” e poi “Hellzapoppin’” e “Comedians”, tutti con regia di Salvatores, e “Nemico di classe” di Nigel Williams, prima regia di De Capitani. A questi spettacoli presero parte attori in seguito molto famosi nel panorama milanese e nazionale, come Claudio Bisio, Antonio Orlando, Giuseppe Cederna, Renato Sarti, Antonio Catania e altri. Infine, nel 2010, il trasferimento nella nuova sede del Teatro Elfo Puccini, in Corso Buenos Aires: ben tre sale con diverse caratteristiche e disponibilità di posti che permettono di differenziare le produzioni e le ospitalità. Qui sono state proposte la versione integrale di “Angels in America” di Tony Kushner per la regia di Bruni e De Capitani e poi tante altre nuove produzioni, alcune delle quali vengono riproposte nel corso del 2023.

Tornano infatti quest'anno in scena successi dell’Elfo che affrontano il tema del dialogo tra le generazioni: del confronto tra allievi e maestri come in “Rosso” di John Logan sul rapporto tra il pittore Mark Rothko e il suo giovane assistente (in corso fino al 12 marzo) con la regia di Francesco Frongia o del confronto vecchiaia-giovinezza come ne “Il Vizio dell’arte” di Alan Bennet, regia di Bruni e Frongia (dal 9 maggio al 2 giugno). Con “La morte e la fanciulla” (dal 14 al 26 marzo) e “L’Acrobata” (dal 21 novembre al 10 dicembre), entrambe regie di De Capitani, vengono ricordati i 50 anni del Golpe in Cile. Sono in totale 15 produzioni, tra cui una novità assoluta: “Re Lear”, con regia di Bruni e Frongia, testo incentrato sui pericoli di una vecchiaia che non sa rassegnarsi a cedere il passo (dal 25 ottobre al 19 novembre). E’ l’ottava messa in scena di William Shakespeare da parte del Teatro dell’Elfo, e vede Elio De Capitani nel ruolo del protagonista.

“Elfo 50! Ricordare il futuro”, il palinsesto per festeggiare i 50 anni della compagnia - ideato con Fondazione Milano e le sue scuole civiche di teatro, musica e cinema - prende il via con “I poeti non dormono la notte”, una ventiquattr’ore di poesia dalle 21 di domenica 19 febbraio fino alle 21 di lunedì 20: un evento ad ingresso gratuito che vede avvicendarsi sul palco per un’intera notte e un intero giorno oltre 200 tra lettori e autori.

Il secondo appuntamento è il 20 marzo con una serata ideata insieme a Radio Popolare, che la trasmette in diretta, per rievocare le atmosfere culturali e politiche di quel 1973 in cui il gruppo dell’Elfo debuttava, e per presentare “Sogno o son Elfo”, audio-serie di dieci podcast che l’emittente milanese metterà in onda e online da settembre per raccontare il percorso dell’Elfo e i suoi intrecci con la storia di Milano e della Radio stessa.

Dall’1 al 6 luglio e dal 21 ottobre al 31 dicembre, gli studenti della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti presenteranno un’installazione interattiva, allestita all’interno dell’Elfo Puccini, concentrata sulla storia del Teatro dell’Elfo, intrecciandola con quella della città di Milano e dei suoi luoghi storici. I visitatori potranno incontrare virtualmente i membri dell'Elfo e immergersi in aneddoti e racconti di prima mano, creando un proprio percorso attraverso cinque decenni ricchi di storie, fino a immedesimarsi con gli attori in un’esperienza immersiva VR Experience.

Dal 15 settembre al 15 ottobre, lungo Via Dante: “Ritratti di scena”, una mostra en plein air di fotografie di Laila Pozzo che ripercorrono gli ultimi 10 anni di spettacoli dell’Elfo: sono scatti che catturano una storia, uno stile teatrale, un personaggio e un attore, sia quando affronta Shakespeare sia quando incontra gli autori contemporanei. I ritratti di Laila Pozzo spesso colgono gli attori quando vestono i panni dei personaggi, prima di entrare in scena.

Infine, dal 21 ottobre al 5 novembre, sarà in scena lo spettacolo “Ricordare il futuro”, dedicato a cinquant’anni di storia italiana: cinque atti unici, dedicati ciascuno a una decade, dagli anni Settanta agli anni Dieci del Duemila, che restituiranno un racconto dal punto di vista di chi allora non c’era o era bambino. Gli allievi delle Scuole Civiche di Fondazione Milano giunti all’ultimo anno del percorso formativo firmeranno e realizzeranno lo spettacolo. Sono coinvolti 5 drammaturghi, 5 registi, 18 attori e 17 danzatori della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi più 5 musicisti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, coadiuvati dagli insegnanti e da collaboratori dell’Elfo. Gli allievi della Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli provvedono a realizzare l’audiodescrizione e la sottotitolazione degli spettacoli per gli utenti non vedenti e non udenti.

Per info sul programma completo e modalità di accesso: www.elfo.org



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