La Onlus di ex-managers che aiuta i bambini a crescere e integrarsi nei loro quartieri

Intervistiamo Raffaella Ricci di Sos Bambini, una delle tante e stupende realtà benefiche presenti sul territorio cittadino, che sostiene la formazione dei bambini meno fortunati e aiuta le loro mamme nel processo d’integrazione. ()
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FEDERICO DE GIACOMO: CHI È RAFFAELLA RICCI E COME É ARRIVATA A CONOSCERE SOS BAMBINI?

Sono Raffaella e da diversi anni sono Vicepresidente di Sos Bambini. La mia storia con questa onlus è iniziata circa 15 anni fa quando conobbi la Presidente Fondatrice Silvia Scialpi in quanto lavoravamo insieme: io mi occupavo di formazione manageriale e lei era un’esperta della gestione del personale. Avevo il desiderio di dedicarmi al volontariato già da tempo, ma non riuscivo a decidermi, trovando mille scuse. Ciò che sapevo era che volevo offrire le mie competenze lavorative a servizio di qualche causa sociale. Ho scelto di collaborare proprio con questa associazione, che Silvia ha fondato nel 2004 partendo da un progetto in Romania, perché ho davvero apprezzato il suo modo di condurre l’attività, l’ho trovata molto affidabile e professionale. Dal 2011, quando ho diminuito il carico di lavoro e mi sono ritagliata uno spazio di tempo libero maggiore, ho cercato di essere più presente aiutando Sos Bambini nello sviluppo dei progetti che dal 2015 sono diventati fortemente attivi sulla nostra Milano.

FDG: QUAL È LA PARTICOLARITÀ DI QUESTA ONLUS?

Il nostro obiettivo è destinare il 100% dei fondi raccolti a vantaggio degli utenti. Difatti non abbiamo neanche una sede fisica né dipendenti se non quelli per l’erogazione del progetto al fine di ridurre al minimo i costi. Abbiamo una gestione manageriale tant’è che il nostro Consiglio di Amministrazione è composto da più managers, un avvocato e una giornalista. Il nostro motto è “piccole cose fatte bene”perché sappiamo che non possiamo risolvere tutti i problemi del mondo ma ci piace individuare un obiettivo e sviluppare un progetto credibile che possa arrivare a compimento. Questo perché crediamo nell’azione concreta e nel raggiungimento degli obiettivi.

FDG: A MILANO SU COSA LAVORATE?

In città seguiamo due progetti importanti: quello più impegnativo è “Adotta una famiglia” che si rivolge a famiglie monoparentali (principalmente mamme sole con bambini) che si trovano in criticità abitative e che hanno una situazione economica e sociale difficile. Spesso sono mamme straniere che hanno difficoltà ad integrarsi e non sono nemmeno regolari al 100%. In questo progetto è incluso anche un servizio di housing composto da 5 appartamenti di ALER (in viale Molise e in zona San Siro) che ci sono stati assegnati con bando e che abbiamo messo a disposizione di quelle altrettante mamme con i propri bambini e che abbiamo identificato con un processo di selezione. Questo perché avendo fondi limitati vogliamo andare ad intervenire su situazioni realmente critiche. Noi le supportiamo e le inseriamo con un patto di ospitalità (l’affitto resta a nostro carico) che richiede da parte loro l’adesione ad un patto socioeducativo e il rispetto quindi di regole e dei percorsi di aiuto progettati per loro. L’altro progetto attivo sul territorio è relativo alla accoglienza di bambini esclusi dalle materne, in spazi bimbi a loro dedicati. Siamo partiti con “L’albero dei mille colori” a San Siro, il primo spazio, avviato in collaborazione con UVI e tuttora attivo, poi abbiamo avviato il progetto “Aspettando la scuola” aprendo altri spazi, in diverse zone di Milano. I progetti consistono in spazi per bambini tra i 3 e i 5 anni, aperti tutte le mattine, che accolgono i piccoli che per varie ragioni non hanno avuto accesso, spesso per ragioni burocratiche (irregolarità) alla scuola materna: in maggioranza sono quindi bimbi stranieri. Obiettivo primario è insegnare ai bambini la lingua italiana, che poi può diventare uno stimolo anche per le loro mamme. In questi spazi arriviamo ad avere fino a 15 etnie diverse e quindi l'italiano diventa la lingua ponte per comunicare tra loro. Inoltre, imparano le regole dello “stare insieme” e soprattutto imparano a gestire i tempi e il rispetto reciproco. Questa opportunità dura un anno e il nostro scopo è aiutare le famiglie ad iscriverli alla materna o alla primaria, per l'anno successivo e in questo caso il progetto aiuta i bambini ad inserirsi meglio nella scuola dell’obbligo. Questo è un progetto attivo dal 2015.

FDG: CHI LAVORA SUL CAMPO?

Abbiamo una rete di volontari, più di 50 che lavorano sul campo in modo costante e altri 30 sulla organizzazione, comunicazione e raccolta fondi. Entrano in Associazione con un processo di selezione e ricevono una formazione nel tempo. Per il progetto “adotta una famiglia” i volontari sono coordinati da una psicopedagogista che definisce le modalità di relazione tra i volontari e la famiglia e coordina il loro lavoro sul campo i: c’è l’aiuto compiti, l’accompagnamento alle attività sportive, il dialogo con le scuole, eventualmente un supporto per diagnosi mediche o di disabilità. Sulle mamme facciamo supporto educativo nel crescere i bimbi, integrazione nel quartiere e supporto di tipo economico. In questa logica noi lavoriamo in rete con le altre associazioni del territorio affinché il nostro aiuto sia di integrazione a quanto già viene offerto.

FDG: QUALI SONO GLI SVILUPPI RECENTI?

Tra pochi giorni (il 20 febbraio) apriremo un nuovo spazio bimbi in via della Pecetta 29 dentro il CAM del Municipio 8. Il nostro lavoro negli spazi bimbi non si è mai fermato, nemmeno durante il Covid: infatti abbiamo cercato di organizzare per i bambini delle attività online grazie ai cellulari delle mamme (facevamo preparare disegni, canzoncine ecc) per non lasciarli soli e soprattutto abbiamo cercato di capire i bisogni delle famiglie in quel delicato periodo in cui è venuto meno il lavoro e il conseguente sostentamento. Da queste azioni di aiuto emergenziale si è poi sviluppato il progetto sistematico di “adotta una famiglia” e grazie alla rete Qubì di Villapizzone e all’incontro con l’Assessore Paolo Romano abbiamo ottenuto uno spazio presso il CAM, che comprende anche un giardino pubblico coi giochi per i piccoli. In Municipio 4 già da alcuni anni abbiamo uno spazio bimbi ospitato all’interno della scuola Pezzani in viale Puglie 2 (Corvetto) e per questo dobbiamo ringraziare il preside che ha sposato e compreso il nostro progetto. Ai nostri bambini che non hanno tante occasioni di partecipare ad iniziative particolari, cerchiamo di offrire anche attività di svago al di fuori degli spazi. Ad esempio, abbiamo portato recentemente i bambini dello Spazio Puglie al Balloon museum in via Tortona, idea finanziata da una nostra volontaria, ma proponiamo anche esperienze di giardinaggio e spettacoli teatrali.

FDG: POSSIBILI ESPANSIONI IN MUNICIPIO 3?

Noi non abbiamo preclusioni di zona, andiamo dove si aprono opportunità. Noi partiamo dal bambino e da dove ci segnalano bisogni sui quali intervenire.

FDG: COME VI FINANZIATE?

Le fonti di finanziamento sono innanzitutto donazioni di privati o aziende che cerchiamo sempre di finalizzare: noi proponiamo un progetto in base all’importo che si vuole donare e destiniamo quella somma ad una specifica iniziativa. Ad esempio, un privato può organizzare in occasione del proprio compleanno, matrimonio, festa di laurea ecc. e una raccolta fondi a sostegno di un progetto di Sos Bambini e così in sostituzione del classico regalo gli amici aiutano a sostenere la famiglia x per un mese o un bambino y per un anno. Ci piace offrire trasparenza e rendere consapevoli i nostri donatori del reale beneficio apportato dal loro intervento. Lo stesso vale per le aziende per le quali costruiamo progetti anche più ampi che oltre a sostenere economicamente ad esempio una famiglia possono coinvolgere anche i dipendenti con azioni sul campo.

Poi lanciamo campagne occasionali legate al Natale o alla Pasqua: a breve metteremo a disposizione le nostre colombe e uova di Pasqua per finanziare i nostri progetti. A Natale organizziamo il mercatino di Natale. Inoltre, cerchiamo di partecipare a bandi pubblici, di fondazioni o enti religiosi (come la Chiesa Valdese). Il 5x1000 per noi è importante perché è continuativo, ma essendo anonimo non abbiamo modo di ringraziare le persone che donano né di tenerle aggiornate sui progetti, però per noi rimane una fonte di finanziamento stabile.

L’ultima piccola forma di finanziamento sono i regali solidali, come le bomboniere per i matrimoni e battesimi oppure i regali solidali come il ciondolino Elliott, perfetto regalo per la prossima festa di San Valentino, disegnato per noi da una giovane designer, Elisa Prandina.

FDG: COME POSSONO CONTATTARVI I LETTORI DI Z3XMI.IT E DOVE TROVANO I CANALI PER FINANZIARVI?

Sul sito ci sono tutte le iniziative per conoscerci e sostenerci. Vi aspettiamo!


GUIDA ALLE IMMAGINI: in copertina, Raffaella Ricci e Federico De Giacomo. L'immagine 1 è il logo della onlus; l'immagine 2 mostra alcune attività dei volontari; l'immagine 3 mostra il nuovo Spazio bimbi presso il CAM di Via della Pecetta 29 che verrà inaugurato il 20 febbraio; l'immagine 4 ritrae i bambini al Balloon museum; l'immagine 5 l'iniziativa del ciondolo Elliot.


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