Gli spiriti dell'isola
Film di grande respiro tragico nello straordinario scenario di un’isola selvaggia. Da non perdere.
(Mietta Albertini)06/02/2023

Se c’è un film da non perdere tra quelli appena usciti è Gli spiriti dell’isola (The Banshees oh Inisherin) per la soddisfazione che procura sia con le immagini che con i dialoghi. Una storia semplice di persone semplici. Padraic (Colin Farrel) e Colm (Brendan Gleeson) sono amici fraterni e vivono in una sperduta e solitaria isola al largo delle coste occidentali dell’Irlanda, Inisherin. Tutti i giorni alle due hanno l’abitudine di recarsi all’unico pub locale per una birra e quattro chiacchiere con gli altri isolani. Ma Colm un giorno decide drasticamente che non vuole più frequentare il suo amico. Padraic rimane sbalordito e l’unica risposta che ottiene alla richiesta di spiegazioni è “Non mi vai più a genio”. Questo rifiuto lo tormenta e non riesce ad accettarlo. Anche la sorella Siobhan (Kerry Condon) gli dice “Forse non gli vai più a genio”.
Inisherin è un’isola immaginaria, in realtà il film è stato girato sulle isole Inishmore e Achill. Colin Farrel e Brendan Gleeson sono candidati agli Oscar, il primo come protagonista, il secondo come non protagonista, ma ci sarebbe da ridire se non fosse che forse si è ritenuto di non metterli in concorrenza. Ma un bell’ ex aequo non si usa più?
Imperdibile.
In programmazione al Cinema Plinius e all’Arcobaleno Film Center
Siamo nel 1923 e in Irlanda infuria la fratricida guerra civile di cui dall’isoletta si sentono solo gli echi delle esplosioni, la guerra è lontana per loro ma metaforicamente ne inizia un’altra per futili motivi che coinvolge tutti gli abitanti, impotenti, quella tra i due ex amici. Tutto il film procede nei tentativi di Padraic per ricucire i rapporti, nel suo stupore e sconforto di persona pacifica senza troppe elucubrazioni; Colm continua a sostenere le sue posizioni, non vuole perdere altro tempo con uno noioso come l’amico, vuole dedicarsi al violino, a comporre musica da suonare al pub. Ma arriverà un disperato ultimatum che porterà a conseguenze drammatiche. Sembra non succeda mai nulla tra l’andirivieni per i sentieri dell’isola, tra le sterminate lande deserte di bellezza straziante, ma tutto è sostenuto anche da dialoghi assurdi, ironici, grotteschi, folli e tragici, cioè praticamente perfetti. Una vera goduria. D'altronde Martin McDonagh si è fatto conoscere non solo con il suo primo film In Bruges (con la stessa coppia di attori) ma anche per quel magnifico Tre manifesti a Ebbing, Missouri navigando con destrezza nei vortici della mente, senza violenza.
Inisherin è un’isola immaginaria, in realtà il film è stato girato sulle isole Inishmore e Achill. Colin Farrel e Brendan Gleeson sono candidati agli Oscar, il primo come protagonista, il secondo come non protagonista, ma ci sarebbe da ridire se non fosse che forse si è ritenuto di non metterli in concorrenza. Ma un bell’ ex aequo non si usa più?
Imperdibile.
In programmazione al Cinema Plinius e all’Arcobaleno Film Center