Le mostre in corso negli spazi espositivi del Municipio 3

Il MEET/Digital Culture Center, la Casa Museo Boschi Di Stefano e la Galleria Giò Marconi ospitano esposizioni di grande interesse. ()
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In tre importanti spazi espositivi del Municipio 3 sono in corso interessanti mostre, in linea con le diverse tipologie culturali di ciascuno di essi.

Partiamo dalla Casa Museo Boschi Di Stefano di Via Jan (MM Lima), spazio dedicato all’arte del Novecento: la mostra “Ha guardato in su, verso il cielo. Roberto Crippa nella Collezione Boschi Di Stefano”, aperta fino al 12 novembre, prosegue il filone “Visti da vicino”, che intende valorizzare la collezione creata negli anni dai coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, i quali vissero in quel palazzo a partire dagli anni Venti. I dipinti esposti documentano l’attività di Roberto Crippa (Monza 1921 – Bresso 1972) negli anni Cinquanta e Sessanta, dopo la firma del terzo Manifesto dello Spazialismo di Lucio Fontana, assieme a Scanavino, Dova e Capogrossi.
Crippa si era formato all’Accademia di Brera, avendo come insegnanti Aldo Carpi, Achille Funi e Carlo Carrà. Diplomatosi nel 1947, iniziava ad esporre in Italia e all’estero, partecipando, nel 1948, alla Biennale di Milano e alla Biennale di Venezia. I suoi primi dipinti erano figurativi. A fine 1971, Palazzo Reale gli dedicò un’importante retrospettiva. L’ingresso è libero. Altre info nel sito www.casamuseoboschidistefano.it.

​La Galleria Giò Marconi propone in Via Tadino 15, nella ritrovata sede su tre piani della Fondazione Marconi rimasta a lunga chiusa per lavori, la mostra di André Butzer “Xylon. Acquerelli, pitture, libri e poesie”, che rimarrà aperta fino al 20 dicembre. André Butzer (nato nel 1973 a Stoccarda), vive e lavora a Berlino-Wannsee. Ha tenuto mostre personali in tutto il mondo e sue opere fanno parte di molte collezioni in Europa, America e Cina. In mostra una serie di opere su carta che Butzer produce in concomitanza con i suoi dipinti: undici disegni in bianco e nero di grandi dimensioni realizzati a partire dal 2008 messi in dialogo con le più recenti opere a colori, figurative e astratte. In occasione della mostra viene pubblicata una selezione di poesie dell’artista, scritte tra il 1999 e il 2021. Ingresso libero. Invece l’attuale sede della Galleria Giò Marconi, in Via Tadino 20, chiuderà definitivamente, ma non prima di un'ultima mostra, "Time Machine" di Thrisha Baga, dall'8 ottobre al 20 dicembre. Altre info sul sito www.giomarconi.com.

Infine, al MEET/Digital Culture Center di Piazza Oberdan da martedì 4 ottobre la mostra “Repairing the Present: REWORLD”, che è l’atto finale del progetto S+T+ARTS, iniziativa della Commissione Europea che esplora il potenziale della collaborazione tra scienza, tecnologia e arte. Il percorso espositivo mette le sfide e le contraddizioni della società al centro delle attività della Cultura Digitale avanzata, appunto per contribuite a “riparare il presente” e re-immaginare mondi possibili. Fino al 30 ottobre si possono vedere i lavori di 21 artisti selezionati a livello europeo per questa mission. L’ingresso è libero ma si consiglia la registrazione sul sito di MEET, alla pagina: www.meetcenter.it/it/event/reworld-repairing-the-present/.


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