MILANoLTRE: dal 27 settembre al 16 ottobre il festival di danza al Teatro Elfo Puccini

La 36° edizione del Festival MILANoLTRE - intitolata 1986 > 2024 back to the future - si tiene dal 27 settembre al 16 ottobre principalmente al Teatro Elfo Puccini con un appuntamento al PAC e laboratori in diverse altre sedi. ()
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Dopo due edizioni condizionate dalla pandemia, MILANoLTRE recupera la sua dimensione internazionale, proponendo spettacoli provenienti da Francia, Argentina, Québec, Israele, Libano, Senegal, Messico, India, Belgio e Polonia. Accanto a questi, le realtà più interessanti del nostro Paese. Trenta in tutto gli spettacoli in programma, con nuove sezioni dedicate ai giovani in formazione e l’avvio di politiche green policy: il Festival devolve un euro su ogni biglietto acquistato per piantare alberi in territori svantaggiati.

MILANoLTRE è sostenuto da MIC/Direzione Generale dello Spettacolo, Regione Lombardia, Comune di Milano, Teatro Elfo Puccini, Fondazione Cariplo, Fondazione Banca del Monte di Lombardia, e altre realtà italiane ed internazionali. Direttore artistico Rino De Pace.

MILANoLTRE apre il 27 settembre al Teatro Elfo Puccini, sede principale del Festival, con due prime nazionali: alle 20.30 “La question des fleurs”, opera collettiva prodotta in Québec nella quale i due danzatori Danny Morissette e Daphnée Laurendeau esplorano il rapporto con l'intimità, il contatto umano su coreografie di Andrea Pena, Christophe Garcia, Dominique Porte e Isma ̃ ël Mouaraki. Alle 21.30 (e con replica il 28/9 ore 20.30), “4 Soli”, performance solistiche di Girish Kurman, Matteo Sedda, Sly e Marta Wolowiec, quattro giovani coreografi/interpreti.

Il 29 settembre ore 20.00, primo di tre appuntamenti della compagnia Abbondanza/Bertoni, “Idem”, in prima nazionale, primo passo di una trilogia dedicata all’identità. Alle 21.30, l’unico spettacolo fuori sede, al PAC/Padiglione d’Arte Contemporanea (con replica il 30/9 alle 19): la Compagnia Enzo Cosimi presenta “Coefore Rock&Roll”, performance site specific ambientata in un regno di incubi di infanzia, giocattoli rotti e coperte colorate, seconda tappa del progetto “ORESTEA. Trilogia della Vendetta” che prosegue il 30 settembre conERECTUS-Pithecanthropus”, traduzione scenica di una nota suite jazz di Charles Mingus. Il trittico viene chiuso il 6 ottobre da uno spettacolo storico di Cosimi, “Romanzo d’infanzia”.

L’1 e 2 ottobre alle 16.00 due appuntamenti dedicati alla creatività emergente, giovani allievi di diverse scuole di danza si confrontano con un solo di danza ciascuno. Sempre l’1 e 2 ottobre, ma in serata, il gruppo argentino Alfonso Baron & Luciano Rosso. dalla poetica irriverente, presenta rispettivamente due creazioni:Un Poyo Rojo”, nato nel 2008 quando in Argentina si discuteva un progetto di legge per la legalizzazione del matrimonio omosessuale e, in prima nazionale, “Dystopia”, spettacolo in cui l'intolleranza non è ammessa, tranne l'intolleranza agli intolleranti.

Il 4 ottobre Roberto Provenzano è ideatore e protagonista, in prima nazionale, de “Il Viaggio”, coreografia ispirata all’allegoria dantesca del viaggio come percorso di purificazione morale. Il 4 e 5 ottobre, due serate con Compagnie Cas Public da Montreal: in prima nazionale la coreografia “9" di Hélène Blackburn in cui Cai Glover, ballerino professionista con disabilità uditiva, danza sulle note della Nona Sinfonia di Beethoven.

Il 5 ottobre c’è anche il primo appuntamento con la Compagnia Zappalà Danza: “Performative Speech: studio sul fauno” è una coreografia di Roberto Zappalà su musiche che spaziano da Debussy a Battiato e a Giuni Russo, interpretato da Filippo Domini. E il 7, in prima nazionale, la Compagnia affronta la figura di Cristo con “Kristo”, spettacolo che si compone di visioni, immagini, suoni, nonché di parole dagli autori più disparati.

L’8 ottobre, altra prima nazionale: Ezio Schiavulli in “Heres: nel nome del figlio” percorre le tracce dei miti greci con un assolo su musica originale eseguita dal vivo. A seguire, il 9 ottobre va in scena il trittico di CNDC Angers con tre coreografie firmate dal giovane Noé Soulier: “Portrait of FT” con un interprete d’eccezione, Frédéric Tavernini, cui fa seguito il dittico creato per Vincent Chaillet, primo ballerino dell’Opera de Paris, che gioca a sconvolgere le logiche del balletto classico.

Il 14 ottobre la serata è aperta da due progetti giovanili italiani: il primo di Michela Priuli e Dancehous Company Junior, il secondo di Lorenzo Morandini. A seguire un grande ritorno per MILANoLTRE la coreografa e danzatrice canadese Louise Lecavalier, che alla prima edizione del Festival, nel 1986, impressionò con piroette eseguite al di là delle leggi di gravità. Oggi, a 63 anni, dopo aver collaborato con figure come David Bowie e Frank Zappa, si cimenta ancora in un assolo, “Stations”, in una scena delimitata da quattro colonne di luce.

L’ultima giornata del Festival, il 16 ottobre, si apre alle ore 18 con Manfredi Perego, che propone due titoli:Ruggine”, un suo assolo, e “Totemica” creato per la danzatrice Chiara Montalbani. Alle 20.30, il Suzanne Dellal Centre for Dance and Theatre di Tel Aviv con “1|2|3 Solos & Duos”, nuovi progetti di giovani artisti: Naom Caspi, Dana Sapir, Nur Garabli, Tamir Golan, Lal’el Pillora e Ron Cohen.

Tra il 9 e il 13 ottobre, MILANoLTRE 2022 propone anche delle Conferenze-Danzate tenute da esperti del settore (Alessandro Pontremoli, Alberto Bentoglio, Valeria Crippa, Elisa Vaccarino e Stefano Tomassini) supportati da quattro performer scaligeri (Stefania Ballone, Matteo Gavazzi e i più giovani Linda Giubelli e Alessandro Paoloni). Un viaggio attraverso le diverse tecniche, estetiche e poetiche della danza, con parole e documenti video. Inoltre, c’è un fitto calendario di Masterclass, appuntamenti con gli artisti presenti in questa edizione offerti agli studenti di alcune accademie di danza della città. Infine, segnaliamo un incontro all’Institut Culturel Français con Noé Soulier, Frédéric Tavernini e Vincent Chaillet, condotto da Francesca Pedroni e le presentazioni di tre volumi, all’Elfo Puccini, legati al mondo della danza: “In giro per Festival” di Giulia Alonzo e Oliviero Ponte di Pino, “Passi falsi – Drammaturgia come metodo investigativo” di Nello Calabrò, introdotto da Lorenzo Conti e “Confini conflitti rotte – Geopolitica della danza di Elisa Guzzo Vaccarino, introdotto da Salvo Lombardo.

Sul sito www.milanoltre.org il programma completo del festival, info sulle modalità di accesso ai singoli appuntamenti e prenotazioni on-line.

In chiusura, segnaliamo anche uno spettacolo di danza in un altro teatro di Zona 3, del tutto sganciato dal festival sopra descritto: dal 27 settembre al 9 ottobre torna al Teatro Menotti la compagnia NoGravity, dopo il grande successo lo scorso anno dello spettacolo “Inferno”, con la nuova produzione “Exodus”. Il titolo richiama il nome della nave che portò in Palestina gli ebrei nel 1947. E’ un’ora di danza e teatro che riprende nelle immagini dei corpi dei danzatori la grande tradizione cristiana dell’arte rinascimentale unita alla musica araba di Jordi Savall e accompagnata dalla voce “ebraica” di Moni Ovadia. Info e prevendite sul sito www.teatromenotti.org .


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