Andar per mostre ad agosto

Per chi resta in città c’è una vasta scelta di esposizioni artistiche per tutti i gusti e gli interessi: da Oliviero Toscani ad Elliott Erwitt, da David Lachapelle a Grazia Varisco, da Gianni Berengo Gardin ad Aldo Rossi, da Francesco Somaini ai Marmi di Torlonia. E tanto altro. ()
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A chi rimane in città ad agosto, i musei e gli spazi espositivi, sia pubblici che privati, offrono una vasta scelta di mostre, alcune delle quali prossime alla chiusura, altre che invece saranno visitabili pure più avanti. Ma anche per queste, perché aspettare? In autunno di certo ne apriranno molte nuove. Procediamo quindi partendo dalle mostre che chiuderanno per prime, per arrivare a quelle che rimangono aperte più a lungo.

Ancora per pochi giorni, fino al 7 agosto, all’Hangar Bicocca si può vedere Metaspore, mostra personale di Anicka Yi, artista coreana che vive e lavora a New York, figura tra le più innovative e interessanti del panorama contemporaneo che, nelle sue installazioni, combina linguaggi e tematiche provenienti da ambiti diversi: dalla filosofia alla biologia, dalla politica alla fantascienza. L’ingresso è gratuito. Info su giorni ed orari di apertura al sito: www.pirellihangarbicocca.org.

Fino al 21 agosto alla GAM/Galleria d’Arte Moderna è aperta al pubblico la mostra Emanuel Vidović passatista e modernista. Vidović (1870 –1953) è stato un pittore chiave della storia dell'arte della Croazia. Ha studiato in Italia, all'Accademia di Belle Arti di Venezia, e cominciato a dipingere en plein air i canali veneziani e la laguna, per poi trasferirsi a Milano quindi a Chioggia e tornando infine a Spalato. L'esposizione ripercorre la sua intera produzione, inizialmente vicina al Divisionismo, poi all’Impressionismo francese. Per info su giorni e orari di apertura: www.gam-milano.com.

Fino al 22 agosto la Fondazione Prada ospita la mostra Useless Bodies? del duo di artisti Elmgreen & Dragset, cioè il danese Michael Elmgreen e il norvegese Ingar Dragset. E’ un’esposizione vasta (oltre 3mila mq) che esplora la condizione del corpo nell’era post-industriale, in cui la presenza fisica sembra avere perso la sua centralità, con una sequenza di installazioni immersive, alcune delle quali evocano le scenografie di film distopici come Playtime di Jacques Tati e Brazil di Terry Gilliam, mentre altre immergono il pubblico in una visione futuristica dell’ambiente domestico o in spa desolate con piscina e spogliatoio ormai in disuso. Per informazioni su orari e prezzi dei biglietti consultare il sito www.fondazioneprada.org.

Se volete portare con voi i bambini, fino al 28 agosto al Ride Milano, presso l'ex scalo di Porta Genova: The Art of the Brick, mostra di Nathan Sawaya, artista che utilizza solo coloratissimi mattoncini Lego, primo in assoluto ad aver plasmato il noto giocattolo in vere sculture, tra cui versioni reinventate di alcuni dei capolavori più famosi al mondo, come il David di Michelangelo, la Notte stellata di Van Gogh e la Gioconda di Leonardo Da Vinci. Per info: www.feverup.com/m/112702.

Fino al 31 agosto al Meet/Digital Culture Center di viale Vittorio Veneto 2, in Municipio 3, è aperta la mostra Italian Digital Art Experience, un percorso espositivo che, per la prima volta, raccoglie il lavoro di tanti studi di eccellenza nel campo dell’arte digitale a livello italiano e internazionale. Lo spazio chiude dal 13 al 19 agosto. Per info su biglietti ed orari: www.meetcenter.it

Sempre in Zona 3, alla Casa Museo Boschi Di Stefano fino all’11 settembre, la mostra Ha guardato in su, verso il cielo”. Roberto Crippa nella Collezione Boschi Di Stefano prosegue il filone dedicato alla valorizzazione della collezione della casa-museo di Via Jan. Nel cinquantennale della morte, i dipinti esposti documentano l’attività del pittore monzese (1921 – 1972) negli Anni Cinquanta e Sessanta, dopo aver aderito allo Spazialismo di Lucio Fontana. L’ingresso è libero. Per info: www.casamuseoboschidistefano.it.

Chiude invece il 4 settembre a Palazzo Reale la mostra Ruggero Savinio: opere 1959-2022, antologica che presenta al pubblico opere in parte inedite provenienti da collezioni pubbliche e private, ripercorrendo la vicenda artistica e biografica del figlio di Alberto Savinio e nipote di Giorgio de Chirico: dipinti, disegni e opere su carta, a partire dagli anni della formazione (avvenuti fra Roma, Parigi e Milano) fino ad oggi, che mettono in evidenza il rapporto fra ricerca pittorica, cultura letteraria e memoria autobiografica. L’immaginario di Savinio è legato ai luoghi: Milano, luogo di incontro con galleristi ed artisti; le case di villeggiatura al Poveromo, a Capalbio e a Cetona, luoghi dell’intimità familiare; Roma con i suoi parchi e le sue rovine archeologiche; i paesaggi montani. La mostra è aperta al pubblico a ingresso gratuito. Per info su giorni di apertura e orari: www.palazzorealemilano.it.

Chiude il 4 settembre anche la mostra Caro Joe Colombo, ci hai insegnato il futuro alla GAM/Galleria d'Arte Moderna, che racconta il percorso straordinario di Joe Colombo (1930-1971), sempre alla ricerca di nuove tecnologie e materiali, al confine tra formazione artistica e industriale, non a caso definito “il profeta del design”. La mostra parte dalle prime esperienze degli Anni Cinquanta, con l’adesione al Movimento Arte Nucleare e la progettazione, con incontenibile fantasia proiettata nel futuro, di una città sotterranea con automobili, servizi, magazzini e metropolitana. La capacità di astrazione sviluppata nei primi anni di attività e la successiva concretezza sviluppata in un periodo di attività aziendale, lo portano a proporre oggetti di design con forme e materiali nuovi e con idee innovative sui modi di vivere. La visita è inclusa nel biglietto di ingresso al museo. Per info su giorni ed orari di apertura: www.gam-milano.com/.

Al Museo del Novecento, fino al 4 settembre: Luigi Veronesi. Histoire du Soldat, un focus all’artista milanese, poliedrico e sperimentatore, con un approccio interdisciplinare che interseca arti figurative, teatro, fotografia, cinema e musica. In mostra i bozzetti, realizzati nel 1939 con tempere e inchiostro su cartoncino, dei costumi di scena per i protagonisti dell’opera l’Histoire du Soldat di Igor Stravinskij. Sempre al Museo del Novecento, ma fino al 25 settembre: Invito 2022. Diego Perrone. Perrone (Asti, 1970) è il vincitore dell'edizione 2022 del Premio ACACIA. Attraverso l’uso di materiali e di tecniche diversi, che comprendono video, fotografia, pittura, scultura e disegno, l’artista sovrappone immagini di persone, luoghi, animali e oggetti, per far risaltare aspetti sorprendenti e stranianti. Info su entrambe le mostre nel sito: www.museodelnovecento.org/.

Per gli amanti della fotografia, fino al 9 settembre presso la Alessia Paladini Gallery, in via Pietro Maroncelli, è aperta al pubblico la mostra The Platinum Portfolio di Gianni Berengo Gardin, il più celebrato fotografo italiano. Per la prima volta, in collaborazione con Contrasto, è esposta una versione inedita di scatti iconici di Berengo Gardin: stampe al platino palladio su preziosa carta Arches Platine: dalla celeberrima Gran Bretagna 1977 a Venezia 1959 (l’indimenticabile bacio sotto i portici di piazza San Marco) alla pluripremiata Venezia 1960, In Vaporetto. Gianni Berengo Gardin, nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, vive e lavora a Milano. Innumerevoli i premi e riconoscimenti ricevuti nella sua lunga carriera. Ha pubblicato oltre 260 libri di fotografia. La mostra è a ingresso gratuito. Per info su orari e modalità di accesso: www.alessiapaladinigallery.it/.

Chiude l'11 settembre la mostra dedicata a Francesco Somaini (1926-2005), Somaini e Milano. L'opera dell’artista è esplorata nei diversi ambiti della sua ricerca creativa suddivisi su tre sedi: la scultura a Palazzo Reale, i rapporti di Somaini con gli artisti del suo tempo al Museo del Novecento e il profilo internazionale dello scultore nella sede della Fondazione Somaini. E in Piazzetta Reale l’installazione Sviluppo di un'opera antropomorfica (1979). In più vengono suggeriti percorsi in città e in Lombardia, raccolti in una mappa esplicativa, per scoprire le sculture e i mosaici presenti sul territorio. L’ingresso è gratuito a Palazzo Reale e alla Fondazione Somaini mentre alla sezione presso il Museo del Novecento si accede col biglietto d’ingresso al museo. Info su: www.palazzorealemilano.it/: www.museodelnovecento.org; www.francescosomaini.org/.

Sempre fino all’11 settembre, due le mostre aperte al PAC/Padiglione d’Arte Contemporanea. La prima, PERFORMING PAC. Take me to the place I love, è una collettiva che indaga il rapporto tra arte contemporanea e natura attraverso opere video, materiali d’archivio, interventi di artisti, critici e curatori che esplorano l’interazione tra paesaggio e immagine nella ricerca artistica contemporanea. Gli artisti invitati al PAC raccontano o ritraggono un luogo reale o immaginario, affrontando temi come l’immersione nella natura, la memoria e le mitologie dei luoghi, il rapporto dell’uomo con l’ambiente, il clima e la politica. La seconda mostra in corso al PAC è Project Room. Le Alleanze dei Corpi. Cura e performatività nella riscrittura dello spazio pubblico che - con immagini, suoni e installazioni - documenta il percorso degli ultimi due anni di un progetto, nato nell’area di Via Padova per ripensare la relazione tra corpo e spazio pubblico e riflettere sulla riscrittura del paesaggio urbano, in cui sono state coinvolte diverse realtà di performing arts attive sul territorio: DiDstudio, ZEIT, Itinerari Paralleli, Progetto Aisha e Stratagemmi Prospettive Teatrali. Info sull’accesso ad entrambe le mostre: www.pacmilano.it.

E fino all'11 settembre è aperta anche la mostra David LaChapelle: I believe in Miracles, al MUDEC/Museo delle Culture, risultato di un percorso di ricerca che racconta un artista per certi versi inaspettato, un progetto espositivo inedito che mette al centro uno sguardo critico sull’animo umano indagato nelle sue pieghe fatte di dolori, solitudini, gioie, passioni e ideali. La mostra propone una selezione di circa 90 fotografe in grandi formati, guidando il visitatore attraverso immagini che indicano il cammino verso un mondo nuovo, caratterizzato da una natura intatta, dalla spiritualità, dall’amore e dalla bellezza, dove uomini e donne sono finalmente liberi dalle costrizioni del mondo contemporaneo. Per info: www.mudec.it/ita/.

Ancora fino all'11 settembre alla Fondazione Sozzani di Corso Como 10 si può visitare la mostra Poltronova: Afro-Tyrolean Kitsch. Il design del Centro Studi Poltronova vuole appresentare il passaggio a un nuovo rapporto dialettico tra arte, design e società, necessario a sostenere il cambiamento del nostro habitat e vede questo come il momento ideale per dare nuova vita alla seduta disegnata da Archizoom con interesse per il tema del kitsch afro-tirolese e ad altri pezzi radicali di Poltronova, Superstudio e Sottsass. Sempre presso la Fondazione Sozzani fino all'11 settembre è aperta al pubblico la mostra Morphology, che presenta un saggio dell’intero lavoro di Antonio Barrese (Milano, 1945), le cui ricerche fondono arte, progetto, tecnologia e scienza, in una visione olistica e meta-disciplinare. Tanti i riconoscimenti ottenuti come designer, tra cui tre Compassi d’Oro. Info su biglietti e orari per entrambe le mostre al sito: www.fondazionesozzani.org/it/.

Fino al 16 settembre a Palazzo Reale ospita l’antologica Grazia Varisco: percorsi contemporanei 1957-2022, dedicata all’artista milanese protagonista della scena contemporanea italiana. Più di centocinquanta opere ripercorrono le ricerche e sperimentazioni di oltre sessant’anni di attività, a partire dalle prime ricerche legate alla rappresentazione dello spazio-tempo e al forte interesse per la dinamica del gioco e del caso, con uso di forme espressive non convenzionali. Negli Anni Sessanta, la Varisco sperimenta materiali fuori dalle convenzioni, come il metacrilato blu, motorini elettrici e la luce al neon, creando immagini in variazione continua. In seguito, utilizza il vetro industriale e le sue proprietà di rifrazione e deformazione dell’immagine ad ogni movimento dell’osservatore. In mostra anche la ricostruzione integrale dell’opera Dilatazione spaziotemporale di un percorso, uno spazio completamente buio con pareti inclinate, curve e irregolari, all’interno del quale un punto di luce intensa percorre le superfici deformandosi e cambiando velocità. L'ingresso è gratuito. Sempre a Palazzo Reale è aperta fino al 25 settembre (last but not least) la grande mostra Oliviero Toscani: professione fotografo, in omaggio agli 80 anni di un uomo dallo sguardo geniale e provocatorio che ha influenzato i costumi e fatto discutere sui temi più disparati: la sessualità, il razzismo, l’anoressia, la dipendenza dalla tecnologia, ecc. Ci sono tutti i lavori realizzati da Toscani dai primi Anni Sessanta ad oggi: immagini e campagne pubblicitarie che lo hanno reso noto e riconoscibile in tutto il mondo. Convinto che è nella massima diffusione che si manifesta l’efficacia di un messaggio, Toscani non è un pubblicitario che usa la fotografia, ma un artista che sfrutta i canali della pubblicità come mezzo non come fine. In questo caso l’ingresso è a pagamento. Info su entrambe le mostre al sito: www.palazzorealemilano.it/.


Fino al 18 settembre presso il Mudec/Museo delle Culture è visitabile la mostra La voce delle ombre: presenze africane nell’arte dell’Italia settentrionale, che indaga i modi della rappresentazione artistica di uomini e donne originarie del continente africano nel Nord Italia fra XVI e XIX secolo, cercando di restituire a queste figure un’identità attraverso il recupero delle loro vicende umane e del ruolo che ricoprivano nella società dell’epoca. Attraverso l’esposizione di opere provenienti da importanti istituzioni pubbliche e private, è stato possibile comprendere che le persone di origine africana giungevano fin da noi in prevalenza attraverso la tratta del Mediterraneo e con finalità per lo più di servitù domestica. Apre la mostra un documento che attesta l’acquisto di uno schiavo nero di quattro anni da parte del nobile Gaspare Ambrogio Visconti, nel 1486. Dal testo si deduce che la schiavitù, pur presente nel territorio milanese, non era a quel tempo molto diffusa. La mostra è a ingresso gratuito. Per giorni ed orari di apertura: www.mudec.it/ita/

Le Gallerie d’Italia di Piazza della Scala ospitano fino al 18 settembre la mostra I Marmi Torlonia: collezionare capolavori, una grande esposizione di 96 pezzi della Collezione Torlonia, la più importante raccolta privata di statuaria classica, tra cui Il maestoso sarcofago consolare dalla Via Ardeatina, il colossale Dace prigioniero simile agli esemplari del Foro di Traiano, i ritratti di Domiziano e di Antinoo, recentemente restaurati, l’Ercole composto da 112 pezzi, e Leda con il cigno con visibili diverse fasi dell’intervento di pulitura. Non sono solo insigni esempi di scultura antica, ma testimonianze di uno spaccato altamente rappresentativo della storia del collezionismo di antichità a Roma dal XV al XIX secolo. Info sui biglietti nonché su giorni e orari di apertura al sito: www.gallerieditalia.com/it/homepage/

Grande scultura anche alla Fondazione Stelline con la mostra La forza delle idee di Maria Cristina Carlini, una personale presentata negli spazi interni fino al 12 giugno ma che continua all'esterno, nel suggestivo Chiostro della Magnolia, fino al 30 settembre. Le sculture monumentali poste sul prato instaurano un dialogo affascinante con l’architettura circostante. Nello stesso Chiostro il pomeriggio di sabato 6 agosto è possibile assistere all’ultimo concerto della rassegna I Pomeriggi Musicali alle Stelline. Per info consultare il sito: www.stelline.it

Fino al 25 settembre la M77 Gallery di Via Mecenate 77 ospita la mostra Charlotte Perriand: l'avanguardia è donna, che intende gettare luce sulla ricca e versatile produzione della celebre designer e fotografa francese, collaboratrice e amica di Le Courbusier e di altri grandi del suo tempo. La Perriand (Parigi, 1903-1999) è stata una figura complessa ed eclettica, una donna che ha attraversato con slancio e curiosità l’intero Novecento vivendo appieno la grande stagione dello sviluppo della cultura industriale, che ha brillato per intelligenza, anticonformismo e per l’originalità del suo pensiero. Pioniera del modernismo e instancabile viaggiatrice, ha lavorato a lungo in Oriente facendo dell’incontro con un’altra cultura un’occasione per accrescere la propria creatività, aprendosi in anticipo sui tempi al multiculturalismo. La mostra è a ingresso gratuito ma con chiusura estiva dal 6 al 30 agosto. Ulteriori informazioni sul sito: www.m77gallery.com/

Al Museo del Novecento fino al 2 ottobre è in programma la mostra Aldo Rossi: design 1960-1997, che approfondisce la figura dell’architetto, designer, teorico e critico, uno tra i protagonisti della cultura visiva del XX secolo. Per la prima volta sono esposti oltre 350 tra arredi e oggetti d’uso, prototipi e modelli, dipinti, disegni e studi progettati e realizzati da Aldo Rossi dal 1960 al 1997. Dal 1979 Rossi si è aperto al mondo della produzione industriale e di alto artigianato, realizzando arredi e prodotti d’uso prima con Alessi, poi con Artemide, DesignTex, Bruno Longoni Atelier d’arredamento, Molteni&C|UniFor, Richard-Ginori, Rosenthal, Up&Up (oggi UpGroup). In quasi vent’anni di lavoro elabora più di 70 arredi e oggetti, molti dei quali ancora oggi in produzione, sperimentando forme e cromie nel campo dei metalli e del legno, del marmo e della pietra, della ceramica e della porcellana, dei tessuti artigianali e industriali e dei materiali plastici. La visita alla mostra è inclusa nel biglietto di ingresso al Museo. Per info su giorni ed orari di apertura: www.museodelnovecento.org/

Fino al 9 ottobre la Fabbrica del Vapore, nell'ambito del programma di Vapore d'Estate 2022, ospita la mostra You will find me if you want me in the garden, uno speciale allestimento site-specific dello spazio più rappresentativo e affascinante della Fabbrica del Vapore: la Cattedrale. Studio Azzurro, Careof, Ariella Vidach - Aiep, Fattoria Vittadini e Contemporary Music Hub hanno concepito un progetto espositivo che offre una visione comune sulla contemporaneità, trasformando il grande spazio in una grande installazione, in un giardino interspecie dove video, corpi, dispositivi interattivi e installazioni sonore restituiscono la complessità del mondo attuale. La mostra è ad ingresso gratuito. Info su giorni di apertura e orari: www.fabbricadelvapore.org/

Al Castello Sforzesco è esposta fino al 9 ottobre la mostra Giochi di Carta & Carte da Gioco. La Collezione Crippa alla Raccolta Bertarelli: 50 pezzi della collezione costituita a Milano da Giuliano Crippa dagli Anni Settanta del secolo scorso fino alla sua scomparsa, nel 2020. La collezione Crippa è straordinaria per varietà tipologica e cronologica (molti pezzi sono del Settecento) e comprende quasi duecento mazzi di carte da gioco e tarocchi nonché una cinquantina di giochi da tabellone tra cui molti Giuochi dell’Oca. La mostra è aperta al pubblico a ingresso gratuito. Per info: www.milanocastello.it/node/1161

Fino al 16 ottobre il Museo Diocesano propone Elliott Erwitt. 100 fotografie, retrospettiva dedicata a uno dei più importanti fotografi del Novecento, che presenta cento dei suoi scatti più famosi, da quelli più iconici in bianco e nero a quelli, meno conosciuti, a colori. Il percorso espositivo ripercorre l’intera carriera dell’autore americano (ma nato a Parigi nel 1928) offrendo uno spaccato della storia e del costume del Novecento, attraverso la sua tipica ironia, pervasa da una vena surreale e romantica. L’obiettivo di Erwitt ha spesso colto momenti e situazioni entrate nell’immaginario collettivo, come lo scatto con Nixon e Kruscev a Mosca nel 1959, l’immagine di Jackie Kennedy in lacrime dietro il velo durante il funerale del marito, l’incontro di pugilato tra Muhammad Ali e Joe Frazier del 1971 e un giovane Arnold Schwarzenegger in veste di culturista durante una performance a New York. Grande ritrattista, Erwitt ha immortalato numerose personalità del XX secolo, come Fidel Castro, Che Guevara, John F. Kennedy e Marilyn Monroe. Altri soggetti ricorrenti sono i bambini, gli animali e le coppie d’innamorati che si scambiano momenti di tenerezza. Infine, Erwitt ha documentato le società e le vicende della gente comune dei Paesi che visitava come fotoreporter. Il Museo Diocesano di Milano è chiuso fino al 5 settembre ma è possibile visitare la mostra tutti i giorni dalle 18 alle 22 con ingresso da Corso di Porta Ticinese 95. Per info sui biglietti e le modalità di accesso: www.chiostrisanteustorgio.it/mostra/elliott-erwitt-100-fotografie/

Per concludere, fino all’11 dicembre, alla Triennale di Milano si possono vedere le mostre della ventitreesima Esposizione Internazionale dal titolo Unknown Unknowns: an Introduction to Mysteries. L'edizione 2022 affronta il tema dell’ignoto, interrogandosi sui misteri del mondo conosciuto riunendo 400 artisti, designer, architetti, provenienti da più di 40 Paesi, con oltre 600 opere e 22 partecipazioni internazionali, compresa una forte presenza del continente africano. Altre tematiche presenti: la gravità, considerata “il più grande designer”, un artigiano che modella instancabilmente l’universo cui apparteniamo; le mappe, sistemi attraverso cui orientare traiettorie e percorsi; le nuove sfide della architettura, che si apre a prospettive inedite come quella di abitare lo spazio extraterrestre; i misteri legati allo spazio profondo. Informazioni su biglietti, giorni e orari di apertura: www.triennale.org/

Ricordiamo infine che le prime domeniche di ogni mese (e quindi il 7 agosto e il 4 settembre) i musei e le mostre incluse nel loro percorso sono ad ingresso gratuito.


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