Fame a Milano
Nella capitale degli acciai
avrei dovuto redigere giornali
e diffondere false notizie
su guerre rivoluzioni carestie.
Facevo molta fame:
bevevo acqua a colazione,
come i cavalli dormivo in piedi
e nelle notti d’estate
strofinavo le spalle
all’albero della cuccagna.
Ogni tanto perdevo la testa
per una che mi piaceva:
sognavo letti a due piazze
e biancheria bianca.
Nella capitale dei motori
erano tutti istruttori,
giovinotti dalle mani precise
come orologi di Zurigo.
RAFFAELE CARRIERI (1905-1984)
avrei dovuto redigere giornali
e diffondere false notizie
su guerre rivoluzioni carestie.
Facevo molta fame:
bevevo acqua a colazione,
come i cavalli dormivo in piedi
e nelle notti d’estate
strofinavo le spalle
all’albero della cuccagna.
Ogni tanto perdevo la testa
per una che mi piaceva:
sognavo letti a due piazze
e biancheria bianca.
Nella capitale dei motori
erano tutti istruttori,
giovinotti dalle mani precise
come orologi di Zurigo.
RAFFAELE CARRIERI (1905-1984)