23/03/2022
POLI-TECH STORIES: Marco Zanuso paesaggio, architettura, design.. Nuovi nidi urbani Tra identità e sostenibilità



IN OCCASIONE DELL’ITALIAN DESIGN DAY 2022

Marco Zanuso. Paesaggio, architettura, design
23 Marzo 2022
Dalle 20:00 alle 21:00 Evento Online


POLI-TECH STORIES
Il Politecnico di Milano incontra l’Istituto Italiano di Cultura di Bogotà

Luciano Crespi, docente di Design

È stato Gio Ponti a definirlo “il più spericolato degli architetti”, nel 1952, trattando del suo progetto di casa in via Gorizia, la cui facciata è caratterizzata dalla presenza di pannelli in fulget, con disegni astratti del pittore Gianni Dova. Zanuso a quell’epoca non ha ancora quarant’anni, ma già presenta le stimmate del geniale sperimentatore, in grado di misurarsi con la complessità e l’evoluzione del mondo del progetto e delle sue “tecniche di produzione” e, nello stesso tempo, di praticare la collaborazione tra architetti e artisti. 
Esplora in anticipo temi, che oggi vengono considerati strategici. Come, in particolare, quello del rapporto tra l’architettura e il paesaggio, affrontato anche in un impegnativo scritto del 1962 e sul quale è necessario tornare. Per quanto la sua fama, anche a livello internazionale, sia dovuta soprattutto alle sue opere nell’ambito del design di prodotti industriali e dell’uso di metodi complessi nella gestione del progetto di architettura, negli ultimi venti anni la critica più attenta ne ha finalmente messo in luce la grandezza di architetto colto e innovatore, dotato di una visione senza dogmi dei problemi che è stato chiamato ad affrontare, con tratti di unicità nel panorama delle figure che hanno operato nella seconda metà del Novecento.

A tutti gli iscritti sarà inviato il link il giorno stesso dell’evento

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POLI-TECH STORIES: 
I Materiali DIY, come alternativa per il progetto verso una economia circolare
mercoledì 23 Marzo 2022
Dalle 23:00 alle 00:00 Evento Online

Il Politecnico di Milano incontra l’Istituto Italiano di Cultura di Bogotà

Valentina Rognoli, docente di Materiali sostenibili per il Design e Camilo Ayala Garcia, docente di Materiali per il Design

Parafrasando Giulio Carlo Argan, secondo cui “tutto è interior design“, possiamo affermare che la sovrapposizione di interpretazioni e significati tra “interior” e “intorno” spinge a dischiudere la visione del designer fino ad abbracciare lo spazio urbano condiviso, inteso come estensione dei nostri spazi privati. Proprio in quest’ottica, lo sviluppo del progetto urbano si basa sul concetto di “nido” come luogo accogliente e sostenibile per eccellenza. Accogliente perché capace di trasporre in esterno il calore e il carattere confortevole dello spazio abitativo; sostenibile perché, rimandando all’immagine del nido che in natura è composto solo da materiali del luogo, si sottolinea come anche il progetto possa essere caratterizzato da un lieve impatto sull’ambiente in cui si inserisce. In questo interessante processo, dunque, il design interviene nel progetto degli spazi urbani come strumento di consapevolezza, capace di generare comportamenti positivi, attingendo sempre all’identità locale e alla memoria collettiva del luogo, in un processo di trasformazione continua che mira alla costruzione di un’identità precisa.

A tutti gli iscritti sarà inviato il link il giorno stesso dell’evento

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