Arte a Milano: le mostre in corso durante le feste natalizie

Un Natale 2021 libero da restrizioni per l’accesso a mostre e musei. Questo permette di avere l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda l’offerta espositiva, di cui vi offriamo un panorama ricco ma necessariamente non esaustivo. ()
Moroni
Torna la mostra “natalizia” nella Sala Alessi di Palazzo Marino con ingresso gratuito. “Il Rinascimento di Bergamo e Brescia a Palazzo Marino” permette, fino al 16 gennaio 2022, di ammirare quattro capolavori di altrettanti protagonisti di quell’epoca nelle due città lombarde: Lorenzo Lotto, Alessandro Bonvicino detto il Moretto, Giovanni Girolamo Savoldo e Giovanni Battista Moroni.
La mostra si completa in varie sedi dei Municipi 2, 3, 4, 7 e 8, dove vengono esposte importanti opere provenienti dalle collezioni civiche del Castello Sforzesco. Nell’Aula Consiliare del Municipio 3, in Via Sansovino 9, c’è il “Ritratto di Bartolomeo Colleoni” di Giovanni Battista Moroni, fino al 26 dicembre tutti i giorni dalle ore 14.00 alle ore 18.00, chiuso il 25 dicembre. Per accedere è obbligatorio presentare il Green Pass all'ingresso ed essere muniti di mascherina.
Iniziativa analoga al Museo Diocesano, che espone fino al 6 febbraio “L’Annunciazione” di Tiziano Vecellio. La grande tela, opera della maturità del Maestro veneto del Cinquecento, proviene dal Museo di Capodimonte di Napoli,

Palazzo Reale ospita diverse importanti mostre, a cominciare da “Claude Monet. Opere dal Musée Marmottan Monet di Parigi” che, fino al 30 gennaio, propone grandi capolavori dell'artista francese provenienti dalla massima raccolta di sue opere al mondo. Cinquanta dipinti per illustrare l'evoluzione del suo stile attraverso le immagini delle località a lui più care, in particolare Giverny, cittadina della Normandia dove Monet visse dal 1883 al 1926, anno della sua morte, realizzando la famosa serie delle Ninfee, dipinti che testimoniamo l'attenzione crescente di Monet al tema della luce e dei riflessi sull'acqua. Sempre a Palazzo Reale, fino al 27 febbraio, la mostra “Realismo Magico” è dedicata al movimento artistico degli Anni Venti e Trenta del Novecento, il ritorno ad una rappresentazione figurativa della realtà, sia pure sospesa e distorta. Tra gli autori esposti: Felice Casorati, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Achille Funi, Massimo Campigli, Cagnaccio di San Pietro. E segnaliamo anche “Corpus Domini. Dal corpo glorioso alle rovine dell'anima” che, fino al 30 gennaio, ripercorre le più significative e provocatorie rappresentazioni del corpo umano nell'arte contemporanea internazionale: oltre cento opere - tra disegni, dipinti, sculture, fotografie, installazioni e video - dalla Body Art all'Iperrealismo.

Nell’adiacente Museo del Novecento, fino al 31 marzo 2022, la mostra “Mario Sironi – Sintesi e grandiosità” rende omaggio al grande artista italiano, ripercorrendone la vita artistica e le sue varie fasi produttive, dal Divisionismo al Futurismo, dai paesaggi urbani (ispirate dalle periferie industriali della città di Milano) ad una personale visione della Metafisica e, infine, alla grande decorazione murale, vista come un modo sociale di pensare l’arte.

Altra mostra di grande interesse è “Piet Mondrian e il paesaggio olandese” al MUDEC fino al 27 marzo prossimo, prima monografica a Milano dedicata al pittore olandese, seguendo la sua progressiva evoluzione da una pittura realistica e figurativa all'astrazione geometrica e al Neoplasticismo. L'esposizione si concentra in particolare sulla prima produzione di Mondrian, caratterizzata da numerosi dipinti di paesaggio.
Sempre al MUDEC, molto intonata al periodo natalizio è la mostra “Disney. L'arte di raccontare storie”, aperta fino al 13 febbraio, che trasporta bambini e adulti nel fantastico mondo dell'animazione Disney, dai primi cortometraggi di Micky Mouse ai lungometraggi dedicati alle fiabe più famose - come “Biancaneve”, “Cenerentola”, “Pinocchio” ed “Alice nel paese delle meraviglie” - consentendo di scoprirne i segreti senza però perdere l'effetto di magia.

Alla Triennale diverse mostre in corso, tra cui “Saul Steinberg. Milano New York”, fino al 13 marzo prossimo. Milano è la città in cui l’artista rumeno (1914-99) si forma e che deve lasciare a causa delle leggi antisemite, trasferendosi negli USA. La mostra antologica ne propone 350 lavori: disegni, acquarelli, maschere, oggetti-sculture, collage, stoffe e le copertine del New Yorker. In Triennale segnaliamo anche “Raymond Depardon. La vita moderna”, fino al 10 aprile, personale del fotografo e cineasta francese, che ha esplorato mondi e contesti molto diversi: dalle comunità rurali francesi alle periferie urbane di Glasgow, dalla vita nella New York degli Anni Ottanta agli ospedali psichiatrici di alcune città italiane negli Anni Settanta.

Al PAC/Padiglione d’Arte Contemporanea, fino al 13 febbraio, “Tania Bruguera. La verità anche a scapito del mondo”: l’artista cubana, interessata ad evidenziare i meccanismi dei sistemi di potere, mette in mostra una serie di azioni (interpretate da performer) e installazioni, opere nuove ideate per questa occasione.

Alla Fondazione Prada, fino al 30 gennaio, “Domenico Gnoli”, mostra retrospettiva ideata da Germano Celant, che indaga una personalità originale, difficilmente etichettabile nel panorama delle tendenze del secondo Novecento, dagli esordi come scenografo, costumista e illustratore, all’attività pittorica.

Alle Gallerie d'Italia, fino al 27 marzo, la mostra "Grand Tour. Sogno d'Italia da Venezia a Pompei" racconta un fenomeno che interessò la nostra penisola dalla fine del Seicento alla prima metà dell’Ottocento, facendone la meta prediletta dei viaggiatori europei, in particolar modo anglosassoni, che la consideravano occasione di formazione culturale. Le origini del turismo culturale e del mito del Bel Paese attraverso l'opera dei più grandi artisti italiani ed europei dell’epoca, che consente di ammirare alcune suggestive rappresentazioni delle città italiane.

Alla GAM/Galleria d'Arte Moderna, fino al 6 marzo, la mostra "Divisionismo. Due collezioni" mette a confronto le due più ricche raccolte di opere del Divisionismo italiano, quella della stessa GAM e quella della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Si possono ammirare opere dei protagonisti della scena artistica italiana di fine Ottocento, tra cui: Pellizza da Volpedo, Previati, Morbelli, Longoni, Segantini, Nomellini.

Alla Pinacoteca Ambrosiana, fino al 27 marzo, “Il Raffaello dell’Ambrosiana. In principio il cartone”: dopo un lungo periodo di restauro, il grande cartone di Raffaello Sanzio, disegno preparatorio in scala 1:1 dell’affresco da lui realizzato per le Stanze Vaticane,
torna ad essere in mostra nel museo milanese in un nuovo allestimento. Le misure sono imponenti, per racchiudere l’affollata rappresentazione scenica della “Scuola di Atene”. Manca la parte architettonica di ambientazione dell’affresco, purtroppo perduta.

All’Hangar Bicocca, tra le diverse mostre, fino al 20 febbraio “Maurizio Cattelan – Breath Ghosts Blind”, una personale dell’irriverente e discusso artista italiano contemporaneo. Un progetto site-specific in tre atti che toccano temi universali, confrontandosi con la cronaca, estraendo dal quotidiano immagini evocative, come ad esempio l’attentato terroristico al World Trade Center di New York.

Più in breve, al Castello Sforzesco è in corso, fino al 16 gennaio, la mostra “Sculture lignee a confronto dalle città ducali di Vigevano e Milano”. Al Museo Poldi Pezzoli, fino al 7 marzo, “Federico Zeri. Giorno per giorno”, dedicata al critico e storico dell’arte, profondo conoscitore del patrimonio artistico del nostro Paese. Alla Pinacoteca Ambrosiana, fino al 23 gennaio, “Napoleone all’Ambrosiana. Percorsi della rappresentazione” mette in luce le trasformazioni culturali che la città di Milano vive in epoca napoleonica. Alla Pinacoteca di Brera, fino al 7 luglio 2022, “La Cantoria di Bernardo Zenale” propone le cinque tavole cinquecentesche realizzate dal pittore per la Chiesa di Santa Maria di Brera, demolita nel 1808 per fare spazio al nucleo originario del museo. Alla Fondazione Stelline, fino al 16 gennaio, “La bellezza del sacro. Milano e la Scuola Beato Angelico 1921-2021”, un racconto del contributo offerto dalla Scuola alla città e al territorio lombardo.

Per finire, torniamo in Zona 3, dove la Casa Museo Boschi Di Stefano propone, fino al 13 febbraio, “Marieda Di Stefano. L'officina segreta delle donne”, dedicata alle sculture e ceramiche da lei create nel laboratorio posto al piano terreno della palazzina di Via Jan che ospita la splendida collezione d’arte raccolta in una vita da lei e dal marito.

Si consiglia di verificare sempre, sui siti web dei vari musei e spazi espositivi, le modalità di accesso, gli orari e gli eventuali giorni di chiusura.

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