Un anno con Salinger
La vita, a volte, è un romanzo. Ben scritto e ben interpretato, un film che riconcilia con la soddisfazione di raccontare.
(Mietta Albertini)16/11/2021
Ultimamente
nei film, ma anche nella vita, c’è sempre qualcuno che vuole fare
la scrittrice o lo scrittore. Probabilmente è un cambiamento di
rotta dei tempi in cui siamo stati chiusi in casa. Prima tutti
volevano conquistare la fama come attori, aspiravano ai musical di
Broadway. Ora per scrivere basta della carta e una penna, un lavoro
solitario che si può esercitare anche in pandemia. Il film però è
tratto dal libro omonimo di Joanna Rakoff ed è ambientato negli anni
’90. Joanna (Margaret Qualley) è una studentessa che lascia la
specializzazione universitaria perché vuole diventare scrittrice. Si
installa a New York dove trova lavoro come assistente di Margaret
(Sigourney Weaver) un’agente letteraria che ha tra i clienti J.D.
Salinger. L’ufficio è elegante e un po’ retrò, ci sono
dittafoni e macchine da scrivere, ma Joanna si sente nell’ambiente
a lei congeniale, il posto giusto per una scrittrice. Il suo incarico
però castra ogni aspirazione: deve rispondere con un messaggio
formale predefinito, alle migliaia di lettere che arrivano dagli
ammiratori di Salinger. Si farà prendere la mano dal sentimentalismo
cercando di personalizzare le risposte dei lettori. ”Un anno con
Salinger” segue le emozioni e i sentimenti di una ragazza che ha
dei sogni ma che la realtà mette difronte al disorientamento e
all’incertezza senza sapere cosa farà da grande. Per lei comunque
è un momento di crescita, il rapporto con l’impassibile Margaret,
apparentemente fredda e scostante, le sarà utile per distinguere tra
ideali e marketing. Si apre un tempo di nuovi incontri e nuove
esperienze. l film tratta con delicatezza e leggerezza il viaggio
verso il futuro di una ragazza degli anni ’90 tratteggiando con
soffice umorismo il rapporto tra due donne così diverse per età e
per intenti. Serenamente
piacevole.
In programmazione al cinema Palestrina.