"Delirio di Gelosia". Sentenza irricevibile

Riceviamo dalla Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate e volentieri pubblichiamo.
Quadri con Nigella Lawson strangolata
Comunicato Stampa
La Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate

“La gelosia non deve entrare nel diritto”

Apprendiamo dalla stampa che oggi la Corte d’Assise di Brescia ha assolto A.G. di 70 anni responsabile dell’uccisione della moglie CM, colpendola con un mattarello e poi accoltellandola alla testa, per incapacità di intendere e di volere con vizio totale di mente. Non conosciamo ancora le motivazioni della sentenza, né lo stringato comunicato stampa precisa se all’imputato sia stata applicata la misura di sicurezza della custodia in una REMS (le strutture che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari) poiché ritenuto pericoloso, ciò che usualmente avviene in caso di omicidio.
Ma a prescindere dall’entità della sanzione o della eventuale misura di sicurezza, ciò che ci indigna e lascia sgomente è che, ancora una volta, l’incapacità mentale sembra essere giustificata con la gelosia. La notizia di stampa riporta infatti che entrambi i consulenti dell’accusa e della difesa avevano concordemente ritenuto che l’uomo era “in preda a un evidente delirio di gelosia che ha stroncato il suo rapporto con la realtà” e la causa del “delirio di gelosia” è stata il perno della tesi difensiva.
Ciò che è uscito dalla porta con l’abrogazione del delitto d’onore - retaggio di un’epoca buia e fascista che recepiva tutte le istanze più feroci del patriarcato e che statuiva che l’omicidio motivato dalla gelosia da parte del legittimo possessore della moglie/donna, era meno grave degli altri omicidi - rientra dalla finestra.
Se così fosse, sarebbe il segnale che nelle aule di giustizia ancora una volta, l’ennesima, la “gelosia” scusa l’uccisione brutale di una donna, la gelosia è la causa dell’incapacità di intendere e di volere, la gelosia è la causa della malattia mentale e del vizio di mente, l’unico che nel diritto penale può giustificare la totale incapacità di intendere e di volere.
Ribadiamo con forza che nel diritto di oggi può avere spazio la malattia mentale ma non la gelosia, può avere spazio lo squilibrio psichico ma non la gelosia, può avere spazio il delirio o il distacco dalla realtà ma non la gelosia, che è volontà di possesso e di proprietà su un essere umano, che si respinge e condanna quando la vittima è un uomo e che deve ugualmente essere condannato quando la vittima è la moglie, quando la vittima è una donna.

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La Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate

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