Un grido di dolore dall’esercizio cinematografico indipendente

Una accorata riflessione sull’importanza della sala cinematografica e sul futuro del cinema italiano a cui dedicare tutto il sostegno possibile. ()
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Il settore dello spettacolo sta vivendo in questi ultimi mesi una drammatica crisi di sopravvivenza.

Per quanto riguarda il cinema, non solo sono chiuse le sale cinematografiche, ma sono anche bloccate tutte le attività produttive, costringendo all’inoperosità obbligata migliaia di addetti ai lavori.

Un gruppo di operatori (esercenti, distributori, lavoratori) ha elaborato una “Lettera aperta per il sostegno all’esercizio cinematografico indipendente italiano” con lo scopo preservare l’attività di una realtà ricca e pluralista che rischia di finire in ginocchio.

Il testo della lettera è visibile nel sito www.lasci.cloud dove è anche possibile condividerla, sottoscriverla e diffonderla.

I promotori di questo appello chiedono a tutti coloro che amano il cinema di sostenere la loro lotta in questo drammatico momento.

Tra gli altri, hanno sottoscritto la lettera Luca Bigazzi, Daniele Ciprì, Michelangelo Frammartino, Monica Guerritore, Alina Marazzi, Pietro Marcello, Mario Martone, Gianfilippo Pedote, Antonio Rezza, Elisabetta Sgarbi e Silvio Soldini.

Per informazioni: lasci@lasci.cloud


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Re: Un grido di dolore dall’esercizio cinematografico indipendente
15/05/2020 Ornella M
SOSTENIAMO IL INEMA E SALVIAMO LE SALE CINIMATOGRAFICHE


 
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