La legge Bacchelli per Giancarlo Majorino

Ancora una volta “carmina non dant panem” ma è doveroso rivendicare riconoscenza ai grandi poeti. ()
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Giovanni Bonoldi, che è una delle anime di questo giornale, segnala, attraverso la sua “Associazione culturale di poesia”, il movimento d’opinione in atto per chiedere l’assegnazione della legge Bacchelli a favore del poeta Giancarlo Majorino.
E’ forse noto che la legge Bacchelli, così detta per via del primo beneficiario, è un provvedimento legislativo che determina aiuti economici a personalità della cultura italiana che, per malefici vari della vita, si trovano contingentemente in grave stato di bisogno.

Majorino, nato a Milano nel 1928, ha dedicato gran parte della sua vita all’insegnamento ma, soprattutto, alla poesia di cui rappresenta oggi in Italia uno dei più importanti interpreti.
Scrive Andrea Kerbaker in una nota dedicata: “Giancarlo Majorino è certamente uno dei più significativi poeti di una generazione che ha dato molto alle lettere italiane, contribuendo alla diffusione della nostra cultura nel mondo”. E ancora:”Majorino è anche uomo generoso: a lungo ha insegnato nei licei, fino a età avanzatissima, e negli ultimi anni ha dato vita alla Casa della poesia di Milano, per contribuire alla diffusione della parola poetica; compito svolto senza alcuna ricompensa, e tuttavia fondamentale, nel nostro Paese poco attento ai valori della lettura”.

Oltre alla possente produzione editoriale, culminata nel 2008 con la pubblicazione presso Mondadori del suo poema “Viaggio nella presenza del tempo”, ci piace qui ricordare la sua presenza nell’originale antologia "I poeti del 23”, a cura di Giovanni Bonoldi, dove, per figurare, “bisogna vivere o aver vissuto a Milano in un punto del percorso del tram 23”, e Majorino ha vissuto per moltissimi anni in via Melloni, sopra il Cielo, inteso come cinema.
Ecco, da “Capitale del nord” (1959), alcuni suoi significativi versi:

“viale Romagna tre di pomeriggio
con la gazzetta dello sport in mano
un uomo col bicchiere par di pietra
nel bianco neutro di una latteria”.

Nel 2006 Bruno Bigoni e Fabio Carlini gli dedicano un intenso omaggio con il documentario “ParolediPoeta”, prodotto dalla Provincia di Milano, nella collana “Gente di Milano”.
Nel video, oltre alla sua produzione poetica, emerge il ruolo di educatore di Majorino, il suo rapporto con i giovani con l’ingrato compito di “strapparli alla dittatura dell’ignoranza” ma anche con la capacità di cogliere, dalle giovani generazioni, espressioni e nuovi linguaggi.

L’ultima immagine del film ritrae il poeta accanto alla moglie Enrica, conosciuta nel 1950, al lavoro davanti a un tavolo affollatissimo di carte e di libri. Le passioni di una vita.
Chiude Kerbaker, e noi con lui :”Carmina non dant panem; ora che l’età avanzata rende più elevate le spese, le piccole finanze di un poeta (che pure ha lavorato tutta la vita, anche in banca) non possono bastare. Assegnargli il contributo della legge Bacchelli significherebbe restituirgli, e solo in parte, quello che lui con grande energia ha dato alla società italiana”.

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