“Spazio” in mostra

Un ripetuto calembour fa sì che lo spazio Spazio ospiti la mostra dedicata alla storica rivista di architettura “Spazio”. ()
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Luigi Moretti (1906-1973) è stato uno dei più importanti architetti italiani del ‘900. Molto attivo durante gli anni del fascismo, occupò tra l’altro il ruolo di direttore tecnico dell’Opera Nazionale Balilla per cui progettò numerose “case della gioventù” a Piacenza, Urbino, Tivoli e nel quartiere romano di Trastevere.

Per il suo stretto legame con il regime nel 1945 passò alcuni mesi nel carcere milanese di San Vittore.
In comprensibile carenza di lavoro, si dedicò tra il 1950 e il 1953 alla progettazione, direzione e redazione della rivista “Spazio. Rassegna mensile delle arti e dell’architettura”, che aveva l’ambizioso obiettivo di coniugare arti varie: architettura, scultura, pittura, cinema e teatro.

La rivista uscì per sette numeri, risultando un punto di riferimento importante per l’architettura italiana di quegli anni. Successivamente Moretti ebbe modo di riprendere con successo la sua professione, realizzando straordinarie opere in tutto il mondo.

A Milano meritano una citazione, tra le altre opere, il grande complesso di corso Italia e via Rugabella e il garage di via De Amicis, risalenti entrambe agli anni ’50 del secolo scorso.
Lo spazio Spazio dedica alla rivista una contenuta ma articolata mostra, sapientemente curata da Mariana Siracusa, che ripercorre il percorso dell’architettura italiana di quegli anni con illuminanti rimandi a epoche precedenti.

Per esperti e per curiosi.

Spazio
Via Spallanzani,19 Milano
Martedì-sabato 10-13/ 14.30-19
Ingresso libero

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