Stanlio & Ollio
Si ride e ci si commuove come in ogni buon film che si rispetti…Elogio dell’amicizia.
(Massimo Cecconi)13/05/2019
Se coloro che hanno qualche anno di età vogliono concedersi una botta di malinconia sono consigliati di andare a vedere il film “Stanlio&Ollio” che, sull’essenza della malinconia, ha tanto da dire.
1953. Inghilterra. Stan Laurel e Oliver Hardy, dopo essersi separati per incomprensioni di carattere gestionale ed economico, si ritrovano insieme in un’ultima tournée in terra inglese.
Hanno entrambi poco più di sessant’anni, sono sgualciti e anche un po’ avviliti perché la vita, nonostante l’enorme successo di pubblico dei loro tanti film, non sta riservando loro granché.
Malgrado i due comici, tra i più grandi di sempre, siano sempre più imbolsiti e disillusi, il successo della tournée sembra rivitalizzarli fintanto che un malore di Hardy non li costringe a porre fine per sempre al loro sogno.
Film malinconico e crepuscolare, ha dalla sua soprattutto la bravura misurata degli interpreti (Steve Coogan/Stanlio) e John C. Reilly/Ollio), con la complicità lieve del regista (Jon S.Baird) e della fotografia (Laurie Rose).
Oggi si teme che le giovani generazioni sappiamo poco o nulla di Stanlio e Ollio, come (forse) poco o nulla sanno di storia tout court. Ma così va il mondo, anche per legge.
Il racconto tende naturalmente a commuovere, ma lo fa senza particolari furbizie.
Più un addio che un "arrivedorci".
In programmazione al cinema Plinius
1953. Inghilterra. Stan Laurel e Oliver Hardy, dopo essersi separati per incomprensioni di carattere gestionale ed economico, si ritrovano insieme in un’ultima tournée in terra inglese.
Hanno entrambi poco più di sessant’anni, sono sgualciti e anche un po’ avviliti perché la vita, nonostante l’enorme successo di pubblico dei loro tanti film, non sta riservando loro granché.
Hardy, sempre più grosso, gioca e perde compulsivamente alle corse dei cavalli, Laurel si rifugia nella scrittura di battute e di sketch. La vera mente della coppia è lui.
Malgrado i due comici, tra i più grandi di sempre, siano sempre più imbolsiti e disillusi, il successo della tournée sembra rivitalizzarli fintanto che un malore di Hardy non li costringe a porre fine per sempre al loro sogno.
Film malinconico e crepuscolare, ha dalla sua soprattutto la bravura misurata degli interpreti (Steve Coogan/Stanlio) e John C. Reilly/Ollio), con la complicità lieve del regista (Jon S.Baird) e della fotografia (Laurie Rose).
Oggi si teme che le giovani generazioni sappiamo poco o nulla di Stanlio e Ollio, come (forse) poco o nulla sanno di storia tout court. Ma così va il mondo, anche per legge.
Il racconto tende naturalmente a commuovere, ma lo fa senza particolari furbizie.
Più un addio che un "arrivedorci".
In programmazione al cinema Plinius