Donne di scienza : Maria Gaetana Agnesi

Una delle più grandi matematiche di tutti i tempi, fu anche filosofa e benefattrice. Milano le ha dedicato un liceo. (M. Cristina Fighetti, M. Pellegrini)
4d2 Agnesi
Nata a Milano nel 1718 da famiglia nobile, studiò privatamente con illustri precettori, poiché il padre, docente di matematica presso l’università di Bologna, aveva riconosciuto le sue doti precoci.
Scrisse diversi saggi di filosofia, matematica e fisica, occupandosi anche della questione dell’istruzione femminile. Tra i suoi lavori il più importante è il testo “Istituzioni Analitiche ad uso della gioventù italiana”, scritto come manuale di studio che presentasse in modo chiaro e finalmente sistematico le scoperte in diversi campi della matematica - algebra, geometria, calcolo differenziale e integrale – e che aggiornasse le teorie precedenti con quelle emerse nel XVIII secolo, con l’appendice di nuovi metodi di risoluzione delle equazioni differenziali.
L’opera ebbe un enorme successo in Europa e nel 1750 papa Benedetto XIV offrì all’Agnesi l’incarico di docente di matematica presso l’università di Bologna, ma due anni dopo, alla morte del padre, Maria Gaetana si ritirò dalla vita pubblica per dedicarsi totalmente alla cura dei poveri e dei malati e allo studio delle Sacre Scritture; trasformò la sua casa in ospizio, ma dovette lasciarla, ostacolata dai fratelli.
Con l’apertura a Milano del Pio Albergo Trivulzio (ospizio chiamato oggi “la Baggina” dai milanesi) l’arcivescovo Pozzobonelli propose all’Agnesi la direzione delle donne dell’istituto, incarico che lei accettò, dedicandovisi fino alla sua morte nel 1799.

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