Ritorna Filmmaker (edizione 2016)

Dal 25 novembre al 4 dicembre presso Spazio Oberdan e Arcobaleno Film Center si terrà l’annuale edizione di una rassegna che è entrata nella storia per la sua capacità di proporre cinema di qualità e di ricerca. ()
filmmaker immagine

Non sempre tutto ciò che ritorna riempie di piacere, nel caso di Filmmaker il piacere, invece, si unisce all’interesse e alla curiosità. E’ noto che il festival è un’imperdibile occasione per conoscere il meglio del cinema internazionale fuori da ogni schema e da ogni forzatura mediatica e commerciale. Cinema di ricerca e di avanguardia, che dir si voglia, cinema di qualità comunque.

L’ampio programma (quasi 100 film previsti) si articola in 9 sezioni tra cui il Concorso internazionale, il Fuori formato, il Fuori concorso e l’omaggio a Ulrich Seidl.

Si apre il 25 novembre (Arcobaleno, ore 21) con “Nocturama/Paris is Happening” di Bertrand Bonello, inquietante finzione premonitrice sulla devastazione di Parigi a cura di gruppi di giovani di varia estrazione sociale.

Nel Concorso internazionale sono previsti 12 film di provenienza e di genere vari, alla ricerca di nuovo cinema attraverso opere che raccontano il presente con occhio lucido e partecipato (dagli Stati Uniti alla Lettonia, dalla Cina alla Germania, con forte presenza di film francesi e un solo film italiano).

Tra le 9 proposte del Fuori concorso, dopo la proiezione a Locarno, segnalazione doverosa per “Une jeune fille de 90 ans” di Valeria Bruni Tedeschi e Yann Coridin (Spazio Oberdan, 29 novembre, ore 19).

La Bruni Tedeschi sarà ospite del Festival.

Atteso poi il ritorno di Bruno Bigoni, tra gli ideatori di Filmmaker alla fine degli anni ’70, con “Chi mi ha incontrato, non mi ha visto” (Arcobaleno, 4 dicembre, ore 17), dedicato alla poesia e alla contrastata figura di Arthur Rimbaud.

Assolutamente da non perdere l’ultimo lavoro di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi intitolato “A propos de nos voyages en Russie” (Spazio Oberdan, 3 dicembre, ore 17), in cui si racconta, attraverso vecchie pellicole, fotografie dell’epoca zarista e della rivoluzione, materiali d’arte, la cultura russa del primi anni del ‘900.

Citazione d’obbligo poi per “Esercizi elementari” in cui Piero Piccioni racconta la formazione e il mestiere dell’attore all’Accademia Silvio D’Amico di Roma (Spazio Oberdan, 2 dicembre, ore 19).

Il programma prevede poi 10 film di giovani autori italiani promettenti (Concorso Prospettive) e 9 film nella sezione Prospettive fuori concorso, mentre 2 sono i film ospitati nella sezione Natura selvaggia.

Resta da ricordare l’omaggio a Ulrich Seidl, autore provocatore e iconoclasta, e la corposa retrospettiva dedicata a Marie Losier, filmmaker francese poco conosciuta dalle nostre parti. Sorprese di visione riserva la sezione Filmmaker Moderns con brevi filmati, tra gli altri, di Alina Marazzi, Tonino De Bernardi e Roberto Nanni.

Si chiude in bellezza con “L’amatore” di Maria Mauti, curioso film italiano sulla figura e l’opera di cineamatore, e altro ancora, dell’architetto milanese Piero Portaluppi, con voce off di Giulia Lazzarini (Arcobaleno, 4 dicembre, ore 21.30).

L’intero programma e le relative modalità di accesso al festival sono presenti sul sitowww.filmmakerfest.com

Chi ama il buon cinema ne avrà beneficio.

Ciao Silvano.


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