Marina Abramovic performance al Pac di Milano
Marina
Abramovic è la più nota artista della performance che da quarant’anni
sperimenta, prima soprattutto sul proprio corpo in modi anche estremi, ora
chiedendo la partecipazione e il coinvolgimento del pubblico, in una ricerca
forse più spirituale e filosofica. Vincitrice del Leone d’oro alla Biennale di
Venezia nel 1997, arriva al Pac di Milano il suo primo lavoro dopo la
retrospettiva del 2010 al Moma di New York.
Autorevole e
bellissima ragazza sessantacinquenne, nata in Serbia, stupisce per la sua
presenza magnetica e priva di qualsiasi sussiego e per la sua passione
instancabile.
Non è da
perdere questa possibilità che Marina Abramovic offre ai cittadini di Milano di
assistere come pubblico o di partecipare direttamente al suo ultimo lavoro.
Ogni performance dura 2 ore. Possono prendervi parte 21 persone alla volta che,
prima dell’inizio, stipulano un contratto in cui si impegnano a rimanere fino
alla fine. E alla fine riceveranno un attestato firmato dall’artista con i
ringraziamenti per la partecipazione, senza la quale l’opera non avrebbe potuto
essere.
Perché questo è
il convincimento che guida Marina Abramovic, nei suoi ultimi lavori: il
pubblico gioca un ruolo cruciale nella performance. Più ancora di quel che
disse Duchamp, che "il pubblico completa l’opera".
Questo viaggio
di due ore nel tempo e oltre il tempo, inizia chiudendo in un armadietto
cellulari e orologi, indossando un camice bianco e ascoltando, seduti
comodamente su di una sedia a sdraio, ma senza accavallare le gambe, le
istruzioni di Marina - per i primi 4 giorni è lei che dirige la performance,
nei giorni successivi e fino a giugno si alterneranno in questo compito
studenti di Brera. Due sue assistenti guidano alcuni esercizi di respirazione e
stiramento del corpo, quindi divisi in 3 gruppi di 7 persone si inizia la vera
e propria performance che consiste nello “stare” fermi nelle tre posizioni
umane basilari, in piedi, seduti, sdraiati, possibilmente con gli occhi chiusi,
indossando una cuffia che isola da qualsiasi rumore esterno e lascia solo
entrare il battito scandito di un orologio/cuore.
In piedi sotto
una struttura di rame sulla cui sommità sono appoggiati alcuni magneti, cresce
il timore di non farcela o la voglia di trasgredire e rompere in qualche modo
il rituale obbediente. Sdraiati su tavoli di legno sotto ai quali sono posati
enormi cristalli di quarzo, arrivati dal Brasile, ci si lascia andare e di
colpo si è soli e altrove.
Seduti su una
delle grandi poltrone-trono, anch’esse trafitte e sostenute da minerali diversi
e cristalli di quarzo, vicino una poltroncina più piccola sulla quale si
sistemerà lo “spirito”. Il tempo si stringe e si dilata. L’unico riferimento è
il battito. Ci si dimentica di dove si è, finché il battito si interrompe e si
precipita per aver perso anche quell’ultimo riferimento.
Il pubblico
assiste, guarda con attenzione o addirittura scruta attraverso cannocchiali
messi lungo il corridoio alto della galleria i minimi particolari o segni di
cedimento.
E poi la mano
leggera e ferma di un’assistente richiama alla vita.
Torniamo alle
sedie sdraio dell’inizio, dove siamo invitati a scrivere su un taccuino le
nostre impressioni.
Poi, tolti i
camici possiamo “riindossare” gli orologi e i cellulari. Ritornare nel tempo e
nei suoni, ritrovare riferimenti e distrazioni, uscire dal dentro e tornare fuori.
Per questo
lavoro, Abramovic ha pensato a Milano perché, dice, è una città sofferente,
sempre in debito di tempo, ma a chi è disposto a regalarle due ore del suo
tempo, Marina ricambia con quest’esperienza che con, sul e nel tempo lavora.
Sabato 24
marzo, è stata organizzata una performance per i politici, per volere
dell’Assessore Boeri, che alle 23 si è però sentito male con grande dispiacere
dell’artista. Tutto si è risolto per il meglio e il suo commento è stato:
“credo si sia trattato di un accumulo di stanchezza e che l'Abramovic sia un
po' una sciamana che sa tirar fuori le nostre fragilità”.
Questo è “The
Abramovic method ”.
Provare per
credere…
Federica NeeffComitato Zona 3
Per
informazioni:
https://www.facebook.com/pacmilano
http://vimeo.com/abramovicmethod
www.theabramovicmethod.it
Pac Padiglione
di Arte Contemporanea
Milano, dal
21 marzo al 10 giugno 2012