A teatro e al cinema… a piedi. Amleto


Al Teatro Leonardo, Quelli di Grock presentano Amleto, liberamente tratto da William Shakespeare con la regia di Susanna Baccari, Claudio Orlandini
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Non è il solito Amleto, se non altro per i sei attori che si dannano anima e corpo sul palco e in platea per scambiarsi i ruoli canonici di una delle tragedie  più rappresentate in assoluto, reinventando teatro nel teatro, guitti e spettri, pazzie, omicidi e suicidi, “essere o non essere” e “tutto il resto è silenzio”.
In poco più di due ore di spettacolo ci sono tutti gli elementi della tragedia shakespeariana, approcciati senza imbarazzo alcuno da un affiatato gruppo di attori giovani che ci credono sino in fondo. In una scena minimalista, percorsa da flebili luci, si esalta l’espressione di una interpretazione molto fisica, con elementi di ironica giullarata e di autentico stupore.
Il mistero si compie sino alla fine sul crinale ambiguo e attiguo costituito da vita e morte, essere e non essere, per l’appunto.
C’è la magia del grande racconto e la freschezza delle voci, quasi un coro, non impostate, naturalmente giovani che riconducono senza particolare compiacimento alla reale età dei protagonisti della tragedia.
Amleti e Ofelie e tutti gli altri/altre si misurano con la parte senza eccedere mai, fortunatamente lontani da vezzi attorali.
Ben accolto dal pubblico, costituito in gran parte da giovani. E questo è buona cosa.


Amleto è al Teatro Leonardo, via Ampére 1, sino al 1 aprile


(Massimo Cecconi)

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