EnricoBAJ – Baj at Marconi’s. Plastic 1967-1969
Sino al 31 gennaio la Galleria Giò Marconi ospita una singolare mostra di cravatte realizzate da Enrico Baj negli anni ’60.
(Massimo Cecconi)14/12/2015Irriverente e provocatore, due aggettivi che ben si addicono all’artista milanese (ma questa è una limitazione solo di carattere geografico) Enrico Baj, scomparso nel 2003.
La Galleria Giò Marconi mette in mostra quindici opere che hanno la cravatta come focus artistico.
Scrivere Baj: “La cravatta è la struttura minimale sulla quale mi sono focalizzato nel mio lavoro recente. La cravatta è la decorazione preferita dell’uomo moderno perché sostituisce interamente le medaglie e le decorazioni civili e militari. La cravatta è il miglior simbolo della cultura occidentale contemporanea”.
Eccole quindi le cravatte di Baj in plastica coloratissima che riempiono iconoclasticamente il rigore geometrico dello spazio espositivo, là sul fondo “La cravatta di Jackson Pollock” (1969) e, sulla parete di sinistra, una fantasia di plastiche cravatte in collage che ricordano la creatività della fine degli anni ’60 in cui Baj iniziò a usare la plastica per la sua eccentrica arte. Opere dai titoli dadaisti come “Hay Tatta Eschige” o descrittivi come “Passeggiata al Central Park”.
La cravatta quindi come le medaglie dei generali, altra ossessione dell’artista, una sorta di “onorificenza per la vita di tutti i giorni”.
La mostra ripropone un’analoga esposizione che fu ospitata dallo Studio Marconi nel 1969 la cui immagine promozione appare all’inizio di questa mostra (una cravatta a pois neri immersa in una vasca da bagno).
Al di là delle descrizioni e delle interpretazioni, l’impatto visivo è forte e persino divertente.
EnricoBAJ
Baj at Marconi’s. Plastics 1967-1969
Galleria Giò Marconi
Via Tadino 20
Martedì-sabato ore 11-19
Ingresso libero
www.giomarconi.com