Milano, un bene comune?


"I temi del Lavoro, degli Spazi, della Salute delle Donne nella città di Milano sono stati individuati, nell'assemblea del 28 settembre, come i tre ambiti su cui avviare un percorso di relazione innovativo tra istituzione, comune e cittadinanza". Così ha esordito Anita Sonego, Presidente Commissione Pari Opportunità, nell'incontro pubblico del 14 marzo a Palazzo Marino, dove i gruppi di lavoro hanno presentato i resoconti dei singoli tavoli e le richieste alla Giunta Comunale.
()
matisse danza web

La sera del 14 marzo, nella splendida e luminosa Sala Alessi, si respirava una sensazione diversa come se "la politica intesa davvero come passione e impegno per il bene comune praticata dalle decine e decine di donne dei tavoli", come ha detto Anita Sonego, creasse una forte corrente di speranza, di un reale e concreto cambiamento nella politica femminile milanese.

Dopo il saluto di Francesca Zajczyk, delegata del sindaco per le Pari Opportunità e di Marilisa D'Amico, Vicepresidente Commissione Pari Opportunità, sono intervenute con un dialogo attento alla fine delle singole relazioni il Vicesindaco MariaGrazia Guida, le assessore Chiara Bisconti, Daniela Benelli, Cristina Tajani e Lucia De Cesaris.

Ma le vere protagoniste, giustamente, erano "le donne dei tavoli", rappresentanti non solo simboliche, di un momento importante per le donne milanesi. In cinque mesi di lavoro a Palazzo Marino, appositamente aperto ad accoglierli, i gruppi di lavoro hanno dato vita a un progetto comune, a un nuovo modello di partecipazione finalizzato a proposte concrete da presentare alla giunta, una giunta non più sentita come organo passivo di ascolto, ma "come strumento concreto di realizzazione".

Agguerrite, competenti, le rappresentanti dei tavoli hanno presentato i documenti finali ad una platea attenta e partecipe, disegnando la loro Milano.
Ma, in definitiva, come la immaginano, la pensano, la vogliano le donne che vivono a Milano? 

Una Milano intesa come "Giardino" e le cittadine le sue "Giardiniere" e cioè donne che vogliono abitare una città a misura di chi ci vive. Il concetto di salute non solo dipendente dalla Sanità in senso stretto, ma concepita come il frutto di modalità di gestione dei beni comuni: aria, acqua, suolo, cibo, spazio. La salute quindi strettamente connessa al modello di sviluppo economico, a come sono gestiti i beni comuni e a come si impiegano le risorse della comunità. Viene quindi richiesto all'Amministrazione quali possibili provvedimenti saranno adottati, oltre all'area C, per concretizzare questa realtà. (Tavolo Salute-Ambiente)

Ma non basta. È necessario che la “questione salute” ritrovi anche la riqualificazione di uno spazio importante per tutte le donne: i Consultori Familiari. Strutture pubbliche centrate sulla tutela della salute della donna, nella sua dimensione sociale e personale, il suo benessere fisico e psicologico, la sua autodeterminzione che sono attualmente sotto attacco sul territorio e a livello nazionale attraverso piani di ridimensionamento del loro numero e degli organici.  

Viene quindi richiesta una globale riqualificazione di questo fondamentale presidio sanitario attraverso un’indagine conoscitiva dei servizi offerti dai Consultori stessi per verificare e mettere a confronto l'offerta in relazione alle richieste del territorio intese come reali esigenze delle donne, dei giovani e dei diversi nuclei famigliari. E, non meno importante, la richiesta di difendere il diritto in tutti i suoi aspetti, anche della interruzione volontaria della gravidanza secondo la legge 194  e di promuovere il rilancio dei Consultori nelle singole zone. (Tavolo Salute-gruppo Consultori)

Salute ad ampio raggio. Dai tavoli non viene dimenticato il drammatico fenomeno della violenza di genere, attuata con soprusi fisici, psicologici ed economici e riconosciuta quale violazione del diritto alla integrità fisica e psicologica della donna, chiedendo quindi la costituzione di parte civile dell'Ente Locale Comune di Milano nei reati di violenza contro le donne (Tavolo salute: documento programmatico sulla violenza di genere).

E ancora, anche Milano, deve avere uno spazio, un reale punto di incontro sociale e progettuale al femminile. Si chiede dunque la creazione di una Casa delle Donne, realtà presente in molte città italiane e del mondo. (Tavolo Spazi)

Ma la Milano che le donne desiderano è anche una città dove il tema centrale e trasversale del lavoro delle donne sia proposto con nuove formule che prevedono una interlocuzione diretta con la attuale Giunta, un confronto costante sui progetti e la loro realizzazione.

Numerose e ben articolate le proposte concrete: Conferenza lavoro delle donne a Milano, Curriculum Anonimo, Coworking, Una tata per Milano, "Tre giorni per i papà (quando mamma e bimbo arrivano a casa), Centro prima infanzia, Area Gender per il sito web del comune di Milano, Tavolo Expó 2015-Pari Opportunità per le imprese femminili di Milano, Statistiche di genere: proposta per un modello di indicatori sulla condizione femminile a Milano da pubblicare nel sito istituzionale. (Tavolo Lavoro)

Un sogno, questa Milano al femminile?
Ora tocca all’Amministrazione tradurlo in realtà. 

Marzia Frateschi
Comitato Zona 3


Introduzione ai lavori di Anita Sonego  

I documenti elaborati dai tavoli di lavoro
Tavolo Salute-Ambiente: scarica il pdf 
Tavolo salute - gruppo Consultori
Tavolo Salute - gruppo Consultori: scarica il pdf
Tavolo Spazi: scarica il pdf
Tavolo Lavoro: scarica il pdf
Tavolo salute: documento programmatico sulla violenza di genere


Commenta

 
 Rispondi a questo messaggio
 Nome:
 Indirizzo email:
 Titolo:
Prevenzione Spam:
Per favore, reinserire il codice riportato nell'immagine.
Questo codice serve a bloccare i tentativi di inserimento automatici.
CAPTCHA - click right for audio Play Captcha