Le vie del cinema 2015: i film di Venezia e i Pardi di Locarno a Milano

Dal 21 al 28 settembre, 42 film presentati in 14 sale cittadine per rappresentare il meglio del cinema internazionale dalla Mostra del cinema di Venezia e dal Festival del cinema di Locarno, ma non solo. Una salutare scorpacciata di buon cinema per aprire alla grande la stagione.

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Avete presente le grosse navi da crociera che invadono il Canal Grande a Venezia? Niente di più detestabile e irritante. Tutt’altra cosa è l’invasione che Milano si presta a “subire” dei film che provengono dalla recente Mostra del Cinema di Venezia e non solo. Una piacevolissima nave di oltre quaranta film che portano anche dalle nostre parti il clima di un festival cinematografico che continua a essere molto amato.

Grazie ad Agis lombarda e al Comune di Milano dal 21 al 28 settembre in 14 sale cittadine (la zona 3 è ampiamente rappresentata dall’Arcobaleno Filmcenter e dai cinema Palestrina e Plinius) si potrà vedere una significativa quota dei film veneziani, di quelli di Locarno oltre a un paio di pellicole provenienti dalla Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro e all’opera premiata dal pubblico al 20° Milano Film Festival, interessante rassegna di altro cinema in corso in questi giorni.

Già da martedì 15 sono in vendita online le cinecard (da 6 a 16 ingressi), mentre da venerdì sarà possibile acquistare i singoli biglietti e prenotare i relativi posti nelle sale.

Per le modalità di accesso e per il programma completo, consultare il sitowww.lombardiaspettacolo.com

Assolte le informazioni di rito, non resta che sfogliare incuriositi il nutrito programma che apre, guarda un po’, con il film vincitore del Leone d’Oro. “Desde Allà” del venezuelano Lorenzo Vigas, dopo aver superato felicemente il vaglio della giuria veneziana e, con qualche mugugno, la visione degli spettatori del Festival, approda ora all’attenzione critica degli spettatori milanesi e chissà quale sarà il risultato.

Molto atteso è anche l’ultimo film di un maestro vero quale è Aleksandr Sokurov, che è stato a lungo in odore di vittoria dalle parti del Lido. “Francofonia” si annuncia un film complesso intorno ai valori dell’arte e della cultura, interamente girato all’interno del Louvre. Dal concorso arrivano anche il cinese “Behemoth di Zhao Liang e “Heart of a Dog” esordio cinematografico di quella straordinaria artista che è Laurie Anderson, compagna di vita di Lou Reed e, per compiacere gli sciovinisti, ecco anche “Per amor vostro” di Giuseppe Gaudino che vanta il premio per la miglior interpretazione femminile attribuito a Valeria Golino.

Ci sono poi decine e decine di film che provengono dalle sezioni collaterali della Mostra tra i quali c’è solo l’imbarazzo della scelta tra poetiche e rappresentazioni molto diverse tra di loro, nel rispetto della eterogeneità delle cinematografie mondiali che ha fatto sì, ad esempio, che il premio principale venisse attribuito al Venezuela, paese mai premiato a Venezia. Per non parlare solo di singoli titoli, gli organizzatori ci rammentano che nella rassegna milanese ci sono 9 film italiani, 7 francesi, 4 targati USA, 3 australiani e inglesi, e 1 ciascuno per Cina, Danimarca, Germania, Grecia, Indonesia, Iran, Messico, Nepal, Portogallo , Singapore, Spagna, Sudafrica, Sud Corea e Venezuela (appunto). Un composito viaggio intorno e dentro al mondo del cinema internazionale nel quale ciascun spettatore può trovare il suo film del cuore, del ventre e della testa.

Tra le curiosità si può segnalare il film collettivo, prodotto da Lionello Cerri, “Milano 2015” che, richiamandosi a “Milano 1983” di Ermanno Olmi, affida a 6 autori anche atipici (Elio, Roberto Bolle, Silvio Soldini, Walter Veltroni, Cristina Capotondi e Giorgio Diritti) una rilettura corale della nostra città, nel bene e nel male, naturalmente.

Da segnalare anche il film che ha vinto nel 2015 il Festival del cinema di Locarno: “Right Now, Wrong Then” del sud coreano Hong Sang-soo, un film insolito, divi due parti, nelle quali viene raccontata, con piccole differenze anche non sostanziali, la stessa vicenda (il rapporto occasionale tra un giovane regista impegnato e una ragazza alla ricerca di sé). Insolito, appunto.

In rassegna anche alcuni film definiti “non per cinefili” come il kolossal “Everest” di Baltasar Kormàkur e “Black Mass” di Scott Cooper. Come dire che ce n’è per tutti, palati fini e bocche buone.

Il programma è poi completato da un serie di incontri con autori, interpreti e giornalisti per apprezzare meglio o capirne di più.

Sul palco del cinema Eliseo, dove ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione della rassegna, si sono esibiti Filippo Del Corno (assessore alla cultura del Comune di Milano), Carlo Chatrian (direttore artistico del Festival di Locarno), Enrico Signorelli ( presidente dell’Anac lombarda) e Stefano Losurdo (segretario di Agis lombarda) sulle cui spalle, da anni ormai innumerevoli, grava l’organizzazione della manifestazione. Lunga vita a loro e al buon cinema.


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