Eataly e l’immaginario maschile per nutrire il pianeta

Comunicato stampa di Anita Sonego ()
donna carota

Sta girando su Facebook l'immagine di un'”opera d'arte”(?) di Luigi Serafini esposta al Padiglione di Eataly ad Expo che, evidentemente, per dare 'corpo' al concetto: "Nutrire il pianeta" rappresenta una donna-carota.
È talmente " trashissima, maschilista, e pecoreccia" che non varrebbe la pena parlarne.
Non si tratta di censurare ma di esprimere, assieme all'indignazione, lo sconforto per un immaginario maschile ancora a questo livello.
Cari signori, non vi siete accorti che qualcosa è cambiato e sta cambiando?
Identificare la donna con un ortaggio ( oltretutto un simbolo fallico) è completamente fuori di ogni possibile sanità mentale.
Poi dicono: " Ci sono dei paesi, non occidentali, talmente arretrati che impongono il velo alle donne; Orrore!

Expo. Nutrire il pianeta


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Re: Eataly e l’immaginario maschile per nutrire il pianeta
20/05/2015 annalisa
me la sono trovata davanti in un triste corridoio e ho fatto un salto: offesa, indignata, con il solo desiderio di distruggerla, ma forse è bene che stia lì, monumento alla stupidità e all'aggressività maschilista

annalisa angeletti


Re: Eataly e l’immaginario maschile per nutrire il pianeta
18/05/2015 La donna-carota
C'è sempre da dibattere, per imparare.
Il Codex seraphinianus, celebre opera di Serafini, è stato apprezzato da grandi artisti e intellettuali.

Parlare di femminismi, va bene, ma disputare dell'arte, come degli spaghetti, a colpi di "mi piace"... eh no, non vale...


Re: Eataly e l’immaginario maschile per nutrire il pianeta
18/05/2015 ath.hellè
ma cosa c'è da dibattere? ha ragione la Sonego. e questo femminismo 2.0 che ammette pornografia, prostituzione come scelta, oggettificazione dell'immagine femminile, è un femminismo edulcorato che connive col paternalismo patriarcale.

inoltre non è una questione di arte o di sensibilità dell'artista. è cattivo gusto e basta.


Re: Eataly e l’immaginario maschile per nutrire il pianeta
18/05/2015 ath.hellè
ma cosa c'è da dibattere? ha ragione la Sonego, e questo femminismo 2.0 che ammette pornografia, prostituzione come scelta, oggettificazione dell'immagine femminile, è un femminismo edulcorato che connive col paternalismo patriarcale.

Inoltre non è una questione di arte o di sensibilità dell'artista. è cattivo gusto e basta.


Re: Eataly e l’immaginario maschile per nutrire il pianeta
15/05/2015 Anita Sonego
Posso dire che anche le 'code delle perfide sirene incantatrici' sono belle nei portali delle chiese medievali!? Come vien detto nel testo qui sopra, la ' connaturalità tra il genere femminile e i caratteri materiali dell'esistenza è una costruzione storico culturale. Il femminismo mi ha ricordato che oltre alle costruzioni arcaiche che ci determinano e talora ingabbiano, c'è una storia di libertà, di uscita dai ' canoni 'da valorizzare e da costruire. Posso dire banalmente che sarebbe giunto il tempo che gli uomini, e non solo, riflettessero sulla " maschilità" sia quella 'storicamente costruita' che quella vissuta tutti i giorni nelle sue arcaicità e tentativi di libertà?


Re: Eataly e l’immaginario maschile per nutrire il pianeta
15/05/2015 Marzia Frateschi
Personalmente non esprimo un giudizio di valutazione artistica e, fino ad un certo punto, mi interessa l'intenzione dell'artista.
L'immagine ha un valore simbolico che ben si esprime da sola, così nell'arte deve essere, e la percezione, il messaggio arrivato ai più, e non parlo solo di donne, è stato univoco.

Se poi vuole sapere la mia impressione, trovo l'immagine banale, un messaggio sfruttato in contesti pubblicitari di basso livello più per lattine di pomarola che altro. La connessione fra nutrimento del pianeta e il femminile meriterebbe di essere elaborata ben attraverso altre immagini espressive.

Per quel che mi riguarda quindi:
Abbasso la donna-carota
Ed evviva a chi non utilizza questo povero corpo femminile a fini commerciali e un po' volgari.
Detto questo, il dibattito è aperto.

Marzia Frateschi


Re: Eataly e l’immaginario maschile per nutrire il pianeta
15/05/2015 La donna-carota
Prima di condannare, è necessario analizzare e comprendere: Luigi Serafini ha spiegato le intenzioni dell'opera o l'ha commentata? Il curatore ha espresso le motivazioni della sua scelta? Solo quando si sarà compresa l'intenzione espressiva, anche guardando al contesto e al percorso dell'artista, si potrà dare un giudizio sull'opera d'arte.

Personalmente trovo l'immagine potente:
mi rimanda alla coda delle perfide sirene incantatrici... alla connaturalità - artificiosamente costruita - fra il genere femminile e gli aspetti materiali dell'esistenza, così come essi si sono storicamente stratificati... al desiderio di profondità ctonia rappresentato culturalmente dall'intuizionione femminile...

Sapete che c'è?
Facciamo come nel film Pride:
che donna-carota sia!
Evviva le donne che, veramente, nutrono il pianeta.
Con le loro idee.


 
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