Via Tadino, la strada dell’arte (contemporanea)

Lungo la via Tadino alla scoperta di luoghi d’arte e altre preziosità. Nel mese di maggio, merita il viaggio. ()

La via Tadino è un’arteria lunga e stretta che, da Porta Venezia, corre in parallelo, per quasi tutta la lunghezza, con corso Buenos Aires, sfociando, poco prima di piazzale Loreto, in via Petrella.

La via ospita istituzioni importanti come la sede cittadina della CISL, librerie famose anche all’estero come La libreria dei ragazzi, piccoli atelier, altri librerie di ogni genere con la preziosità di almeno un paio di carattere antiquario con vetrine, per gli appassionati del genere, da lustrarsi gli occhi.

Ma la via è soprattutto nota per ospitare tre importanti spazi d’arte che la caratterizzano perfettamente.

Se la si risale da Porta Venezia il primo luogo che si incontra è la Fondazione Marconi che, in occasione di Expo2015, ospita sino al 31 ottobre un’ampia mostra antologica di Lucio Fontana, in collaborazione con Fondazione omonima. Tra le opere, per la prima volta in Europa, è esposto Concetto spaziale, Trinità (1966) che si caratterizza per la sua imponenza (tre elementi che misurano ciascuno 2 metri per 2).

L’immersione nella poetica di Fontana è garantita da una serie di opere, comprese tra il 1951 e il 1968, in cui si ritrovano tutti i tratti compositivi dell’artista, con significativa presenza di numerosi “concetti spaziali”.

Dall’altra parte della strada, al numero 20 della via, merita una visita la Galleria Giò Marconi che, sino al 30 maggio, ospita la mostra Alex Da Corte. Devil Town.

La galleria d’arte, inaugurata pochi mesi fa in un interno milanese che ricorda analoghi luoghi sia di New York che di Parigi, è specializzata in arte contemporanea, con predilezione per l’area della ricerca e dell’avanguardia.

Le installazioni luminose dell’artista americano, esordiente in Italia, popolano un ampio spazio ambiguamente accogliente: un diavolo è arrivato in città.

Proseguendo sullo stesso marciapiede, al civico 26, apre i battenti la Fondazione Mudima dove giovedì 21 maggio si inaugura la mostra Mono-Ha che ospita installazioni dell’omonimo gruppo di artisti giapponesi, attivo tra il 1968 e il 1974. La “scuola delle cose”, così si traduce “Mono-Ha”, mette in mostra tessuti, rocce, legno, carta, corde e vetro che, interagendo nelle installazioni dei 10 artisti del gruppo, ne restituiscono il loro contributo creativo. Opere di questi artisti sono esposte alla Tate Modern di Londra e al MOMA di New York. Curano la mostra Achille Bonito Oliva e Masahiro Aoki.

Prendetevi un po’ di tempo per visitare questo piccolo museo diffuso offerto dalla sobria eleganza della via Tadino che, come è tipico delle vie milanesi che si rispettino, è tutta da scoprire e da vivere.


Per maggiori informazioni:
Fondazione Marconi
Via Tadino, 15
www.fondazionemarconi.it

Galleria Giò Marconi
Via Tadino, 20
www.giomarconi.com

Fondazione Mudima
Via Tadino, 26
www.mudima.net


(Massimo Cecconi)

 



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