Sacrificato il Servizio "Soccorso Rosa" dell'Ospedale San Carlo di Milano
(Marzia Frateschi)25/02/2015
Il Centro Antiviolenza dell'ospedale San Carlo è uno dei primi centri antiviolenza di Milano, aperto l'8 marzo del 2007 e fa parte della rete dei centri antiviolenza del Comune di Milano fornendo assistenza e presa in carico a 360° delle donne e dei minori vittime di abusi e violenze. Quindi un servizio strategico considerando che solo nel 2014 vi hanno avuto accesso 514 casi, come riferisce la responsabile e coordinatrice dottoressa Nadia Muscialini, con il 98% di vittime italiane. Questo in contrasto ai dati del 2012 riportati dalla amministrazione sugli alti afflussi di straniere per giustificare, forse un po' forzatamente, la fusione dei due servizi.
Effettivamente, capire le motivazione della modifica al piano di organizzazione aziendale non è facile. E le risposte della direzione appaiono fumose, trincerate dietro "una decisione che segue le direttive delle regole della sanità regionale per il 2015". Non lo è sicuramente considerando il numero ancora insufficiente dei centri antiviolenza a Milano e in Lombardia previsti. Nè viene giustificato da tagli della spesa sanitaria.
Del resto, nell'ottica di evitare gli sprechi, appare anomalo come non sia stato ancora realizzato un progetto finalizzato alla prevenzione ed al contrasto delle mutilazioni genitali femminili frutto di una convenzione fra Regione Lombardia e il Dipartimento delle Pari Opportunità e deliberato a dicembre 2014 dalla stessa direzione dell'ente ospedaliero. Progetto della durata di 18 mesi a partire dal settembre 2014, al quale viene destinata una quota di Euro 1.012.000, con pena di decurtazione delle risorse non impegnate entro il 9.03.2016.
Malcontento quindi non solo dei sindacati ma anche e specialmente del personale del Centro Antiviolenza che vede immotivatamente vanificato un lavoro di anni.
Decisa la risposta di Pierfranco Majorino assessore alle “Politiche Sociali del Comune di Milano:" limitare il centro antiviolenza sarebbe una sciagura: l'esperienza del San Carlo semmai andrebbe potenziata".
Marzia Frateschi