A teatro e al cinema…a piedi: Jimmy’s Hall. Una storia di amore e libertà

Un buon film politicamente corretto dove i buoni sono veramente buoni e i cattivi sono proprio cattivi. Una pagina amarognola della storia dell’Irlanda del ‘900 prima dell’indipendenza. Bei sentimenti. Bella colonna sonora. ()
Concorso Jimmys Hall

Sarà che con l’età ci si addolcisce, se non peggio. L’ultimo film dei Dardenne (Due giorni, una notte) assomiglia a un film di Ken Loach. L’ultimo film di Ken Loach assomiglia a un film di Frank Capra. O giù di lì.

Contea di Leitrim, Irlanda, 1932. Nel clima contrastato della sanguinosa ricerca dell’indipendenza dalla odiata Albione, dieci anni dopo la guerra civile, dominano latifondisti e sacra romana chiesa. Gli irlandesi sono poveri, spesso costretti a immigrare negli Stati Uniti come Jimmy Gralton che, dopo dieci anni lontano da casa, torna al suo paesello di campagna e riprende le attività di sempre con gli amici di sempre.

Contro il controllo sociale della chiesa e dei padroni, gli amici più giovani lo convincono a riaprire una sala pubblica da lui fondata anni prima, una sorta di casa del popolo dove si può suonare e ballare liberamente, dove si possono imparare la nobile arte della box e il disegno, leggere le poesie di Yeats e cantare vecchie ballate in gaelico. Un luogo laico dove ci si può ritrovare per parlare liberamente e per esprimersi in libertà di corpo e di spirito.

Va da sé che l’impresa non è gradita al parroco locale che dal pulpito domenicale lancia strali contro gli infedeli e nemmeno dal potere costituito che fa di tutto per ostacolare Jimmy e i suoi amici, tacciati addirittura di comunismo. Nelle alterne vicende, in ritmi predominanti di commedia però, si inserisce una platonica storia d’amore e una impari lotta contro il potere costituito.

Jimmy viene espulso, senza alcun processo, dall’Irlanda e va a finire i suoi giorni negli Stati Uniti non senza però aver lasciato un segno profondo nei suoi amici che accompagnano il suo ultimo viaggio verso l’esilio con un allegro corteo di biciclette. La lotta continua.

Ispiratosi a una storia vera e a un personaggio realmente esistito, Ken Loach non smentisce il suo spirito libertario, ricordandoci che, oggi come ieri, la crisi incombe, i giovani non hanno lavoro e la cultura è vista con diffidenza se non con astio, da coloro che detengono il potere. E il film? E’ sempre un bel vedere. Da proiettare d’obbligo in tutte le sale parrocchiali del regno.

Va da sé che i distributori italiani potevano risparmiarci il becero sottotitolo.

Jimmy’s Hall. Una storia di amore e libertà
di Ken Loach
con Barry Ward, Simone Kirby, Jim Norton
GB-IRL-FRA 2014

In programmazione all’Arcobaleno Film Center



(Massimo Cecconi)



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