Andar per mostre: Lucio Del Pezzo / Sagittarius
Le coloratissime geometrie di Lucio Del Pezzo sono in mostra sino al 10 gennaio alla Fondazione Marconi.
(Massimo Cecconi)29/11/2014
(Massimo Cecconi)29/11/2014
Giorgio Marconi continua nella sua meritoria esposizione dei gioielli di famiglia, vale a dire le opere degli autori che lui stesso ha contribuito (qualche volta in via del tutto fondamentale) a far conoscere e a far apprezzare (anche da un punto di vista economico) al mondo intero.
Questa volta tocca a Lucio Del Pezzo, artista napoletano di nascita (classe 1933) e cosmopolita per vocazione, definito, nel corso del tempo, neodadaista e metafisico, realista e irrealista (vedi Tommaso Trini), logico e illogico.
Oltre e al di là delle elucubrazioni che quasi sempre accompagnano le mostre d’arte, l’esposizione dedicata a Del Pezzo nei candidi locali della Fondazione Marconi è da fruire così com’è, per i suoi segni e per i suoi colori, per le forme e per le affastellazioni rigorose, per la raffinata artigianalità di un’arte in cui i concetti si fondono con la manualità.
La bella brochure che accompagna la mostra ospita una doppia presentazione a firma di Tommaso Trini con due testi elaborati a 35 anni di distanza l’uno dall’altra, a significare un percorso che l’artista ha intrapreso con irriverente e giocosa passione per il suo lavoro di ricerca e di affabulazione.
Al centro della mostra campeggia la scultura componibile Sagittarius (1969), testimonianza di architetture rigorosamente ardite.
Scriveva Tommaso Trini nel 1969:” Con l’aria di proporci un Eldorado visivo, un paese di forme ideali che vivono del proprio rigoglio, Del Pezzo ci ha sempre condotto in una Pompei dell’arte…Ha alimentato il suo universo figurale volgendosi all’umanesimo popolare del folclore napoletano dapprima, e all’umanesimo tecnologico delle moderne metropoli poi”.
Lasciatevi folgorare.
Lucio Del Pezzo/Sagittarius
Fondazione Marconi
Via Tadino, 15 Milano
www.fondazionemarconi.org
(Massimo Cecconi)
Questa volta tocca a Lucio Del Pezzo, artista napoletano di nascita (classe 1933) e cosmopolita per vocazione, definito, nel corso del tempo, neodadaista e metafisico, realista e irrealista (vedi Tommaso Trini), logico e illogico.
Oltre e al di là delle elucubrazioni che quasi sempre accompagnano le mostre d’arte, l’esposizione dedicata a Del Pezzo nei candidi locali della Fondazione Marconi è da fruire così com’è, per i suoi segni e per i suoi colori, per le forme e per le affastellazioni rigorose, per la raffinata artigianalità di un’arte in cui i concetti si fondono con la manualità.
La bella brochure che accompagna la mostra ospita una doppia presentazione a firma di Tommaso Trini con due testi elaborati a 35 anni di distanza l’uno dall’altra, a significare un percorso che l’artista ha intrapreso con irriverente e giocosa passione per il suo lavoro di ricerca e di affabulazione.
Al centro della mostra campeggia la scultura componibile Sagittarius (1969), testimonianza di architetture rigorosamente ardite.
Scriveva Tommaso Trini nel 1969:” Con l’aria di proporci un Eldorado visivo, un paese di forme ideali che vivono del proprio rigoglio, Del Pezzo ci ha sempre condotto in una Pompei dell’arte…Ha alimentato il suo universo figurale volgendosi all’umanesimo popolare del folclore napoletano dapprima, e all’umanesimo tecnologico delle moderne metropoli poi”.
Lasciatevi folgorare.
Lucio Del Pezzo/Sagittarius
Fondazione Marconi
Via Tadino, 15 Milano
www.fondazionemarconi.org
(Massimo Cecconi)
