Contraccezione uterina " Smart"
Stiamo parlando del dispositivo intrauterino (IUD) più piccolo al mondo associato ad una bassa dose di ormone (levonorgestrel) che agisce da una parte inducendo un ispessimento del muco cervicale e impedendo così l’accesso agli spermatozoi, dall’altra rendendo poco vantaggiose le condizioni all’interno dell’utero per l’annidamento. Inoltre, per l’effetto ormonale, in una parte delle donne l’ovulazione risulta inibita.
La durata contraccettiva è di 3 anni e può essere inserito anche nelle giovani e in quelle che non hanno avuto gravidanze.
Nelle
donne in età fertile, alla prima applicazione, viene inserito nei
primi 7 giorni dall’inizio delle mestruazioni. Dopo un aborto nel primo
trimestre, può essere applicato subito. Post parto regolare,
l’inserimento dovrà essere rinviato fino alla completa involuzione
dell’utero e non prima di 6 settimane. La spirale può essere rimossa in
qualsiasi momento e il ritorno alla fertilità è immediato. Quest’ultimo è
un aspetto importante in quanto molte donne temono in genere la
contraccezione per l’insorgenza di possibili patologie o problemi futuri
di fertilità. Una approfondita ” chiacchierata” con il ginecologo di
fiducia servirà non solo a valutare il tipo di contraccezione più idonea
ma anche ad escludere le situazioni che limitano la scelta della
spirale.
Ma in pratica, controindicazioni a parte, a chi potrebbe andare bene il contraccettivo intrauterino “smart”?
Prima
di tutto alle donne che accettano psicologicamente un contraccettivo
interno all’utero (non per tutte è così), secondariamente a quelle che
non possono o non vogliono assumere la contraccezione ormonale (e
quest’ultime non sono poche). Non ultimo, potrebbe rappresentare un‘ottima
scelta per le distratte, le “sempre-di-corsa”, in pratica per tutte
quelle che vogliono essere liberate dalla routine contraccettiva (e sono
molte).
Da non dimenticare-mai-: qualsiasi
contraccettivo, iud piuttosto che ormonale, impedisce le gravidanze non
desiderate, e non è cosa da niente, ma non protegge dal rischio di
malattie a trasmissione sessuale. Nei casi a rischio,
l’utilizzo anche di un condom è d’obbligo. Una nota finale per gli
specialisti ancora incerti nel promuovere i contraccettivi reversibili a
lunga durata d’azione (Larc). Secondo le nuove linee guida in materia
di prevenzione della gravidanza in età adolescenziale stilate dalla
American academy of pediatrics (Aap), rispetto alle precedenti linee
guida del 2007, questo tipo di contraccezione dovrebbero rappresentare
l’opzione di prima linea per le adolescenti sessualmente attive.
Verdetto favorevole anche in Italia durante l’ 89° Congresso nazionale
della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), svoltosi ad
ottobre di quest’anno a Cagliari. Questo in attesa delle nuove linee
guida di prossima pubblicazione redatte dalla associazione ostetrici
ginecologi ospedalieri Italiani (Aogoi) sull’utilizzo della
contraccezione intrauterina.
Sebbene in Italia il tasso di interruzioni di gravidanza nelle adolescente sia più basso rispetto ad altre nazioni, vale la pena ricordare che attualmente il 59% delle donne in età fertile (15-49 anni) non utilizza alcun metodo contraccettivo, il 15% non ne ha mai fatto uso e il 44% ha smesso di utilizzarlo, ponendoci ben al di sotto degli standard europei dove la media è del 30-50% secondo gli ultimi dati presentati dalla Società italiana di ginecologia (Sigo).Tale sconfortante realtà dà una misura di quanto siamo ancora lontani nel nostro paese da una sessualità consapevole. Sarebbe auspicabile un cambiamento culturale favorito da una maggiore informazione a più livelli, incluso l’ambito scolastico e la programmazione una politica sanitaria di contraccezione gratuita come avviene del resto in altri stati europei.
Marzia Frateschi
Fonte: www.dols.it
Link: http://www.sceglitu.it portale di informazione sulla contraccezione promosso da Sigo, Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia.