Arte di parte. Il genio è donna

Tra i concerti dedicati al genio delle donne dalle Serate musicali, l ’esecuzione intensa di una grande pianista, Elisso Virsaladze venerdì  3-11 presso la Sala del Conservatorio Verdi. Imperdibili I prossimi appuntamenti del ciclo. ()
Elisso Virsaladze
Elisso Virsaladze, rappresentante consacrata della scuola pianistica russa contemporanea ed erede di Neuhaus, amica personale del compianto Sviatoslav Richter, è una di quelle pianiste che non smetterebbero mai di suonare. Finito il suo programma di concerto, corposo e intellettualmente ricco di spunti, sa entrare con il pubblico, entusiasmato, in quello speciale clima comunicativo che rende l’esperienza del concerto ancor oggi irrinunciabile, nonostante la sciagura orribile, l’orrenda calamità della tosse convulsiva che appesta i concerti dal vivo e, ahimè, quelli registrati dal vivo, nell’intero globo terraqueo.

(Produttori di caramelle di tutto il mondo - certo non di quelle da scartare producendo il noto fastidioso rumore – a voi un appello accorato: sponsorizzate le stagioni di concerto con abbondanti provvigioni dei vostri prodotti, da fornire ai bravi spettatori insieme al programma di concerto. Davvero, non se ne può più.)

La sua espressione severa, di profonda concentrazione si distende man mano che le sue mani ri-trovano le note di un valzer di Chopin e persino i più frettolosi concittadini, come consueto in preda all’ansia del far presto, si risiedono in fretta e sperano in un altro applauditissimo bis.

… e che il concerto della sera precedente ti ha lasciato tracce profonde, lo scopri solo il giorno dopo, quando mentre suoni, senti nuove idee frullarti in testa: quello scherzo dalla sonata op. 1 di Brahms suonato con tanta leggerezza… ti risuonano dentro certi suonini flautati che lei ha trovato per la dotta innocenza delle variazioni mozartiane sull’aria Lison Dormait e la funambolica espressività degli studi sinfonici di Schumann, preceduti dalla straordinaria incisività dell’Andante e variazioni di Haydn, la vera perla della serata...

La pianista, nata in Georgia nel 1942, è stata guidata nei suoi primi passi dalla nonna, anche lei nota pianista; si è diplomata al Conservatorio di Mosca, dove oggi continua a insegnare, matriarca di un’intera generazione di pianiste e pianisti. A vent’anni arriva terza al leggendario concorso Internazionale Tchaikovsky, quell’anno vinto da Vladimir Ashkenazy and John Ogdon, e inizia una carriera straordinaria, con un immenso repertorio e un inesauribile amore per la musica, esempio di generosità e rigore. Grazie all’artista e all’organizzazione delle Serate musicali, che hanno il merito di invitare Virsaladze a Milano fin dal 1992.

Il sentito elogio di Artediparte va all’iniziativa che nei prossimi mesi prevede importanti appuntamenti: un altro concerto di Virsaladze lunedì 16 marzo 2015 e, nell’attesa, potremo goderci il 15 dicembre la pianista Martina Filjak con l’Orchestra della Radio Televisione croata (dir. Nicola Giuliani); l’8 gennaio la violinista Francesca Dego in trio con Hans Fazzari e Domenico Nordio. A febbraio, in data da destinarsi, l’Es-trio di Laura Gorna, Cecilia Radic e Laura Manzini e il 2 marzo i pianisti Luca Schiappati e Sofia Gulyak. A seguire il 23 marzo Hilary Hahn al violino accompagnata da Cory Smythe al pianoforte; a giugno le pianiste Sa Chen il 15 e Juana Zayas il 22.

A Milano mancano le esecuzioni di compositrici storiche e contemporanee meritevoli di attenzione e considerazione. Valga come ragguardevole esempio il Festival Milano Musica, che termina a metà novembre la sua 23° edizione. È dedicato alla musica contemporanea, quella dei nostri tempi, e non possono mancare autori di varie nazionalità europee. Eppure, uomini battono donne trentadue a una. Che, per la cronaca, è la compositrice finlandese Kaija Saariaho.

Dispiace: a fronte dei meriti indiscutibili di un importante appuntamento come Milano Musica, cui va tutto il nostro rispetto, un cartellone così composto non può essere davvero innovativo. Al di là delle montagne – e da diversi secoli - ci sono anche donne che scrivono musica. Perdinci.

Loredana Metta


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Re: Arte di parte. Il genio è donna
13/11/2014 elena
Bello e triste l'articolo di Loredana Metta.

Bello per come dipinge l'intensità dell'esecuzione e le suggestioni che suscita. Mi è venuta voglia di tornare a riascoltare Virsaladze che da tempo non sento.

Triste per ciò che di fin troppo vero dice:quanto ancora dovremo attendere perchè sia messa la parola fine a secoli (millenni!) di ostruzionismo nei confronti della creatività femminile?
Pensiamo a quanta fertile genialità è stato impedito di esprimersi, magari raccontando poi che l'arte è vocazione maschile...

Virsaladze è un'ottima smentita, ma ricordiamo che in anni non lontani, la sua era considerata una professione indecente per una donna.
Sic!

elena


 
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