A teatro e al cinema…a piedi: Boyhood

Un film lungo 12 anni che in 165 minuti racconta una storia esemplare di crescita e di formazione nell’America dei nostri giorni. Assolutamente da non perdere.

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boyhood
Se negli ultimi tempi il cinema vi ha deluso Boyhood vi fornirà l’occasione di ricredervi. E’ quanto meno un film insolito, basti pensare al fatto che è stato girato durante dodici anni (dal 2002-2013) con l’impegno del regista di riorganizzare una volta l’anno la stessa troupe e lo stesso cast artistico. Dodici lunghi anni in cui la storia segue la crescita di Mason (Ellar Coltrane) dall’età di 6 anni sino a 18, dalle scuole elementari sino all’università. Con lui crescono, e invecchiano veramente, il padre (Ethan Hawke), la madre (Patricia Arquette) e la sorella ( Lorelei Linklater). La vicenda non presenta né particolari drammi, né tanto meno tragedie ma solo la vita quotidiana di un gruppo familiare anomalo ma decisamente plausibile, alle prese con le problematiche di tutti i giorni: la scuola e il lavoro, gli affetti e gli amori, le speranze e le delusioni.
I genitori di Mason sono separati, i ragazzi vivono con la madre che si incarta in un paio di ulteriori matrimoni sbagliati ma non si fa mai mancare ai figli, ai loro bisogni. Anche il padre è presente, segue i figli con premura, è solo forse un po’ immaturo.
Ma qual è l’eccellenza di questo film? La capacità di narrare la normalità, la crescita “normale” di un ragazzo “normale”, la sua formazione interiore ed esteriore, i suoi rapporti con la famiglia e con il mondo, l’impegno civile (la sua famiglia si impegna nella campagna elettorale a favore di Obama), l’educazione sentimentale, le amicizie e le prime delusioni della vita.
A diciotto anni i Mason è un ragazzo con la testa sulle spalle che affronta con impegno l’università e le difficoltà del diventare adulti.
Da queste storie molto personali ne esce un potente affresco dell’America d’oggi, quella lontana dalle prime pagine dei giornali, quella che sembra avere ancora valori e prospettive.
Merito del regista è di aver saputo raccontare con partecipazione ed emozione una vicenda per certi versi esemplare, sicuramente aiutato dal fatto che gli attori sono vissuti e cresciuti con lui per ben dodici lunghi anni.
Non fatevi spaventare dalla lunghezza del film: 165 minuti che scivolano via come acqua fresca e tonificante.
Il cinema ha sempre la capacità di sorprenderci. Bene così.

Boyhood
di Richard Linklater
con Ellar Coltrane, Ethan Hawke, Patricia Arquette, Lorelei Linklater
165 minuti
USA 2014

In programmazione all’Arcobaleno Film Center


(Massimo Cecconi)

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