Locali storici d’Italia
Una intraprendente Associazione che pubblica una sorprendente guida ricca di informazioni storiche, artistiche e turistiche. Un’ottima lettura ricca di spunti e di evocazioni.
(Massimo Cecconi)24/06/2014
Non è mai troppo tardi sapere che esiste a Milano una associazione che si chiama Locali storici d’Italia che ha come missione diffondere notizie e informazioni su locali pubblici italiani, di qualsivoglia natura, che possano vantare almeno 70 anni di esistenza.
L’Associazione pubblica annualmente un ameno (nel senso proprio gradevole del termine) libretto per formato, illustrazioni e contenuti in cui sono elencati e descritti tutti i 240 locali che aderiscono all’iniziativa.
La sua consultazione permette un eccitante tour virtuale attraverso l’Italia intera che porta allo scoperta di luoghi e di storie di insospettabile interesse e importanza.
Giusto perché appare come primo della lista, ecco il 12 Apostoli di Verona, ristorante che opera meritoriamente dal 1750 oppure l’Albergaccio di Sant’Andrea in Percussina (Firenze) che svolge la sua funzione ricettiva dal 1450, qualche anno prima della scoperta dell’America, dunque.
Pagina dopo pagina, si scoprono autentici gioielli architettonici e storici che hanno ospitato personaggi importanti che la storia, oltre a viverla, l’hanno anche fatta. Una citazione per tutte, in via Pasubio a Milano esiste dal 1880 l’Antica trattoria della Pesa dove, nel 1933, lavorò un tale Ho Chi Minh e che dette da mangiare le sue specialità milanesi a personaggi quali Luchino Visconti, Maria Callas e Pier Paolo Pasolini.
E di esempi simili ce ne sono a bizzeffe. In questa particolare e aristocratica famiglia Milano è ben rappresentata da locali molto famosi come il Bagutta e il Jamaica, il Camparino (dal 1867) o il Boeucc (1696), il più vetusto tra i locali storici milanesi.
La nostra zona è rappresentata da un solo “campione” che è l’Hotel Diana Majestic di viale Piave.
Dal 1908 questo albergo in stile liberty rappresenta uno dei luoghi di culto di Milano per le sue frequentazioni e per il suo verdissimo giardino interno, una vera meraviglia della natura in una Milano che, dicono, di natura sia avara.
Nello stesso luogo, prima dell’edificazione dell’albergo, esistevano dal 1842 i Bagni di Diana, la prima piscina pubblica cittadina che venne chiusa giusto per lasciare il posto all’albergo.
Il luogo poi rievoca anche la tragica strage del marzo del 1921, quando nel teatro sottostante all’albergo, il Kursaal Diana, una carica esplosiva uccise 21 persone e ne ferì 80. L’attentato venne attribuito a frange estreme dell’anarchia. Erano anni molto caldi e a Milano si agitava molto tale Benito Mussolini. Ma questa è un’altra storia.
Per tornare all’Associazione, il cui presidente è Giuseppe Nardini della omonima grapperia di Bassano del Grappa, è utile notare che diffonde energicamente il suo lavoro di valorizzazione e di tutela di luoghi e di attività tradizionali e storiche anche attraverso un ricco sito web www.localistorici.eu dove potrete trovare tutte le notizie che riguardano questa materia. Come detto, l’Associazione edita annualmente una guida che si può richiedere gratuitamente e ritirare nella sede di via Tarchetti 3, nei pressi di piazza della Repubblica.
Il locale storico che ha dimostrato la resistenza più lunga? In verità sono due, l’albergo Cavalletto e Doge Orseolo di Venezia e il ristorante Oste Scuro Finsterwirt di Bressanone. Entrambi resistono dal 1200.
Negli apparati di consultazione della guida potrete poi scoprire quale sia il locale “più in alto”, il “più scalmanato”, il “più gotico” e il “più garibaldino”. E sapete qual è il locale “più non pagato”? Il Jamaica di Milano che conserva un elenco di debitori illustri a partire da Mussolini che, sembra, partì in marcia nel 1922 alla volta di Roma lasciando il conto da pagare.
Insomma c’è da istruirsi divertendosi, a costo zero. Non è certo poco.
(Massimo Cecconi)
L’Associazione pubblica annualmente un ameno (nel senso proprio gradevole del termine) libretto per formato, illustrazioni e contenuti in cui sono elencati e descritti tutti i 240 locali che aderiscono all’iniziativa.
La sua consultazione permette un eccitante tour virtuale attraverso l’Italia intera che porta allo scoperta di luoghi e di storie di insospettabile interesse e importanza.
Giusto perché appare come primo della lista, ecco il 12 Apostoli di Verona, ristorante che opera meritoriamente dal 1750 oppure l’Albergaccio di Sant’Andrea in Percussina (Firenze) che svolge la sua funzione ricettiva dal 1450, qualche anno prima della scoperta dell’America, dunque.
Pagina dopo pagina, si scoprono autentici gioielli architettonici e storici che hanno ospitato personaggi importanti che la storia, oltre a viverla, l’hanno anche fatta. Una citazione per tutte, in via Pasubio a Milano esiste dal 1880 l’Antica trattoria della Pesa dove, nel 1933, lavorò un tale Ho Chi Minh e che dette da mangiare le sue specialità milanesi a personaggi quali Luchino Visconti, Maria Callas e Pier Paolo Pasolini.
E di esempi simili ce ne sono a bizzeffe. In questa particolare e aristocratica famiglia Milano è ben rappresentata da locali molto famosi come il Bagutta e il Jamaica, il Camparino (dal 1867) o il Boeucc (1696), il più vetusto tra i locali storici milanesi.
La nostra zona è rappresentata da un solo “campione” che è l’Hotel Diana Majestic di viale Piave.
Dal 1908 questo albergo in stile liberty rappresenta uno dei luoghi di culto di Milano per le sue frequentazioni e per il suo verdissimo giardino interno, una vera meraviglia della natura in una Milano che, dicono, di natura sia avara.
Nello stesso luogo, prima dell’edificazione dell’albergo, esistevano dal 1842 i Bagni di Diana, la prima piscina pubblica cittadina che venne chiusa giusto per lasciare il posto all’albergo.
Il luogo poi rievoca anche la tragica strage del marzo del 1921, quando nel teatro sottostante all’albergo, il Kursaal Diana, una carica esplosiva uccise 21 persone e ne ferì 80. L’attentato venne attribuito a frange estreme dell’anarchia. Erano anni molto caldi e a Milano si agitava molto tale Benito Mussolini. Ma questa è un’altra storia.
Per tornare all’Associazione, il cui presidente è Giuseppe Nardini della omonima grapperia di Bassano del Grappa, è utile notare che diffonde energicamente il suo lavoro di valorizzazione e di tutela di luoghi e di attività tradizionali e storiche anche attraverso un ricco sito web www.localistorici.eu dove potrete trovare tutte le notizie che riguardano questa materia. Come detto, l’Associazione edita annualmente una guida che si può richiedere gratuitamente e ritirare nella sede di via Tarchetti 3, nei pressi di piazza della Repubblica.
Il locale storico che ha dimostrato la resistenza più lunga? In verità sono due, l’albergo Cavalletto e Doge Orseolo di Venezia e il ristorante Oste Scuro Finsterwirt di Bressanone. Entrambi resistono dal 1200.
Negli apparati di consultazione della guida potrete poi scoprire quale sia il locale “più in alto”, il “più scalmanato”, il “più gotico” e il “più garibaldino”. E sapete qual è il locale “più non pagato”? Il Jamaica di Milano che conserva un elenco di debitori illustri a partire da Mussolini che, sembra, partì in marcia nel 1922 alla volta di Roma lasciando il conto da pagare.
Insomma c’è da istruirsi divertendosi, a costo zero. Non è certo poco.
(Massimo Cecconi)
