Arte di parte. Testimonianze. L’autostima delle donne

Paola Leonardi, sociologa  e psicoterapeuta, autrice di testi sulla salute della donna parla dei corsi di formazione per sole donne che tiene a Framura (SP).
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Le donne sono venute in eccellenza
D’ogni bell’arte ov’hanno posto cura
(Ariosto)

Per la lettura di questo articolo consigliamo in sottofondo la Ciaccona Bach – Busoni nell’esecuzione della pianista Polina Leshenko, disponibile su Youtube.

Ci siamo recentemente chieste da queste colonne se c’è qualcosa di meglio da fare di un bel concorso magari con giuria popolare, di un talent show o di un premio letterario, per sviluppare i talenti delle donne e incoraggiarle a esprimersi.
Sfogliando un numero della rivista Leggendaria, quanto mai raccomandabile per molti e vari motivi, troviamo un’inserzione della dottora Paola Leonardi, che ci colpisce: un corso di autostima per le donne. C’informiamo.
La formazione condotta da Paola Leonardi utilizza i linguaggi artistici come strumenti e, benché non riguardi direttamente il mondo della formazione artistica, potrebbe suggerirci qualche utile spunto.

Autostima, tema “femminile”al centro di pubblicazioni come The Secret Thoughts of Successful Women di Valerie Young  - che tratta della cosiddetta sindrome dell’impostora, cioè del senso di inadeguatezza provato da molte donne di successo -  e il recente Il talento delle donne di Odile Robotti (sull’omonima pagina Facebook si trova una quantità di consigli davvero interessanti per le donne professioniste).

Un corso di autostima per le donne? Ma perché solo per donne?

Lunga parentesi: sappiamo essere davvero numerosi i gruppi di donne che scelgono questa modalità di azione in ambito culturale, politico, associativo.  Solo a Milano dall’Unione femminile alla Libera Università delle donne gli esempi non mancano. A iniziare da Carla Lonzi e dalla pratica dell’autocoscienza, riunirsi e discutere fra donne è stato ed è ancora - forse, noi non lo diamo affatto per scontato - la modalità principale di rivendicazione conquista e affermazione dei diritti delle donne. È nato di recente a Milano – ne siamo speranzose - un centro interuniversitario per gli studi di genere, che riteniamo prometta una proficua alleanza di donne per le donne. A Bologna stanno facendo molto e da lungo tempo con l’associazione Orlando e c’è la Biblioteca italiana delle donne (infra il link)…
Poniamo la domanda alla stessa Paola Leonardi; la incontriamo telefonicamente, perché ha fatto il passo che in molte sogniamo: si è ritirata in un paesino affacciato sul mare, dedicandosi al suo giardino e alla coltivazione del valore delle donne. È una persona a cui è difficile non dare subito del tu.

Perché lavori con gruppi di sole donne?

Noi donne oggi abbiamo raggiunto notevoli traguardi in tema di diritti e anche successi importanti nel campo della scienza, arte, politica. Alcune cose  però non sono cambiate. Anche nelle nostre società occidentali il maschile è ancora un valore, il femminile un disvalore (Carol Gilligan). Come donne ci si aspetta da noi di anteporre i bisogno degli altri ai nostri, occuparci della salute dei familiari, possibilmente sorridenti e gentili, a cominciare da quando siamo bambine, composte e collaborative in casa (come sta scritto ancora in molti testi scolastici). Dobbiamo lavorare ancora molto su di noi per ritrovare la potenza e l’autorevolezza perdute. Poiché siamo state isolate l’una dall’altra non abbiamo percepito un centro di autorità dentro di noi (Vicki Noble). E’ proprio per questo che abbiamo bisogno di rinforzare la nostra autostima, per ritrovare il coraggio di essere noi stesse. E’ dal rispecchiamento dell’una nell’altra che possiamo ritrovare la nostra centratura. E riconoscere il valore della differenza. Senza dimenticare che il legame tra donne è la forza col più alto potenziale di trasformazione del nostro pianeta (Adrienne Rich).  Perché saranno le donne a salvare la terra (Jean Bolen).

Da quanto tempo tieni questi corsi con le donne?

È dal 1995 che ho iniziato ad organizzare gruppi: prima per trasformare le depressioni in risorsa, poi per rafforzare l’autostima. A Milano prima, a Framura poi con la Scuola biennale di formazione in socio-psicologia delle donne, insieme ad altre, per diffondere pensieri, pratiche e politiche create da donne che nella storia hanno consolidato la propria autorità, al fine di poter realizzare una nuova convivenza tra uomini e donne.
Le donne più giovani, che non hanno vissuto gli anni Settanta, fanno fatica a condividere queste esperienze?
Le più giovani che non hanno vissuto gli anni ’70 non amano la parola Femminismo, ma sono molto curiose di conoscere il nostro passato, la nostra solidarietà ritrovata e di poter condividere le esperienze , pur rapportate ai nostri giorni. Ovunque nel mondo fanno rete, inventando forme di lotta, denunciando prevaricazioni e violenze. Vivono sulla loro pelle la pesantezza delle istituzioni politico-culturali e religiose, ancora largamente dominate da logiche maschiliste e razziste.  In questa  Scuola trovano insieme,  pratiche e saperi sulla salute che permettono loro di valorizzare le potenzialità, gestire emozioni e sentimenti, praticare buone relazioni tra donne per migliorare i rapporti con gli uomini. Riconoscere il valore della forza e anche delle fragilità, autorizzandosi a diventare artefici della propria vita, che piaccia o no agli altri. Un percorso di esperienza che utilizza varie modalità espressive: verbale, corporea (yoga e danza), scrittura di sé e arteterapia.

Il tuo lavoro oggi?
Il mio lavoro continua con la Scuola. Un biennio importante per tutte, in particolare per chi vuole trasformare in professione la consapevolezza e coscienza di sé acquisite, aprendo altri Centri Autostima nelle varie città in cui abitano  (ma si può frequentare anche uno o due incontri soltanto); con consulenze e colloqui terapeutici, spesso telefonici, con una pratica meno dispendiosa di tempo e denaro, che mi procura grande soddisfazione perché, con il metodo Austim, ho trovato una  formula terapeutica molto efficace che permette di ottenere grandi cambiamenti in brevi tempi, raggiungendo gli obiettivi prefissati, validi per la vita personale e professionale; con la scrittura e la pubblicazione di libri (Il piccolo libro dell’Autostima, Iacobelli editori, 2013, Sapori e Saperi delle donne. Per cambiare  noi stesse e il mondo, Iacobelli editori, 2014, Perché non abbiamo avuto figli. Donne speciali si raccontano, FrancoAngeli, 2009, Donne e Uomini di…. Cuore. Emozioni , sentimenti e salute, FrancoAngeli, 2007 n.d.r.) e infine con la produzione di  colorati e divertenti acchiappasogni, collages  con carte, passamanerie, bottoni, orecchini, paillettes, permettendomi di trasformare le emozioni in produzioni artistiche da cui traggo gioia autentica.

Grazie a Paola Leonardi.
Per informazioni sul suo lavoro consultate il sito in calce.
Siamo sempre più convinte che occorrano nuovi percorsi di formazioni, nuovi modelli e nuove realizzazioni.
Come le opere pensose dell’architetta Maria Cristina Finucci, di cui vi offriamo, grazie al sito di presentazione del suo lavoro, una cartolina, che dà il senso delle sue potenti e stranianti installazioni di protesta.
Saluti da Wasteland, dai milioni di chilometri quadrati di plastica gettati nel mare. Ragazze, sarà meglio che ci rimbocchiamo le maniche…


Loredana Metta



I corsi di autostima per le donne di Paola Leonardi:  www.autostimadonne.it
Una Biblioteca per le donne: bibliotecadelledonne.women.it
La rivista citata: www.leggendaria.it
L’artista dell’immagine di apertura: www.mariacristinafinucci.com


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