Indagine europea sulla violenza di genere in Europa

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, nel corso della riunione interparlamentare “Violenza sulle donne - Una sfida per tutti”, presso il Parlamento Europeo, sono stati presentati i risultati e l’analisi della prima indagine europea sulla violenza di genere in Europa.
indagine europe
L’Indagine, condotta dalla FRA (Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali) ed iniziata nel 2011, è la più grande a livello mondiale, e ha posto l’accento sugli atti di violenza subiti dalle donne in casa, nell’ambiente professionale, in ambito pubblico e su Internet, nelle diverse fasi della vita.

Dall’analisi dei dati più significativi risulta:
  •  * il 5 % di tutte le donne intervistate è stata vittima di stupro; quasi una donna su 10 che hanno subito violenza sessuale da persone diverse dal proprio partner indica che nell’episodio più grave era coinvolto più di un autore della violenza;
  •  * il 43 % ha subito qualche forma di violenza psicologica da parte di un partner precedente o attuale, come per esempio l’umiliazione pubblica, l’obbligo di non uscire di casa o di rimanere rinchiusi, la costrizione alla visione di materiale pornografico e minacce di violenza;
  •  * il 33 % ha vissuto esperienze di violenza fisica o sessuale durante l’infanzia ad opera di un adulto; il 12 % ha vissuto esperienze di violenza sessuale durante l’infanzia, e la metà da parte di uomini che non conoscevano. Queste forme di violenza in genere coinvolgono adulti che mostrano i propri genitali o toccano le parti intime o i seni della bambina;
  •  * il 18 % delle donne ha rivelato di essere stata vittima di comportamenti e atti persecutori, come lo stalking, dall’età di 15 anni e il 5 % nel corso dei 12 mesi precedenti l’intervista. Questo dato corrisponde a 9 milioni di donne. Il 21 % delle donne che hanno subito stalking ha dichiarato che tale comportamento e’ durato oltre 2 anni;
  •  * l’11 % delle donne ha subito avance inopportune sui social network oppure ha ricevuto messaggi di posta elettronica o SMS con riferimenti sessuali espliciti; il 20 % delle giovani donne (18-29 anni) è stato vittima di tale violenza online;
  •  * il 55 % delle donne ha subito una qualche forma di molestie sessuali. Il 32 % di tutte le vittime di molestie sessuali ha riferito che l’autore era un superiore, un collega o un cliente;
  •  * il 67 % non ha denunciato alla polizia o ad altre organizzazioni l’episodio di violenza più grave da parte del partner.

Leggendo i dati delle singole Nazioni, osserviamo che i Paesi in cui si registrano le percentuali maggiori di violenze non sono quelli considerati “machisti” per tradizione o cultura, bensì la Danimarca(52%), la Finlandia (47%) e la Svezia (46%), dove è probabile che sia l’alcolismo il maggior evento che scatena la violenza, mentre le percentuali più basse sono in Polonia (19%), Austria (20%) e Croazia (21%).

In Italia è il 27% a raccontare gli abusi subiti dopo i 15 anni, ma il dubbio è che la violenza non venga dichiarata perché è ancora ritenuta culturalmente “accettabile” all’interno del modello tradizionale di famiglia o dell’ambiente sociale in cui si vive.


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