La Casa Rosa migra in Zona 3

La Casa Rosa, associazione al femminile da anni conosciuta per il suo lavoro sulle problematiche femminili  legate in particolare modo alla genitorialità, si è trasferita nel neo nato Centro Specialistico Camedi in zona 3 a Milano.
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Intanto uno sguardo curioso alla sede: un "milky corner", subito all'entrata, dove una mamma sta allattando. Vicino al bancone, una serie di quadri esposti come per una mostra. Il tutto in uno spazio luminoso, un po' di musica, ambiente rilassato.
Incontriamo il Dr Riboni, direttore sanitario, per una chiacchierata.
 
Vuole innanzitutto spiegarci cos'è la Casa Rosa?
Casa Rosa è un’associazione che si vive come un luogo pensato appositamente per le mamme. Un posto dove si può trovare consulenza, aiuto per problemi pratici e sostegno, prima, durante e dopo il parto.
Casa Rosa ha costruito un percorso mirato dalla gravidanza fino al I°anno di vita del bambino articolato in diversificati momenti di incontro.
Per le mamme, i genitori.
Inoltre, integrato, opera il Centro di Psicologia e Psicoterapia con l’obiettivo di promuovere il benessere della persona in tutte le fasi della vita con un occhio attento specialmente agli adolescenti. Ma non solo.

Quindi, se ho capito bene, un concetto non edulcorato dai reali significati nel percorso donna, bambino, genitori.
Certamente in un ottica sistemica in cui madre padre e figlio fanno parte di un sistema molto delicato che assai raramente porta alla risoluzione del problema di un singolo componente senza il coinvolgimento diretto o indiretto degli altri due componenti. Dove anche l’età dei tre attori richiede interventi in process con il passare del tempo.
 
Come mai un centro come il vostro, con una struttura ambulatoriale, ha deciso di concedere uno spazio a questa realtà?

Il Poliambulatorio Camedi ha come mission quella di erogare prestazioni scarsamente offerte dal SSN come l’odontoiatria e la riabilitazione motoria o di significativo impatto di genere come la salute psico - fisica della donna nelle sue differenti fasi di vita.

Stiamo quindi parlando di un centro con attività poliambulatoriale ma che vuole porsi in un'ottica diversa rispetto a centri analoghi. Ci spieghi meglio il vostro progetto.
Il nostro progetto è quello di offrire in un unico spazio delle prestazioni specialistiche gestite da diverse equipes a seconda delle problematiche presenti ma garantendo il supporto sempre degli stessi specialisti. Accoglienza e consulenze coordinate nella stessa sede. Un beneficio a tutto tondo per il paziente, anche in termini di tempo.
Il concetto di equipe di specialisti che "girano" intorno al paziente e non viceversa è il nostro aspetto identificativo e distintivo.
Ma vorremmo fare altro, allargare e modificare il concetto di ambulatorio non limitato ad esclusiva struttura sanitaria offrendo un centro aperto ai cittadini della zona 3 per la presentazione di libri e conferenze sulla prevenzione, tutela della salute e altro. Per questo stiamo cercando punti di collaborazione anche con il CDZ 3.

Vi prefiggete di essere un centro di riferimento nella zona, creando anche una rete sociale, giusto?

Ci piacerebbe. Vorremmo anche porci come centro di formazioni per operatori sanitari, MMG e cittadini su tematiche sanitarie, specialistiche o legate al miglioramento delle capacità di comunicazione.
 
Domanda d'obbligo in questo momento di crisi e austerità: parliamo di prestazioni convenzionate o di privato?
Le nostre prestazioni si rivolgono sia a chi possiede polizze private personali od aziendali ,
ma anche a chi è disposto a pagare prezzi calmierati uguali, inferiori o di poco superiori al ticket, per ottenere prestazioni rapide e di qualità senza lunghe attese. Quindi con significativi risparmi di tempo, e come lei sa bene il tempo è denaro o comunque ormai un lusso da non sprecare inutilmente.

Concorrenza fra pubblico e privato?
Certamente c’è un aspetto concorrenziale, soprattutto per servizi non erogati dal settore pubblico come l’odontoiatria o settori in cui le liste di attesa sono molto lunghe.
C’è però anche una collaborazione con il SSR: noi siamo stati accreditati da Regione Lombardia Per l’ADI(assistenza domiciliare integrata) e per le cure palliative. Servizi cui il cittadino può accedere gratuitamente attraverso i voucher regionali. Questo servizio operativo su tutta la città e provincia è una nuova potenzialità anche per i cittadini di zona 3 che sono il nostro principale target, anche se ovviamente non unico.
 
Il vostro progetto  più ambizioso da realizzare?
In questa fase essenzialmente due. Il primo è la creazione di un centro per la prevenzione del diabete; un endocrinologo, un oculista, un cardiologo, un esperto in nutrizione e uno psicologo prendono collegialmente in cura soggetti con fattori di rischio predisponenti per il diabete. Monitorati nel tempo vengono indirizzati allo specialista di competenza in caso di aumentato rischio o patologia. Il secondo è di sviluppare l’assistenza domiciliare, integrandola con la telemedicina per pazienti scarsamente deambulanti o soli e per persone con significative disabilità e quindi limitate negli spostamenti. In questo settore vorremmo confrontarci con i MMG ed offrire ai loro pazienti questi strumenti
 
E per le donne?
Un progetto per la comunità cinese milanese. Offerta di attività specialistiche, con particolare riferimento alla maternità, a prezzi calmierati ed in presenza di una mediatrice linguistica/culturale. Se questa esperienza darà i risultati che ci aspettiamo la estenderemo anche ad altre etnie.


Marzia Frateschi



La Casa Rosa è a Milano, presso il Centro Medico Camedi
in via S. Gregorio 3 (MM1 Porta Venezia e MM3 Repubblica)

http://www.associazionelacasarosa.net
 

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