27/02/2014
CAMPO TEATRALE Presenta Alice, Cara Grazia

Dal 27 febbraio al 1 marzo | CAMPO TEATRALE
Alice, Cara Grazia

libero tradimento da Dario Fo, Franca Rame, Patrizia Valduga

con Valentina Picello
scene e costumi Chiara Donato e Eleonora Rossi
drammaturgia e regia Filippo Renda
produzione Idiot Savant/Ludwig

“Alice, cara grazia” è un atto monologato in cui Alice (una donna, non un personaggio fiabesco), dialoga con se stessa e con una serie di personaggi, animati e inanimati, forse della sua fantasia. Durante questo dialogo, Alice, cerca di trovare la propria collocazione all’interno del mondo sociale che la circonda; uno di questi personaggi, un animale (in tutti i sensi), la nota, nota la sua fragile ingenuità, unita ad una superba e sfacciata voglia di esistere. Proprio per questo le proporrà di entrare nel paesedello Spettacolo. Ma questa avventura favolosa si rivelerà un incubo reale.

Feydeau diceva che scrivere testi per attrici è un lavoro immane, perché “difficile è travestirsi da donna, calzando, oltre la pelle, anche il suo cervello”.

In questo caso Alice rappresenta La Donna, l’essere femminile in tutta la sua ingenuità, la sua sessualità, la sua voglia di affermazione (sul mondo, non solamente sul maschio).

Questa serie di comportamenti, di attitudini, la porta spesso a diventare, nello stesso tempo, vittima e carnefice di se stessa, in una sorta di sconsiderato masochismo, che ha come fine l’attuazione del desiderio intimo e necessario di essere guardati. Ma, proprio perché “Alice”, non si tratta di un masochismo, né tantomeno di una narrazione, vittimista: anzi, questo di “avere gli occhi addosso”, non è un desiderio effimero, frivolo; trattasi di un sentimento primitivo e, quindi, sincero, profondo e necessario.

Starà ad Alice dimostrare la sua buona fede, starà a lei trasformarlo in una pratica benefica e salvifica, allontanando (e condannando) in questo modo le sporche e viscide mani degli approfittatori e degli sfruttatori.

Detto questo, l’obiettivo principale della messa in scena, non sarà quello di riprodurre una grigia e retorica filippica sui disagi sociali del gentil sesso. La volontà è piuttosto quella di esaltare la forza propulsiva tipica femminile, attraverso una storia che possa sottolineare i tratti patetici, e ridicoli di quegli uomini che, fingendosi protettori, si rivelano soltanto squallide piovre.

 

Orario spettacolo: ore 21
Biglietti: intero 18€ - ridotto 15€ / 10€
Informazioni e prenotazioni: T 02 26113133 – info@campoteatrale.it
Ingresso Teatro: via Cambiasi, 10
www.campoteatrale.it