Arte di parte. Donne, impresa e socialità in zona 3

La "città delle donne" a spasso nei quartiere. ()
arte parte
Non siete una di quelle donne che porta un taglio di capelli per tutta la vita, come Raffaella Carrà, ma vi piace cambiare stile e accessori a ogni stagione? Allora Milano vi somiglia.

Milano, la città in cui il Duomo non è stato mai finito, cambia sempre, ha il cuore inquieto e guarda ansiosamente avanti. Ci costringe a stare a naso all’insù, per guardar crescere i suoi grattacieli, mentre estende la ragnatela delle sue piste ciclabili e i suoi servizi di car sharing. Segno che sempre più - noi lo speriamo - sarà possibile vivere Milano in bici e a piedi, nella dimensione dei suoi quartieri e che i servizi per la persona e le iniziative culturali saranno vicini e amichevoli, in una dimensione di socialità ritrovata. E in questo processo le donne hanno un ruolo centrale.

La Città delle donne oggi vi porta a conoscere alcune iniziative del nostro quartiere, che possono ben prestarsi a incarnare questa tendenza.

Iniziamo da una deliziosa libreria gestita da donne in Via Porpora, aperta da novembre 2013: la Aribac spazio per bambine e bambini da 0 a 14 anni, luogo amabile in cui le proprietarie, Cristina e Silvia, due donne sorridenti e professionali, vi accolgono con il loro spazio merenda, i pouf, i tappeti e i libri, curati e di qualità. Vogliono che sia “uno spazio di socializzazione per i più piccoli, di ascolto, incontro e riflessione per i genitori, uno spazio per il quartiere nato come alternativa alla strada, luogo di crescita ed accompagnamento educativo”.

Promettono con la loro bacheca molte iniziative culturali per i più piccoli, come gite e visite guidate, laboratori e altro. Lasciateci dire che un posto così, con un’attenzione così profonda alla qualità, non può che essere curato da donne imprenditrici. Contattatele per conoscere le novità.

In questa nuova Milano, l’incontro culturale si fa addirittura in casa: abbiamo conosciuto a un evento organizzato dalla Vineria di via Stradella, una realtà relativamente recente. Sviluppata nel cuore della nostra Zona, un’associazione culturale non profit ideata e gestita da “tre donne e sei figli”, come dicono Paola, Nelsy e Monica che, mixando competenze e percorsi professionali diversi, si dedicano alla diffusione dei linguaggi contemporanei dell’arte, e organizzano incontri conviviali nella sede della loro associazione, una casa privata, in cui per esempio proiettano film per grandi e piccoli. E durante le proiezioni, girano con dolcetti e gelati.
L’idea è nata da un celebre cinema di San Francisco, in cui si trovano comodi divani su cui accucciarsi con una mug e una fetta di torta. Se preferite vi organizzano una visita guidata o un week end culturale, e si occupano di tutto loro, treno albergo e visita guidata, a prezzi modici, e l’occasione di stare insieme in modo diverso è davvero preziosa. Hanno iniziato facendo laboratori con i compagni di classe dei loro figli, ampliando poi l’offerta con spettacoli e laboratori per adulti e oggi vantano un largo pubblico che le segue nelle loro mille idee e iniziative. In questi giorni, cinema erotico e cena. Aspettando Expo, poi, preparano una guida alla nostra città fatta da bambini per i bambini. Collegatevi al loro sito alterarte.eu e iscrivetevi alla newsletter per essere informate di tutto.

Attività economiche e culturali, formato famiglia, aggregando e rilancianciando la vita comunitaria di quartiere, sono al centro di una piccola attività imprenditoriale - nella quale il nostro Paese e Milano in particolare eccellono – che ha cuore e testa femminili. E sul perché lo sviluppo economico oggi vada articolato con la questione femminile, lo dimostra, fra l’altro, il bel testo di Del Boca, Mencarini e Pasqua dal titolo che per noi della Città delle donne è un programma: "valorizzare le donne conviene".

Le iniziative economiche delle donne nascono da bisogni reali, dall’osmosi fra vita quotidiana e lavoro, che le donne sperimentano da anni, nelle difficoltà della conciliazione lavoro-famiglia, che le porta a un modo flessibile e innovativo di considerare il lavoro e alla frontiera di una nuova concezione, in cui vita e lavoro non sono più rigorosamente separabili. Il che le espone, purtroppo, ad assumere ruoli scomodi e faticosi, poco retribuiti e tutelati, che richiederebbero l’attenzione oculata del legislatore e un design innovativo delle politiche sociali, ma è certamente un’apertura ai territori del futuro, quelli in cui si potrà arrischiare la (ri)costruzione di una nuova socialità.

In futuro sarà sempre più difficile dire dove finisce la vita privata e inizia il lavoro, il che non sempre sarà un vantaggio; ma così è sempre stato per le arti e per le passioni, per le manager e per le mamme. Puntare sul valore della professionalità e su una visione innovativa, mescolate al savoir-vivre, a occhi limpidi e ben aperti sui noi stesse e sul futuro. 

Loredana Metta

Per ulteriori informazioni
Aribac libreria
Via Porpora, di fronte al civico 62 - 20131 Milano
tel 02 83424141/2
info@aribaclibreria.it

alterarte
www.alterarte.eu/
Alterarte / via Carlo Poerio 43, 20129 Milano / T + 39.334.9436057 / info@alterarte.eu. (Wix Logo).

Valorizzare le donne conviene
Del Boca Daniela; Mencarini Letizia; Pasqua Silvia
2012, 126 p., brossura
Editore Il Mulino  (collana Contemporanea)


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