Andar per mostre: IZIS. Il poeta della fotografia

Spazio Oberdan ritorna ai fasti della grande fotografia ospitando un’ importante mostra di Izis che coniuga realismo e poesia in un connubio affascinante di immagini evocative. Da visitare, assolutamente. ()
Izis 11

sraelis Bidermanas nasce ebreo in Lituania nel 1911, fugge dalla Russia zarista e trova rifugio a Parigi nel 1930 dove diviene il fotografo Izis. Partecipa alla Resistenza contro i nazisti (bellissime alcune sue fotografie che ritraggono i suoi compagni partigiani) e ritorna a fissare nelle immagini il mondo che gli sta più vicino, la Parigi minore delle fiere e delle giostre, i lavoratori della Senna, gli artisti del circo. Realizza anche splendidi ritratti agli intellettuali dell’epoca e alla buona borghesia parigina. Con l’amico Jacques Prévert visita e racconta Londra con fotografie di magico bianco nero. Con il colore, immortala il lavoro fantasticamente onirico di un altro grande amico, Marc Chagall. Nel 1955 visita Israele e ritrae la nascita di quel Paese. Collabora per una vita con la rivista Paris Match, che definire prestigiosa è poco. Come straordinario reporter fissa la realtà che lo circonda con l’occhio del grande fotografo sino alla morte, per certi versi precoce, nel 1980.

Di Izis, Spazio Oberdan ospita una corposa antologia nella quale si ritrovano tutti gli umori della sua fotografia, a cura del figlio Manuel Bidermanas con Armelle Canitrot, prodotta dalla Fondazione Alinari in collaborazione con la Ville de Paris e promossa dalla Provincia di Milano.

Forse meno noto al grande pubblico di Cartier-Bresson e di Doisneau, a cui Spazio Oberdan ha dedicato recentemente una bella mostra, Izis li vale entrambi e le eguaglia nella sua ricerca poetica di verità.

Nelle sue fotografie, appaiono, in rigorosissimo bianco e nero, i “sogni” di Parigi, gli sguardi dietro le finestre, le calze e le lenzuola stese ad asciugare, le piccole finestre degli abbaini, i ragazzini che giocano per strada. Meravigliosa un’immagine che ritrae un piccolo uccello in una gabbia sospesa nel vuoto e sullo sfondo una città vecchia e malandata, straordinari i pescatori della Senna e i giovani amanti alla ricerca di baci rubati, emblematica la fotografia di copertina del catalogo che ritrae due ragazze, capelli al vento, anche loro sospese nel vuoto all’interno di una gabbia, giostra di un luna park.

Tra i “sogni” di Londra, contrastati paesaggi urbani notturni e l’immagine assoluta di un uomo che fa le bolle di sapone. Dalla “Terra promessa” ecco immagini di un paese che sta nascendo, le strade in costruzione nel deserto, giovanissimi armati di fucile, il negozio esuberante di un ciabattino abitato da migliaia di vecchie scarpe.

Tra i ritratti, le dita delle mani del grande coreografo Roland Petit che mimano un balletto o lo sguardo intenso di Albert Camus il cui volto si sporge da una finestra.

Di Chagall, la fotografia del rosso assordante del Triomphe de la musique con le sue figurine fantastiche.

Allo Spazio Oberdan, Izis propone un viaggio sempre in bilico tra sogno e realtà, tra cronaca e storia, tra fantasia e verità.

In mostra anche il film a ciclo continuo Aperçus d’une vie (Scorci di vita) che contiene testimonianza di amici e critici sull’opera di Izis.

Una mostra importante, un’occasione da non perdere.


(Massimo Cecconi)

IZIS. Il poeta della fotografia
Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto, 2 Milano
Martedì-giovedì 10-22
Mercoledì-venerdì-sabato- domenica  10-19,30
Lunedì chiuso
Biglietti: € 8
Sino al 6 aprile 2014
Catalogo in mostra € 38
www.provincia.milano.it/cultura


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