Le Grandi Donne Nascoste. Teodora, l'imperatrice di Bisanzio

Sarà vero l'aforisma secondo cui dietro a un grande uomo c'è una grande donna? Sbirciamo attraverso i secoli e andiamo a scoprirle. Ribaltiamo i ruoli, mettiamole sul palcoscenico come protagoniste. Valorizziamole con la conoscenza. ()
teodora WEB
Teodora nacque nel 500 d.C a Bisanzio. Di umili origini lavorò come ballerina e mimo. Conobbe Giustiniano e grazie ad una legge ad hoc, si sposarono. Furono incoronati imperatori nel 527. Personaggio storico molto discusso, regnò come potente e capace imperatrice riformando profondamente lo stato. Molte le leggi a favore delle donne di classi meno abbienti. Lo sfruttamento della prostituzione divenne un reato punibile per legge.
 
Nel 532 d.C., davanti ad una folla in tumulto che gridava: "Vittoria! Vittoria", Giustiniano, sovrano dell'Impero Romano d'Oriente, fu sul punto di fuggire da palazzo.
All'improvviso, con un appello appassionato, sua moglie si rivolse a lui e ai suoi ufficiali terrorizzati e, come ricorda Procopio, storico dell’epoca, nell’opera La guerra persiana, disse: "Non è terribile che un imperatore diventi un fuggiasco? Se vuoi metterti in salvo con la fuga, imperatore, naturalmente puoi farlo; tuttavia, per quanto mi riguarda, io terrò fede al vecchio detto secondo cui la porpora è un lenzuolo funebre".
Grazie a quelle parole di incoraggiamento, la cosiddetta rivolta di Nika, presso l’ippodromo di Costantinopoli (Bisanzio), fu sedata in breve tempo da Giustiniano, aiutato dal generale Belisario e dalle sue truppe. La donna che salvò Giustiniano si chiamava Teodora.
Teodora era nata nella capitale bizantina intorno al 500 d.C, da un guardiano di orsi e da una donna di umili origini. Verso i 14 anni, cominciò a esibirsi in teatro come  ballerina e mimo, e in breve tempo divenne una delle attrici più famose e amate di Costantinopoli.
A quei tempi, il lavoro di attrice era paragonato a quello della prostituta e per legge gli uomini di alto rango non potevano sposare donne di dubbia fama. Intorno al 522 Teodora conobbe Giustiniano, in seguito a una crisi spirituale prodotta, forse, da una disillusione amorosa. La giovane donna aveva da tempo abbandonato le scene e conduceva una vita ritirata, dedita allo studio di questioni religiose e a pratiche di pietà.
Giustiniano, che già aveva superato la quarantina, rimase affascinato dalla sua bellezza, intelligenza e grazia: convinse suo zio, l’imperatore Giustino, a emanare una apposita legge per sposare "un'attrice pentita che conduca una vita onorevole".

Nel 527 i due amanti si sposarono e furono incoronati imperatori.
Teodora pareva nata per regnare: nella vita pubblica ella seppe mantenere alto il prestigio dell’impero ed esercitò un'influenza considerevole (qualche volta decisiva) negli affari dello Stato. Dopo la rivolta di Nika, divenne la consigliera più fidata di Giustiniano: scelse ministri, generali, funzionari, uomini di chiesa, stipulò accordi diplomatici con Persiani e Ostrogoti.

Diventata la donna più potente dell'impero, Teodora non dimenticò mai gli anni difficili della giovinezza e soprattutto le terribili condizioni in cui vivevano le ragazze provenienti da classi meno abbienti, spesso costrette da uomini senza scrupoli a prostituirsi: mise fine alla tratta delle prostitute, riscattandole dai bordelli per rieducarle e riportarle sulla retta via; dichiarò lo sfruttamento della prostituzione un reato punibile dalla legge.

Sul piano religioso Teodora era in contrasto con il marito, perché pare difendesse la posizione dei cristiani monofisiti (coloro che ammettono una sola natura in Cristo, o umana o divina), contro quella ortodossa, delle due nature (umana e divina in una sola persona); tuttavia, al di là delle dispute teologiche, ebbe il merito di far costruire monasteri, orfanotrofi e ospedali per i più poveri.
Teodora fu molto amata, ma anche criticata e disprezzata da molti. Fra i detrattori, ricordiamo lo storico sopra citato Procopio (pare fosse innamorato di lei), che nei suoi Anedocta la descrive come vendicativa, crudele, “esperta in ogni vizio”. Poco lusinghiero anche il ritratto riportato da Indro Montanelli in una pagina della sua Storia d’Italia: “Un’ex baldracca dalle gambe piuttosto corte, i fianchi robusti, il seno troppo abbondante, l’incarnato anemico[…], gli occhi neri e vivaci, i capelli corvini, lo sguardo da civetta la rendevano talmente sexy da risvegliare persino i sensi pigri di Giustiniano […] che divenne suo prigioniero”.

Non ancora cinquantenne, Teodora morì senza figli nel 548. Il famoso Codice giustinianeo, la conquista di molti territori in Italia e la costruzione della splendida Basilica di Santa Sofia a Costantinopoli, risalgono tutte al tempo in cui Teodora regnava al fianco dell’imperatore. Giustiniano governò per altri diciassette anni, ma la sua attività da allora subì un progressivo rallentamento e indebolimento. Ciò a dimostrazione del fatto che dietro la grandezza storica e politica di Giustiniano c’è indubbiamente l’impronta indelebile di Teodora.

Della grande imperatrice di Bisanzio possediamo una sola immagine, grazie allo splendido mosaico che si può ammirare all’interno della Basilica di San Vitale a Ravenna, in cui Teodora è raffigurata, insieme al marito, con le caratteristiche e il contegno della regalità: una donna solenne, maestosa, fuori dal tempo, modello di sapienza nel governare, di bellezza e di spirito caritatevole.
(Nella foto in apertura: L'imperatrice Teodora e il suo seguito. Mosaico dal catino absidale della Basilica di San Vitale, Ravenna, 547 ca.)

Marco Menna
 

Per saperne di più
P. Cesaretti, Teodora, Mondadori, Milano 2001
L. Pusch, S. Gretter (a cura di), Un mondo di donne, Il Saggiatore, Milano 2003
I. Montanelli, Storia d’Italia vol.1, RCS, Milano 1997
www.biografieonline.it
 

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Re: Le Grandi Donne Nascoste. Teodora, l'imperatrice di Bisanzio
11/02/2014 marco menna
Desidero ringraziare le lettrici e i lettori che hanno manifestato, attraverso i loro commenti, interesse, curiosità, partecipazione e apprezzamento per questo primo articolo della rubrica “Le grandi donne nascoste”. Sono contento che sia stato compreso “lo spirito” e l’intento di questa iniziativa e mi farebbe piacere poter proporre qualche altro esempio di donna (considerata soprattutto come persona)“dispensatrice di grandezza”.


Re: Le Grandi Donne Nascoste. Teodora, l'imperatrice di Bisanzio
10/02/2014 rodolfo pirola
L’articolo sottolinea l’importanza di un effettivo rapporto di collaborazione tra Teodora e Giustiniano e evidenzia come spesso, dietro all’affermazione o alle imprese di una persona di successo (uomo o donna che sia), sussista l’apporto di una persona vicina (moglie, marito, compagno, compagna, collaboratori vari ecc.) che, senza avere manie di protagonismo o desiderio di apparire, partecipa in maniera consistente e a volte determinante alla realizzazione di un preciso obiettivo. Personalmente cerco sempre, in classe, di far comprendere alle mie studentesse l’importanza della collaborazione tra insegnante e alunni: infatti le lezioni più proficue dal punto di vista didattico si svolgono quando è visibile una vera partecipazione attiva degli studenti che, con domande, considerazioni, interventi pertinenti, stimolano l’insegnante a dare il meglio di sé nel suo lavoro. Credo che nella storia passata e presente siano molteplici i casi di collaborazione “nascosta” e sarebbe interessante conoscere altri esempi più o meno noti.


Re: Le Grandi Donne Nascoste. Teodora, l'imperatrice di Bisanzio
09/02/2014 Rosanna Samaya Vargas
La rubrica "Le grandi donne nascoste"è molto stimolante.Come insegnante ho sempre fatto fatica a trovare riferimenti femminili da proporre alle mie allieve e ai miei allievi. Forse proprio perchè le grandi donne sono state spesso "nascoste".Le figure mitologiche e classiche che vanno da Elena di Troia a Penelope, passando da Nausicaa o Circe fino a Didone, fino a Beatrice, Silvia o Laura, rappresentano degli archetipi. Sono utilissime per comprendere le sfaccettature dell'animo umano, ma non servono nell'immediato a le giovani e ai giovani come punto di riferimento. Nominare sempre Rita Levi Montalcini e Madre Teresa, non porta maggior vantaggi (anche perchè single).

Credo che a tutt'oggi, dietro un grande uomo ci sia una grande donna. Come dietro ad una grande donna ci sia un grande uomo.A parte il facile paradosso e gioco di parole , desidero sottolineare come nel rapporto di coppia è solo il riconoscimento a specchio della propria parte mancante che rende esplosivo, vulcanico, vitale il rapporto a due. Il problema nasce quando si pensa che questa forza propulsiva ed erotica possa durare per sempre. Se va male uno dei due cambia. La vera sfida è evolversi insieme, parallelamente.Ma anche se va bene, uno dei due muore prima. Se fosse morto prima Giustiniano, anche Teodora avrebbe subito un tracollo pari ad un terremoto forza 8. La differenza sta nel fatto che Teodora, non si sa perchè ( o lo si sa, ma non è forse il momento di parlarne), con molta fatica, si sarebbe ripresa e avrebbe continuato a reggere, con fierezza e impegno le sorti dell'Impero. (Rosanna Samaya Vargas)


Re: Le Grandi Donne Nascoste. Teodora, l'imperatrice di Bisanzio
08/02/2014 antonella
Sono rimasta affascinata dalla storia di teodora che non conoscevo e sarei grata a chi le conosce e le conserva di narrarcene altre ,personalmente ne avevo cercate nella storia scientifica del novecento e per mio piacere ne avevo romanzato la biografia.Secondo me sarebbe davvero importante sapere ad esempio che fu una donna a scoprire come misurare le distanze nello spazio,la Leavitt che lavorava quasi come operaia ad harvard nella facoltà più prestigiosa degli usa,diretta da uomini,e di cui gli uomini si accorsero quando era già morta per conferirle il nobel. Oppure la figlia di un grande poeta inglese che fu la prima scopritrice dei moderni computer,ma è difficile già alle donne di questa zona uscire dagli schemi dominanti per essere considerate ed apprezzate figuriamoci alle donne del mondo....


Re: Le Grandi Donne Nascoste. Teodora, l'imperatrice di Bisanzio
07/02/2014 Nadia Boaretto
In quanto referente a Milano di Toponomastica Femminile, trovo che i nomi di donne debbano assolutamente emergere ed essere onorati da ricerche che ne esaltino il valore, giungendo infine a intitolazioni ufficiali nelle strade e nei luoghi pubblici, per equilibrare il divario esistente (soltanto 4% di intitolazioni femminili!). È importante educare i giovani a un concetto di parità di genere dando risalto a personaggi femminili che offrano esempi alti, in contrasto con lo squallore del mercimonio del corpo oggi presentato quasi come una realizzazione personale e un obiettivo di vita. Apprezzabile dunque questa rivisitazione del personaggio di Teodora, figura storica spesso all'ombra dell'augusto consorte. Articolo isolato o primo esempio che sarà seguito da altri?


Re: Le Grandi Donne Nascoste. Teodora, l'imperatrice di Bisanzio
07/02/2014 paola
Interessante l'idea di proporre in un giornale di questo tipo alcune incursioni nella storia e in particolare nella storia delle donne. Per quanto non sia ignoto il ruolo essenziale di molte figure femminili nel determinare destini politici ed economici è pur vero che la storiografia se ne è occupata spesso in modo sommario se non talvolta morboso. L'interesse di questa idea non consiste tanto nel proporre ritratti agiografici ma forse nell'offrire spunti per ricollocare nella storia, in una posizione semplicemente più corretta, figure di rilievo. E come è noto la storia è sempre storia contemporanea.


Re: Le Grandi Donne Nascoste. Teodora, l'imperatrice di Bisanzio
07/02/2014 marco menna
Un chiarimento: l’intento della rubrica “Le grandi donne nascoste” non è quello di sminuire la grandezza e l’importanza di alcuni uomini della storia, ma di valorizzare le molte donne che hanno influenzato, ispirato, accompagnato e qualche volta, con potere occulto, sostituito uomini divenuti celebri. In molti casi sono state donne senza volto, in altri oscurate nel loro valore reale, o trasformate in creature negative perché fuori dai modelli imposti. Fattori sociali, economici, politici e religiosi hanno contribuito a favorire fenomeni di emarginazione femminile e la storia è ricca di esempi… niente di nuovo sotto il sole. Comunque, tornando al punto: lode all’imperatore Giustiniano! Senza dubbio fece molto per la storia (pensiamo alla “renovatio imperii”, al Corpus iuris civilis e altro ancora) e forse se la sarebbe cavata anche senza Teodora; tuttavia l’influenza della consorte nell’esercizio del potere e nella gestione politica dell’Impero c’è stata e diversi studiosi hanno evidenziato questo fatto. Articolo un tantino elogiativo? Beh, merito di Teodora, probabilmente se lo merita e credo che Giustiniano ne sarebbe contento.


Re: Le Grandi Donne Nascoste. Teodora, l'imperatrice di Bisanzio
06/02/2014 AB
Interessante ma forse un tantino agiografico. Allora Giustiniano il riformatore, il fondatore del diritto civile non sarebbe stato granchè senza la (forse) bella Teodora? Insomma un bell'esempio di esito felice per una legge ad personam, pure a sfondo romantico sessuale. Già, in fondo non siamo proprio noi italioti gli eredi dei Bizantini (e dei bizantinismi)?


 
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