A teatro e al cinema…a piedi: Il cinema sopra Berlino

A Spazio Oberdan, dal 7 al 21 febbraio, la Cineteca Italiana propone quattro film tedeschi di periodi storici diversi per raccontare una città, tornata a essere una capitale della cultura mondiale. ()
cielo sopra berlino

Quando nei primi anni ’70 del secolo breve arrivarono in Italia i primi film del così detto “nuovo cinema tedesco” arrivò con loro una forte boccata di aria fresca a tonificare il clima stagnante del cinema italiano d’allora.

Wim Wenders, Werner Herzog, Rainer Werner Fassbinder, solo per citarne alcuni, forse i più significativi, avevano allora intorno ai trent’anni, ma facevano un cinema maturo, nuovo rispetto agli immaginari classici. Gran bella stagione. La parabola artistica si chiuse, forse, proprio con il filmIl cielo sopra Berlino (1987) di Wim Wenders che ora la Cineteca Italiana ci ripropone all’interno di un quartetto di film che hanno Berlino come soggetto tematico e semantico.

La poesia angelica di Wenders ha poco da spartire con il rigore documentaristico di Berlino-Sinfonia di una grande città (1927) di Walter Ruttmann che racconta la Berlino degli anni ’20 alle prese con la sua funzionale quotidianità, prima degli orrori del nazismo.

Con Uomini, di domenica (1930) di Robert Siodmak i protagonisti sono invece i berlinesi, i loro amori, le loro ambizioni, le aspettative per un futuro che si rivelerà ben presto tragico, che si consumano durante una domenica d’estate in una gita sul lago Wannsee.

Il film, opera prima di Siodmak, si avvale della sceneggiatura di Billie (Billy) Wilder e Fred Zinnemann. Tutti emigrarono poi negli Stati Uniti per i noti motivi.

Chiude il quartetto un film del 2013, vincitore del German Film Award, di Jan Ole Gerster che racconta il bighellonare di un giovane berlinese per le strade e per le piazze della città alle prese con le sue angosce esistenziali. Oh Boy-Un caffè a Berlino (2013) potrebbe riservare belle sorprese.

Bella impresa sicuramente è quella di raccontare attraverso il cinema una città che sempre più rappresenta, soprattutto nell’immaginario giovanile, un luogo in cui poter vivere e poter soddisfare le proprie ambizioni.

Il programma completo e le modalità di accesso sono consultabili in rete sul sito www.cinetecamilano.it

Uomini, di domenica godrà dell’accompagnamento dal vivo al pianoforte di Francesca Badalini. Un motivo in più per andare all’Oberdan.


(Massimo Cecconi)


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