Andar per mostre: Daniel Spoerri/Andrea Oscar Braendli

La Fondazione Mudima ospita in contemporanea sino al 9 febbraio due mostre emblematiche per capire l’arte contemporanea. Le accumulazioni sistematiche di Daniel Spoerri e le memorie infinite di Andrea Oscar Braendli. ()
braendli
Meritoria opera della Fondazione Mudima che favorisce la conoscenza di artisti contemporanei extravaganti (Daniel Spoerri) e misconosciuti (Andrea Oscar Braendli) in un’encomiabile (ri)visitazione dei generi.

Ma andiamo con ordine. Al piano terra dello spazio espositivo di via Tadino prende forma la mostra Il Bistrot di Santa Marta che ospita una ventina di tavole sulle quali sono assemblate, in ordine quasi manicale, centinaia e centinaia di accessori di cucina dalle caffettiere, ai coltelli, dalle posate agli apriscatole, in una serrata composizione di oggetti dove una maschera da schermidore trova spazio accanto a una batteria di mattarelli (sì quelli che si usano per tirare la sfoglia o per essere tirati in testa ai mariti da parte delle mogli bizzose), dove si confrontano grovigli di tritacarne (con omaggio floreale) e schiacciapatate, nella rielaborazione di una cucina ideale, ricchissima di elementi accessori realisticamente surreali.

Gli elementi sono stati raccolti da Spoerri nei mercatini di tutta Europa con piglio da collezionista e sono qui riproposti in una mostra dedicata, non a caso, a Santa Marta protettrice delle casalinghe, delle cuoche e degli osti.

Daniel Spoerri, artista svizzero di origine rumena, non è nuovo a queste performances. Negli anni ’70 del secolo scorso organizzò a Milano un’ Ultima cena in occasione del decimo anniversario del Nouveua Réalisme di cui parlò tutta la città. Nel 1975 occupò la Galleria Multhipla e la trasformò nel Restaurant Spoerri, organizzando cene astro-gastronomiche.

Ogni qualvolta torna a Milano accade qualcosa di eclatante e anche in questa occasione sono previste cene a tema che sono in corso di definizione così come l’attesissimo catalogo della mostra.

Una mostra tutta da vedere e da assaporare nella sua extravagante lucidità.

Il secondo piano della Fondazione ospita invece la mostra Andrea Oscar Braendli un osservatore del mondo che propone oltre 150 opere di un artista decisamente misconosciuto. Del resto Braendli nato a Milano nel 1950, benché di origine svizzera, è scomparso nel 2009 senza avere mai esposto in vita in spazi pubblici.

È una mostra di opere su carta di piccole e piccolissime dimensioni, intense e coloratissime, che sembrano appunti del romanzo di una vita. Piccoli animali, paesaggi tra il formale e l’informale, testimonianze di un’inquietudine intellettuale che sembra trovare pace e forma in queste opere in scansione quasi maniacale.

Scrive Davide Di Maggio nel saggio introduttivo del bel catalogo dedicato alla mostra: ”Il suo lavoro, le sue miniature, diventano così uno spazio senza limiti dove con poche sapienti pennellate riesce a concentrare il suo mondo a noi ignoto, i suoi pensieri”.

Un artista sorprendente che merita attenzione e riconoscimento.

Andate senza prevenzione alcuna alla Fondazione Mudima, il regno di Gino Di Maggio offre sempre, in campo artistico, proposte intelligenti e innovative.

(Massimo Cecconi)

Daniel Spoerri
Il Bistrot di Santa Marta

Andrea Oscar Braendli
Un osservatore del mondo

Fondazione Mudima
Via Tadino, 26 Milano
Ingresso libero
lunedì-venerdì 11-13 / 15-19.30
Sino al 9 febbraio 2014



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