"Arte di parte": REGISTE, NON VELINE!

Ultima mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Passeggiando fra le calli, chiacchiera sui ruoli e, largo ai giovani, un'intervista alla regista Antonella Spatti. ()
villi WEB OK
Piccolo test: dite il nome di una donna regista…
Fatto? In quanto tempo?
 
Se foste colti e agée potreste aver pensato a Leni Riefenstahl, la (bravissima!) regista propagandista del nazionalsocialismo (ahinoi), di cui si è parlato recentemente, in occasione del decimo anniversario della scomparsa.
Le altre… Cavani, Wertmüller, Cristina Comencini…
Certo, ma… se avessi chiesto semplicemente il nome di un regista, dite la verità, vi sarebbe venuto in mente un maschio? E ci avreste messo meno?
 
Questione di ruoli, alcuni ancora d’esclusivo appannaggio maschile?
Le donne sono storicamente, e purtroppo ancora attualmente, più presenti nel ruolo di performer che di autrici. Qualche esempio: nel XVI secolo un gruppo di dame ferraresi, esecutrici di musica polifonica, non sono state meno importanti del più o meno coevo Claudio Monteverdi (1567 - 1643), e quest’ultimo è certamente più conosciuto di Barbara Strozzi (1619 – 1677), musicista di doti straordinarie, ma non “professionista” come il celebre cremonese.
Ancora: tra le/i diplomate/i al Conservatorio nello scorso anno (dati del Miur) le direttore d’orchestra sono 3, gli uomini 9. In altre discipline le proporzioni fra donne e uomini sono più equilibrate: le violiniste diplomate sono molte più degli uomini, ma su un totale di 35 diplomati in composizione, solo 3 sono donne; per la composizione sperimentale il rapporto passa a 7 uomini contro una sola donna, quasi come il numero di maestre di Tromba e Trombone, che è appena appena più perentoria!

Questione di incoraggiamento sociale?
Che ne dite di un Larry Summers (nelle cronache di questi giorni, probabilmente superato da una donna - oh yeah - Janet Yellen, nella corsa alla presidenza della Fed) consigliere di Obama e presidente dell’Università di Harvard, che in un discorso del 2005 suggeriva che le donne fossero inadatte alla scienza? Fortuna che fra i pupazzetti del Lego hanno recentemente debuttato proprio le donne scienziate!
E George Baselitz (1938) pittore e scultore, che pensa che le donne semplicemente non sappiano dipingere? (The Indipendent, 6 febbraio 2013)
 
Dunque quella di regista è una delle professioni in cui le donne hanno ancora tanto da fare e da dare, per emergere, e per sentirsela giusta addosso...
Se durante la mostra di Venezia appena terminata è stato il nudo di Scarlett Johansson, l’aliena sexy, ad aver destato l’attenzione dei più frivoli, hanno, però, goduto di grande attenzione le opere di Emma Dante e di Serena Nono (1964) figlia del grande compositore, che ha presentato un film storico con riferimenti agli scritti di Simon Weill. Ancora c’è stato The Bling ring scritto, prodotto e diretto da Sofia Coppola. Segnaliamo anche il cortometraggio  AnnA diretto da Giuseppe Marco Albano, perché il tema che affronta sta a cuore a tante donne: le dimissioni in bianco, una piaga particolarmente gravosa proprio per la condizione delle lavoratrici.
Che un cinema femminile possa meglio mettere a fuoco la condizione delle donne italiane?
E fra le giovani italiane, qual è la particolare condizione delle donne che oggi vogliano essere autrici di cinema?
Incontro una giovanissima regista, Antonella Spatti, laurea al DAMS di Bologna e due specializzazioni alla NUCT (Scuola internazionale di cinema e televisione) e alla MURNAU. Da un anno e mezzo vive e lavora a Milano come videomaker freelance e aiuto regista e porta avanti dei propri progetti nella produzione di cortometraggi e videoarte.
 
Antonella, a cosa stai lavorando in questo momento?
Il mio ultimo lavoro, Villi, nasce dalla mia passione per la danza ed il teatro. Sono due le opere balletto da cui ho preso spunto per la creazione della sceneggiatura: il balletto classico-romantico Giselle e l'opera-ballo Le Villi di Giacomo Puccini. In queste opere si narra la storia di una giovane ragazza che viene tradita dal proprio compagno e per questo si rivolge a delle creature mitologiche per attivare la sua vendetta. Queste creature sono le villi: anime vendicatrici, creature del bosco, legate all'elemento aria. Questo è il punto di partenza del corto in cui la storia gira tutta attorno ai due protagonisti: Anna, la ragazza tradita e Davide il traditore. Nel corto v'è una storia reale: un amore, un tradimento e una vendetta ma v'è anche una componente irreale legata alla presenza delle villi: una sotto-trama racconta infatti il mondo delle villi, i loro riti, il modo in cui compiono questa vendetta e la loro nascita.
Una delle particolarità del corto è l'esplicitazione del mio stile e della mia poetica: la danza ed il teatro, infatti v'è una parte danzata e c'è una scena in cui si richiama quel momento dove le danzatrici si truccano e si vestono nei loro camerini, prima di andare in scena, proprio come accade a teatro.
 
Come hai risolto il problema del finanziamento per questo progetto?
Abbiamo deciso di intraprendere la strada del crowd funding che è un finanziamento proveniente dal basso. Siamo in un periodo in cui la macchina produttiva deve necessariamente cambiare: soprattutto per i giovani è difficile se non impossibile farsi finanziare dei progetti seguendo metodi tradizionali e per questo sono nate altre strade per raggiungere questo obiettivo.  Vi sono infatti dei siti, di crowd funding appunto, che permettono di presentare il proprio progetto alla community che, se lo reputa interessante, può acquistare delle quote per finanziarlo ed in base al numero acquistato, solitamente vengono dati dei “gadgets” come delle foto di backstage, dei bloopers, il dvd finito...[curiosamente anche il giovane Puccini per le Villi, sua prima opera usufruì del finanziamento di un gruppo di sottoscrittori vicini a Casa Ricordi, n. d. r]
Nel resto del mondo questo metodo di finanziamento è già ampiamente funzionante e permette la produzione di diversi progetti: dal video, al teatro, alla danza. Purtroppo in Italia è ancora poco diffuso ed anche nel mio caso è stato veramente difficile raggiungere la quota richiesta e si è reso necessario anche un mio investimento.
 
E il futuro?
Voglio raccontare delle storie, esprimere dei pensieri, delle sensazioni, condividere immagini che mi passano per la testa...  il video è il mio mezzo prediletto, e questo mondo dell'immagine in movimento offre tante possibilità d'azione che sono fermamente intenzionata, ed in parte l'ho fatto e sto continuando a farlo, a prendere e sperimentare: il cortometraggio, il film, il documentario, ma ancora la videoarte, la videoinstallazione, l'utilizzo del video nel teatro, la video danza... Questi sono tutti terreni per me fertili e credo, anzi ne sono convinta, che il porre l'attenzione su una pluralità di linguaggio che vada oltre il video “standard”, lavorare quindi sulla commistione delle possibilità d'utilizzo del video sopra elencate, sia la mia forza e la mia cifra stilistica. 
In questo periodo, oltre alla post produzione del cortometraggio Villi, lavoro a un altro corto in cui racconto in 5 minuti la vita di un uomo con una serie di collage-video fatti con fotografie ed elementi grafici e a un documentario in cui racconto una sua “giornata tipo” attraverso un linguaggio che gioca con la suddivisione dello schermo in più sezioni e con l'immagine nell'immagine.
Ho altri progetti legati però più alla videoarte e video-installazioni e ho in mente un film suddiviso in capitoli e vorrei cominciare a girare il primo. Si tratta di un progetto sui ricordi delle persone. Per ora non dico altro…
 
Una giovane regista determinata, piena di talento e di sogni.
Avanti ragazze, registe, non veline!info@lacasadelleartiste.it

Loredana Metta

INFO
Un video di presentazione del progetto di Antonella Spatti al link
http://www.produzionidalbasso.com/pdb_2541.html
 
Il concerto delle donne
http://it.wikipedia.org/wiki/Concerto_delle_donne
 
Le new entry nel mondo del Lego
http://www.corriere.it/scienze/foto/09-2013/lego/scienziate/lego-debutto-scienziate_13ed0a26-161a-11e3-a860-3c3f9d080ef6.shtml#1
 
Qualche madrigale di Barbara Strozzi per gli estimatori
http://www.youtube.com/watch?v=ruoctAcA0a8
 

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