Milano

(a Vittorio Sereni)


Tutto il giorno la pioggia grigia e brevi
schiarite, tutto il giorno questa attesa
nella cara città del Nord di tante
sconosciute esistenze come foglie
intorno a me stormenti.

Lontano, sotto un cielo più chiaro,
la campagna già estiva s’addormenta
al nascosto cucù.

Ma già voci familiari aprono la sera
rossa di nubi, indugiano le ore
in una quieta veglia di speranza.

Tenero inferno, addio, ecco già fugge
l’incanto dei tuoi lastrici anneriti
che il sole obliquo indorerà tramontando
nell’unanime moto della folla.


ATTILIO BERTOLUCCI


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