La Casa delle Donne in Italia e nel mondo (seconda parte)

La ricerca su "La Casa delle Donne in Italia e nel mondo" è stata pensata come punto di partenza per una riflessione su quale spazio per le donne pensiamo di proporre alla città di Milano.
Questa ricerca mira a rispondere a due domande emerse nella riunione del 24 ottobre:
1) Che cosa sono e come funzionano le altre case delle donne in Italia e nel mondo?
2) Che ruolo vi giocano, a livello organizzativo, le associazioni?

Prima distinzione
Il concetto di Casa della Donna si biseca nettamente in due:
- Women's house come “luogo di protezione” dalla violenza, tutela delle donne emigrate, safe drop-in centre for women, in cui si trovano pasti e alloggi salute, lavoro ed educazione. Essenzialmente dedicato a donne con particolari problemi sociali.
Miglior esempio italiano è Bologna.

- Women's house come “luogo del tempo libero”, dell'incontro e del mutuo sostegno, con maggiore apertura culturale, artistica, ricreativa. Aperto a tutte le donne. 
Esempio più eloquente in Italia è la Casa Internazionale delle Donne di Roma.

Seconda distinzione
Entrambe le tipologie di casa possono essere gestite come:
- libera associazione tra private cittadine con fonti di finanziamento autonome;
- istituzioni finanziate da enti pubblici;
- enti caritatevoli. 

Quello che segue è un breve excursus fra le case delle donne nel mondo (scarica il PDF Case delle donne_estero)
International Women's House, Georgia, USA
Women's Resources, Ontario, Canada
Rye Victoria's Women's Resource Centre, Victoria Australia
Warmi Huasi, Lima, Perù
Autonomous Women's House, Zagabria, Croazia
MoniNaisten Talo, Helsinki, Finlandia
Women's House, Istalif (Kabul), Afganistan
Queen Victoria Women's Centre, Malbourne, Australia
The Women's Building, San Francisco, USA
Frauenzentrum Shokofabrik, Berlino, Germania
Maison des Femmes de Paris, Parigi, Francia

Le case italiane analizzate sono state quelle di Roma, Bologna, Torino, Pesaro, Viareggio Pisa (scarica il PDF Case delle donne_Italia) 

QUESTIONE COMITATO DI GESTIONE DELLA CASA DELLE DONNE
Questione correlata con il lavoro svolto dal gruppo sulla situazione delle diverse case delle donne in Italia e nel mondo. La discussione si concentra sulla scelta:
• costituzione di una nuova associazione; da molte vissuta più inclusiva perché tutte le donne possono accedervi, senza il tramite dell'iscrizione a un'altra associazione.
• costituzione di un’associazione di associazioni (associazione di 2° livello) sul modello della “Casa internazionale delle donne di Roma” che dà maggiore garanzia di funzionamento.                                     

Servizi
Ci si chiede se e in che modo l’associazione, comunque costituita, potrà venire incontro alle necessità delle donne iscritte con servizi concreti o se dovrà svolgere solo un compito politico/culturale.

Si ribadisce l'importanza di creare spazi decentrati per le donne, possibilmente in ogni zona, per aprire sportelli (legali, lavoro, salute) mentre, nella casa centrale, sarebbe necessario costituire uno sportello che attraverso una banca dati sia in grado di indirizzare ai servizi richiesti ed anche per questo si contatteranno le consigliere alle pari opportunità dei consigli di zona.

Decisioni finali
Si decide che la scelta sulla forma da dare al comitato di gestione verrà votata alla prossima riunione, dopo un momento di ulteriore riflessione personale di ciascuna partecipante sui temi emersi. Successivamente si relazionerà e si ridiscuterà nuovamente la scelta con le componenti degli altri tavoli.